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giovedì 27 febbraio 2014

Le rivelazioni di Raymond

Introduzione alla Fan Fiction 

Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.

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Le rivelazioni di Raymond

Nicolas e Nat erano seduti in biblioteca e stavano ripassando, uno teoria di Incantesimi “I quattro fondamenti naturali della magia”, l’altro teneva davanti il vocabolario di Antiche Rune senza guardarlo.
- Smettila Nat! - disse Nicolas senza alzare lo sguardo.
- Cosa? -
- È una settimana che mi fissi con sguardo malinconico, vorrei che tu la piantassi! -
- Scusami... - si giustificò l’altro a mezza voce.
- E piantala di essere così remissivo e accondiscendente! - si spazientì l’altro. 
Nat tacque e abbassò lo sguardo.
Nicolas sbuffò forte.
- Ok! - disse risoluto il ragazzino più giovane - Giochiamo al tuo gioco preferito? -
Nat lo guardò interrogativo.
- Come? Non vuoi mai! -
- E oggi voglio! - rispose determinato e si sedette a fianco dell’amico - Oggi c’è parecchia gente in Biblioteca abbiamo molte possibilità - gli sorrise.
Nat non rispose e Nicolas non si diede per vinto.
- Lavanda direi un 5 ½: è molto carina, ma mi sembra un po’ appiccicosa! -
- Sei un taccagno, Lavanda merita almeno un 7 - rispose Nat. Nicolas sorrise.
- Le gemelle Patil meritano un 7 - ribattè Nicky sfidandolo.
- Non dire sciocchezze, dai un’insufficienza alla Brown e un sette alle Patil! Che parametri usi! -
- La significanza in primo luogo! - lo punzecchiò.
Nat stette al gioco e gli fece sarcastico.
- Allora che voto dai a Etty? -
- Etty? Etty è fuori concorso! -
Nat gli lanciò uno sguardo di traverso, decisamente malizioso.
- Non ci provare Nat, Etty è una mia carissima amica, gentile, intelligentissima e molto carina, non la metto ai voti! -
- D’accordo Knightly allora un 6 meno - sorrise il ragazzo con aria di sfida.
Nicolas lo ignorò.
- A Demelza un 8 pieno - fece sicuro.
- Davvero ti piace Demelza? - fece stupito il ragazzo più grande, guardando verso la Griffondoro che studiava con le compagne di corso.
- Perché? Le piace il Quidditch, ha un bel sorriso, è sempre molto cordiale e poi è una ragazza umile, benché sia piuttosto carina... - elencò il ragazzo.
Nat la guardò incuriosito, notando forse qualcosa in Demelza che non aveva mai osservato.
- Ehi! Non mi vorrai dire che stai dimenticando Ann! -
- Non dire sciocchezze! - sospirò - Non lo potrei mai fare! -
- Guarda che ti prendo in giro, non ci sarebbe nulla di male se... -
Nicolas lo guardò negli occhi con un’intensità che non dava diritto di replica.
- Ti assicuro che il mio è un semplice parlare platonico! - chiuse la questione Nicky.
- Quindi non ti dispiacerebbe se io... -
- Se tu...? - si rivolse curioso Nicky.
- ... ci provassi con Demelza - lo provocò Nat.
Nicolas arricciò le labbra e si fece cupo.
- No, non mi dispiacerebbe, se le tue intenzioni fossero buone - lo squadrava deciso e un po’ livido.
- Come sei cavalleresco! - gli fece cinico l’altro.
- Non conosci il detto “essere più realisti del re” - mormorò Nicky.
- Cosa intendi dire? - non afferrò Nat e poi continuò - Però... - tornò ad osservare Demelza - in effetti è carina! Saremmo una bella coppia! -
- Bene! Visto che ti ho tirato su il morale, ti lascio campo libero - disse risoluto l’altro, raccogliendo i suoi libri.
- Te ne vai? Perché? -
- Non sto troppo bene, ho dormito poco - fece caustico e diretto Nicky.
- A dopo, allora - gli fece Nat alle spalle. L’altro alzò la mano in segno di saluto e se ne andò.


