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giovedì 17 ottobre 2013

Elezioni 2013: perché avere paura della Democrazia?

Post in facebook del 26 febbraio 2013

Tutti i politici sono sconvolti, i dibattiti in TV si scontrano sui risultati, continuano a contare e ricontare i seggi in Senato: c'è o non c'è la maggioranza? 
Coloro che si sentono sconfitti rilasciano dichiarazioni affrante “Questo è un duro colpo per l'Italia che attendeva di essere risollevata dalla crisi...”.

Io li guardo e non capisco, per l'ennesima volta non capisco i nostri politici, non capisco perché non capiscono. Un po' mi sento Nostradamus, da due mesi ero certa che l'Italia avrebbe votato come ha poi votato, devo essere sincera avevo pronosticato un po' meno voti al PdL e un po' di più alla lista Monti, ma anche questo dato non mi sconcerta, per niente.
Eppure loro sono sconvolti! Perché siete sconvolti? Come fate a essere sconvolti quando anche una donna comune, con un lavoro normale e neppure troppo tempo per informarsi a dovere aveva capito che l'Italia aveva preso questa direzione, com'è possibile che voi che vivete di pronostici e di bilancini sugli indecisi non avevate letto questo dato? Come?!


Poi amo quelle dichiarazioni, copiose su facebook, sugli Italiani stolti che votano il male, mentre sorrido pensando a chi ancora crede che il male sia sempre da una sola parte (quella degli altri)... magari!


Dato che io avevo già capito come gli Italiani avrebbero votato, quindi forse sono un'autorevole genio politico (a questo punto perché no?), ho un suggerimento da dare ai primi tre partiti italiani, PD, Movimento 5 stelle e PdL, sedetevi intorno a un tavolo e cominciate a vedere tutti quei punti che avete in comune nel vostro programma, c'è ne sono alcuni, primi tra tutti e piuttosto consonanti quelli sulla corruzione e sulle misure anti-casta, cominciate a dialogare e ad ascoltarvi, vedrete che alla fine di questo lavoro faticoso che si chiama “fare politica” non avrete più paura della democrazia.
Cordialmente.


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