Immagine da web

Nicolas camminava pensoso lungo il corridoio semibuio, fuori dalla biblioteca. Dall’angolo comparve Walter, anche lui si accorse di Nicolas solo quando i due furono piuttosto vicini.
Accortosi l’uno dell’altro entrambi sembravano piuttosto a disagio.
- Ciao Walter, stai bene? - fece sorridendo il ragazzo più giovane.
- Ciao Nicolas - rispose l’altro.
- Non ci si vede da un po’ -
- Dalla festa del Lumaclub - disse immediatamente l’altro.
La risposta li fece impallidire entrambi.
- Scusami devo andare - Nicolas accelerò il passo per scomparire dietro l’angolo poco davanti a lui.
- Ciao - Walter non sembrava volesse trattenerlo.
Nicolas aveva appena girato l’angolo e ascoltò con attenzione i passi di Walter che si allontanavano, trattenendo il respiro.
- E così avete entrambi fatto il sogno - disse la voce calda e sinuosa di Raymond.
Nicolas ebbe un soprassalto.
- Emberce! Mi hai spaventato - fece Nicolas scrutando il profilo del Serpeverde nell’oscurità.
- Non avevo dubbi che foste voi due e ovviamente c’è la piccola dolce Sandy - continuò.
- Di che cosa stai parlando? Comunque ti saluto ho da fare! - Nicolas mosse i propri passi e oltrepassò la figura del ragazzo appoggiato sul muro di pietra.
- Non vuoi sapere cosa significa quel sogno che ti tormenta dalla serata al Lumaclub? -
Nicolas si bloccò.
- Come sai... -
- Lo so perché lo faccio anch’io! - affermò Raymond.
Nicolas lo guardò negli occhi spaventato.
- Finalmente mi presti attenzione e non te ne vai a gambe levate! - sorrise sornione - Andiamo via di qui potremmo essere interrotti, o peggio, ascoltati -.
Nick sembrava non volesse seguirlo, ma con quello che sembrò uno sforzo enorme si trascinò dietro il compagno.
- Allora cos’è questa storia? - domandò alterato.
- Allora è vero che siamo coraggiosi -
- Piantala di fare Tu-sai-chi e vieni al dunque, la farsa di te capo dei cattivi mi spazientisce! -. 
Nicolas cominciava ad irritarsi, mentre Raymond gli girava attorno come un pitone intorno alla preda.
- È normale che io ti dia ai nervi, è nella tua natura - continuò a provocarlo.
- Vuoi piantarla di fare il misterioso? -
- Ti va di sentire una storia? È una storia un po’ lunga, ma merita di essere ascoltata -
- Senti io me ne vado, fai i tuoi giochetti mentali a qualcun altro! - fece per uscire.
- So che tu non sei dei Knightly irlandesi - gli disse Raymon alle spalle - anzi credo proprio che tu provenga da un Orfanotrofio, credo che il tuo albero genealogico se lo sia inventato il nostro segretario scolastico con l’aiuto di qualche professore per quella storia del Censimento dei Nati-babbani, anche se so di certo che la tua origine è purosangue -.
Nicolas era rimasto di sasso sulla porta con la mano ferma sulla maniglia.
- Che altro sai di me? -
- Un altro paio di aspetti interessanti e che dubito qualcun altro sappia -
- Sai chi sono i miei genitori?! - gli fece arrabbiato l’altro urlando e girandosi contro di lui.
- Io non urlerei così se fossi in te, potrebbero sentirti - gli sorrise infido Raymond.
Nicolas si zittì e si morse le labbra.
- Mi spiace - continuò il ragazzo rosso - non conosco l’identità dei tuoi genitori, ma so di te molto di più. Allora, adesso la vuoi sentire la mia storia? -
Nicolas annuì circospetto e si sedette nel banco davanti al quale si era appoggiato Raymond.
- Tu sai chi sono Merlino e Morgana? -
- Due tra i maghi più potenti della Storia magica - rispose l’altro.
- E sai perché erano tanto potenti? -
- L’abbiamo appena studiato! Racchiudevano l’essenza degli elementi naturali, che sono la fonte stessa dell’energia magica: il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria -
- Ottimo! - annuì Raymond - Merlino possedeva in sé per intero la potenza positiva dell’acqua e negativa del fuoco, Morgana quella negativa dell’aria e quella positiva della terra. La loro rivalità era cosmica gli elementi da cui traevano il loro potere erano opposti. Nessuno sa cosa gli accadde, ma una Setta di devoti agli elementi naturali della magia, “La setta dei quattro poteri”, tramanda tra i suoi segreti che l’unione dei loro poteri generò una creatura invincibile che portò un periodo di grande floridezza a tutte le creature magiche del Regno Unito. Alla sua morte la setta riuscì con un incantesimo a demandare i quattro poteri ad altrettanti infanti. Essi erano affidati ad un Custode. Egli avrebbe dovuto proteggerli e quando l’età fosse stata adeguata i portatori dei quattro poteri avrebbero unito i loro poteri e generato una nuova creatura capace di portare l’equilibrio nel mondo magico. Capisci dove voglio arrivare? -
Nicolas lo fissò incredulo.
- Non sarò certo uno di quei bambini, sarà passato quasi un migliaio di anni! -
- Osservazione corretta! Dopo la prima trasmissione dei poteri, la setta non è più riuscita a trasmetterli ad altri infanti, quando i precedenti sono scomparsi. Comunque ciclicamente i poteri si sono incarnati in altri bambini, senza uno schema preciso su chi ne fosse destinato e quando. L’unica certezza è che prima compare il Custode, sempre nella stessa famiglia: i Locke, e ad esso segue la nascita dei portatori. L’aria, l’acqua, il fuoco, la terra si incarnano in quattro bambini, nati in quattro anni differenti, per la completezza della ciclicità bisestile, in quattro stagioni differenti, per la completezza della ciclicità annuale... -
- Ma tu frequenti il mio stesso anno! -
- Sono nato un anno prima di te, a dicembre, per l’esattezza il 7 dicembre -
- E tu credi che te ed io siamo due di questi mistici infanti - fece Nicolas imbarazzato da una simile immagine.
- Non lo credo, lo so! Noi quattro possiamo percepirci immediatamente -
- Ok! – disse carico di scetticismo, con un tono che Etty avrebbe definito “daytoniano”, e continuò - e allora cosa dovremmo fare adesso? -
- Prepararci al nostro destino e riceve l’adeguata educazione al nostro compito -
Nicolas scoppiò a ridere.
- Per un attimo ho avuto l’impressione che tu credessi davvero a quello che mi hai raccontato! -
Raymond, in silenzio, aprì il palmo della mano e improvvisamente si alzò un fiamma alta un metro. Nicky sbarrò gli occhi.
- Conosci un mago della nostra età che possa fare questo?! - gli gridò contro - Te lo dico io: non esistono. Nessuno può attingere tanto direttamente alla fonte elementare del potere come te o me! Ti ho visto volare, perché credi che ti riesca tanto bene, nessuno anche se si allenasse il doppio di te potrebbe eguagliare i tuoi risultati. Non hai visto come ha nuotato Walter il giorno che Lisa è caduta in acqua. Nessuno avrebbe potuto nuotare tanto velocemente, per di più vestito... -
- Allora aveva ragione Lisa l’avevi fatta cadere in acqua apposta! - disse arrabbiato il Griffondoro.
- Calmati! Tenevo d’occhio Walter e sapevo che l’avrebbe salvata, volevo solo essere sicuro che fosse chi pensavo -
- Se hai dovuto provartelo, vuol dire che non sei tanto sicuro della nostra “identità” come sostieni - Nicolas sfruttò immediatamente quella crepa nel discorso.
- In effetti non sapevo che sensazioni dovevo provare finché non ho incontrato gli altri poteri. Siamo molto sensibili a tutti quei maghi che possiedono una percentuale sviluppata del nostro elemento e questo mi ha confuso -
- Che intendi dire? -
- Tu sei sensibile a tutti quei maghi e quelle streghe che hanno una buona connessione con l’elemento d’aria. Per esempio Etty deve avere una buona connessione con l’aria, presumo, per questo sei così in sintonia con lei. La sua connessione con il fuoco invece è bassa, per questo motivo riesco appena a percepirla -.
Nicolas sembrava non aver afferrato e Raymond sospirò.
- Tutti i maghi dispongono di tutte e quattro le connessioni con gli elementi magici naturali, per questo sono maghi. In ogni mago alcune connessioni sono più sviluppate di altre e questo permette al mago in questione di essere più portato per un tipo di magia piuttosto che un altro. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, le magie più semplici utilizzano tutti e quattro i canali, quelle più difficili meno canali, fino alle più potenti che utilizzano un unico canale, attingendo direttamente e senza dispersioni all’elemento magico naturale di base. Quindi dove adesso ci sei tu io percepisco un vuoto magico, ma non una sorta di piatta chiusura di canali, come mi accade con i babbani, ma una specie di buco nero: qualcosa che crea una specie di turbinio nel mio canale diretto con il fuoco -
- Come puoi essere sicuro che io, più semplicemente, non abbia una connessione con il fuoco, o sia così bassa da essere difficilmente percepita -
- Era appunto la mia sola perplessità, anche se sono certo che tutti i maghi abbiano tutte le connessioni, poteva esistere qualche rarità, oppure potevo essere “poco allenato” da non sentirne una minima. Però ho avuto la prova che ha cancellato ogni dubbio: il sogno che ci ha legato dopo la nostra “piccola riunione” all’interno del cerchio elementare, durante il Lumaclub -
- L’incubo... - mormorò Nicolas.
- Sì, in effetti è abbastanza terribile - ammise Raymond.
- Cosa significa quell’incubo? -
- Quello è esattamente quello che capiterà se dovessimo combattere l’uno contro l’altro -
- Ma io nel sogno non vi attaccavo, vi vedevo in pericolo, volevo aiutarvi -
- Sbaglio o non ti vedevi? -
Nicolas rimase zitto.
- Nel sogno vedevi che noi venivamo attaccati, ma in realtà chi ci attaccava nel tuo sogno eri tu! - spiegò il ragazzo con tono pratico e continuò - I nostri poteri sono complementari o opposti, o collaboriamo attivando una forza magica positiva, oppure combattiamo contro noi stessi, attivando una forza distruttiva! Volenti o nolenti siamo destinanti ad incontrarci e a percorrere il nostro destino, insieme -
- Beh! Non mi pare che fino ad ora siamo diventati “grandi amici” - rispose a tono Nick.
- Fino ad ora... - sottolineò Raymond - Hai mai notato che per quanto tu ti prodighi non riesci mai a legarti realmente con qualcuno, quando capita che finalmente stringi un rapporto, accade qualcosa che ti porta lontano, oppure un fraintendimento incrina la relazione -
- Adesso ho molti amici - ribatté preoccupato Nicolas.
- Che fine ha fatto Dannis? Per quanto tempo ultimamente non hai parlato veramente con Etty? Che scontri hai avuto con Nat e che presto si ripeteranno? Inoltre tu hai un segreto che non puoi condividere con loro e questo ti tiene a debita distanza da qualsiasi persona. Walter ha un'intelligenza superiore e una naturale predisposizione all'isolamento. La bellezza non comune di Sandy invece non le permette che legami superficiali. Io invece sono nato all'ombra della fama dei miei genitori, in un circolo prestigioso di adulti. Non sono solo casi fortuiti, su di noi, oltre ad un enorme potere, aleggia una maledizione: siamo destinati a trovare compagnia solo con gli altri portatori, il resto del mondo ci rimarrà sempre estraneo -
- Questo tono melodrammatico è davvero assurdo! E non voglio neanche pensare che possa davvero essere la mia unica condizione di vita, ti saluto Raymond e cerca di non riempirti troppo la testa di strane mitologie! -
Nicolas aprì la porta determinato e questa volta non si voltò indietro.

Continua...

martedì 25 febbraio 2014

Mezze verità

Introduzione alla Fan Fiction 

Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.

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Mezze verità

Immagine dal Web - Il capitano Ginny
La partita contro i Corvonero si avvicinava e gli allenamenti di Quidditch si avvicendavano sempre di più.
Nicolas era ancora tra i pali della porta quando i suoi compagni si diressero verso gli spogliatoi per cambiarsi. Ginny guardò un po’ preoccupata nella direzione del suo portiere.
- Nicolas ora basta! Vieni a farti una doccia calda! - gli urlò.
- Ancora qualche scambio, ora Nat mi ha incantato la Pluffa come si deve e voglio provare qualche tiro ad effetto -
- Non esagerare - si allontanò scuotendo la testa rossa.
Ritchie e Jimmy si fermarono sulla porta degli spogliatoi maschili e fecero cenno al loro capitano.
- Il giorno che Nicolas non si fermerà più a lungo degli altri in campo, credo che mi ubriacherò di Burrobirra - rise Jimmy.
- Ti faccio notare che lo hai già fatto e Nick non c’entrava affatto - ribatté Ritchie.
- A voi l’abnegazione fa un baffo vero? - li punzecchiò Demelza ed entrò nello spogliatoio seguita da Ginny.
Dopo venti minuti Nicolas raggiunse lo spogliatoio.
- Fa un freddo diabolico - si strinse nel mantello sportivo della divisa e si frizionò le spalle.
- Stavi ancora un po’ la fuori - lo derise Jimmy, già pronto per uscire. Ritchie lo seguì subito con Seamus e tutti e tre uscirono con in spalla il proprio manico.
- Ci vediamo ragazzi! -
- Ciao Nicky, buona doccia -
- Se è calda lo sarà! - gli strizzò l’occhio mentre si levava il mantello infangato e lo gettava da lavare.
- Ehi, Knightly! -
- Ciao Nat! -
- Andava bene la Pluffa -
- Fin troppo! Una meraviglia, me lo devi insegnare quell’incantesimo -
- Se mi prometti di non esagerare, non riesci a smetter di giocare a Quidditch, eh? -
- Adoro volare, non smetterei mai -
- Ok! Ti saluto! Buona doccia! -
- Ciao Nat, a dopo! -
Nat gli diede un colpetto sulla spalla e uscì, stringendosi nel mantello per proteggersi dal vento gelido.
Dopo qualche minuto era arrivato in sala comune, dove trovò i suoi due battitori intenti a lustrare il loro manico di scopa, fischiettando.
- Ehi, Nat! Non hai portato il tuo manico? -
- No, perché? -
- Ginny ci ha ribaltato per via delle nostre scope, in effetti i rametti erano tutti scombinanti e ne abbiamo risentito in volo, pensavamo ce l’avesse anche con te! -
- È vero, ora che ci penso mi ha urlato qualcosa a proposito - guardò fuori, la notte era già scesa e il vento continuava a sferzare le cime della Foresta proibita.
- Con questo freddo preferirei evitare, se solo Nick avesse con sé il Galeone -
- Shh! - Jimmy lo zittì e gli tirò un’occhiataccia, guardandosi intorno per capire se qualcuno avesse sentito - Certo che tu non sei tanto affidabile! -
- Già! Scusa! Torno giù almeno risalirò con il nostro portiere - e scomparve dietro il ritratto in fondo al tunnel.
In poco tempo fu di nuovo nello spogliatoio, i vestiti di Nicolas erano ancora vicino al suo armadietto, pronti ad aspettarlo. Nat si diresse nelle docce.
- Ehi Nick ho... - rimase fermo impietrito.
Gli era apparsa la schiena nuda di Nicolas, mentre il ragazzo si tirava sulle spalle l’accappatoio rosso e giallo dei Griffondoro. Ma in quel brevissimo tratto di tempo, Nat catturò grossi squarci rossi che tagliavano diagonalmente in modo scomposto la pelle bianchissima dell’amico, facendo apparire il giovane dorso ancora più minuto e delicato.
Nicolas, stretto nel proprio accappatoio, cercò gli occhiali sul ripiano del bagno e li inforcò su capelli bagnati e appiattiti.
Aveva un aspetto terribile, pallido come se ogni goccia di sangue fosse improvvisamente defluita dal volto.
- Che significa? - chiese Nat sconvolto.
- Che significa cosa? - rispose tremante l’altro.
- Cosa sono quei segni - fece Nat avvicinandosi al ragazzo con il dito puntato verso la sua schiena.
- I segni sulla mia schiena? - soggiunse piano, mentre il sangue cominciò lentamente a scorrere sulle sue guance.
Nat annuì confuso e taciturno.
- Niente! Punizioni - rispose Nicky con semplicità.
- Punizioni? E chi? Quando? Come? - fece sempre più confuso il ragazzo maggiore - Qui? -
Nicolas scosse la testa - Ad Arcadia -
- A scuola? -
- Prima -
- I tuoi! -
- No, no! -
- Chi? -
- La persona che mi ha allevato -
- Una governante? -
- Una specie! -
- Ma... ma... perché? E i tuoi? -
- Non seguivo le regole - fece semplicemente - Ora potrei cambiarmi senza avere il tuo sguardo addosso? - chiese in modo perentorio.
- Ma come è possibile che non me ne sia... - si interruppe - Hai sempre fatto la doccia dopo di noi e anche in dormitorio o ti incontravo che entravi mentre gli altri uscivano o che uscivi, mentre gli altri entravano - spiegò a sé stesso.
- Sai non mi piace avere gli occhi addosso e di certo avrei parecchi “attenzioni” a fare la doccia con gli altri ragazzi. Ora se puoi andare dall’altra parte degli armadietti e sederti, mentre mi cambio... Ti ripeto: non desidero essere una bestia rara per nessuno - disse seccamente.
- Certo, certo - fece timidamente Nat.
- È strana questa mancanza di reazione sui miei imperativi, sembri un agnellino - la voce scherzosa di Nicolas raggiunse Nat al di qua degli armadietti, mentre il ragazzo era ancora pallido con le mani appoggiate sulle ginocchia e gli occhi bassi.
- Mi senti Nat? - fece Nicky e comparve al lato del ragazzo, vestito di tutto punto mentre ancora con la punta della bacchetta gettava sui capelli un soffio di aria calda che li scompigliava.
- Io, io non immaginavo... -
- Mi sembra abbastanza normale. Arcadia è molto diversa dall’Inghilterra, moltissimi diritti che avete qui voi, là non ci sono, l’educazione non è garantita a tutti e spesso si basa su concetti medievali -
- Cosa avevi fatto? -
- Oh! Tante cose: i due segni più bassi li ho ricevuti quando una notte ho rubato il cibo per due bambini che erano stati costretti al digiuno per una marachella, tre segni li ho presi quando ho preso di nascosto una scopa per volare, poi... -
- È terribile! -
- Beh! L’avrei riportata! - si giustificò Nicky.
- Sciocco! Quello che ti hanno fatto è terribile! Per questo motivo sei così controllato e misterioso, hai imparato a non fidarti di nessuno -
- Qui pensavo che le cose fossero diverse e all’inizio ci credevo davvero, ci sono tante persone buone e accoglienti, ma poi questo governo... -
- Ti prometto Nicolas che vedrai l’Inghilterra come era prima, un posto dove potrai stare tranquillo. Harry Potter sconfiggerà Tu-sai-chi e noi gli daremo una mano se la chiederà -
- Ti credo Nat! Ora potresti non raccontare a nessuno di questa storia? Sai la fama del fenomeno da baraccone è pesante! - gli sorrise con uno sguardo pieno di tenerezza.
Nat annuì.

Etty bussò alla porta di Nicolas.
- Prego vieni pure -
Il ragazzo fece spazio alla compagna mentre faceva i tre gradini per salire nella solitaria stanzetta.
- Ci chiedavamo come fosse... - si guardava intorno curiosa Etty.
- Non so come sono le altre quindi non so dirti le differenze -.
Nicolas rispose seguendo lo sguardo della ragazza intorno alla sua stanza.
- Identiche solo più grandi, per contenere altri tre letti comodamente - e aggiunse sorridendo - come quelle dei ragazzi immagino, anche se qualche mia compagna fa credere loro che le nostre abbiano qualche comodità in più -
- Una bugia che non regge molto appena un ragazzo verifica - sorrise Nicolas.
- Ma non può! Le scale che portano alle camere delle ragazze diventano scivoli se un ragazzo prova a violarle -
- Non lo sapevo - fece sorpreso Nicky.
- Si vede che tu sei un bravo ragazzo e non hai mai provato a salire - gli ammiccò Etty.
- Già - accennò l’altro.
- Veniamo al dunque - disse Etty e trasse un foglio di pergamena, piegato a metà.
- Ti ricordo che altre due persone leggeranno questa lettera, sei sicura che non ti scocci -
- Non ho scritto niente di cui debba vergognarmi - fece limpidamente Etty - Da qui ad Arcadia e di nuovo in Inghilterra... -
- Mi dispiace dovrai attendere un po’ per leggere la risposta -
- Per questo non ti preoccupare, non potrei neppure pensare di leggere una risposta se non fosse per la tua corrispondenza in greco. Pensavo solo che per Lio sarà un viaggio lungo e faticoso -
- Lio è in gamba e certamente sarà in grado di scovare Dannis ovunque egli si trovi - e accarezzò il gufo appollaiato sulla stampella della divisa, attento alle loro parole.
- Grazie Nicolas, ti devo un enorme favore e a te, Lio - anche lei accarezzò il pennuto che strinse i grandi occhi, come un gatto durante le fusa.
- Siamo felicissimi di poterti aiutare -
- Spero solo di renderti il favore un giorno... un’ultima curiosità la persona che leggerà la mia lettera ad Arcadia è forse la famosa Ann? -
- Ann leggerà la tua lettera - annuì pensieroso Nicky.
- Mi fido di lei! Grazie ancora - lo lasciò, sorridente.
Nicolas si sedette per terra, spiegò la lettera e cominciò a leggerla, mentre la trascriveva nei caratteri greci in un foglio di brutta.
- Sai Lio, ora l’unico mio dubbio sarà la reazione che potrebbe portare questa lettera, o meglio la mia spiegazione a questo strano scambio di posta. Non potrò certo mentire... Spero che non si preoccupi troppo e non provi qualche strano incantesimo per “aiutarmi” -.
Lio sembrò annuire dal suo trespolo.

Continua...

domenica 23 febbraio 2014

L'ES

Introduzione alla Fan Fiction 

Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.

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Immagine da Web - Il primo ES


L’ES

- Non ci sono più dubbi, Nicolas si è guadagnato l'invito all’ES - affermò Neville.
- Dubito che dopo quello che ha passato vorrà solo pensare di rimettersi in quella situazione - sbuffò Ginny - forse dovremmo semplicemente lasciarlo stare -.
- Non desisterà, è evidente che sente la “causa” esattamente come noi - insistette il ragazzo.
- Tu dici? - intercalò la ragazza rossa - Da quanto ho sentito durante la punizione mi è sembrato piuttosto rassegnato -
- Un’intera classe del settimo anno, più un insegnante senza troppi scrupoli, anzi senza nessuno scrupolo, davanti e ti sembra strano che sia rimasto in silenzio -
- Mi viene in mente qualcuno che non sarebbe stato zitto - ribadì Ginny.
- Non siamo tutti come Harry! - la ammonì Neville - E non era tanto rassegnato, io ho visto come è riuscito a contrastare la maledizione Imperio e l’ho visto fare una sola volta nella vita. Questo non denota certo rassegnazione! - Neville era determinato, Ginny sospirò pensosa.
- Sono d’accordo con Neville e non capisco le tue perplessità Ginny: è innegabile che Nicolas sappia tenere un segreto - Luna espresse trasognata il suo pensiero.
- Sì, ha diritto di partecipare agli incontri se vuole - ammise Ginny.
- Ok! Sarà lui a scegliere se entrare o no nell’ES - pattuì Neville - A pranzo gliene parlerò! -.

Nicolas camminava in silenzio con gli occhi bassi a fianco di Nat, che cercava di intavolare una chiacchierata faceta senza troppi risultati. Erano giunti all’entrata del Salone Grande, quando si imbatterono in un capannello di Serpeverde.
- Ehi Knightly! Dovremmo ringraziarti per averci risparmiato una vista così penosa come quella di te nudo - rise Blaise Zabini.
Nat scattò verso di loro con la mano alla bacchetta, ma Nicolas lo trattenne per il braccio facendogli un cenno con la testa verso il fondo del corridoio.
Pansy, avendo colto l’incertezza dei due, rincarò la dose: - Nat la prossima volta fatti punire, credo che ci offriresti uno spettacolo migliore! -.
- Signorina Parkinson, Signor Zabini non sapete che è contro il Regolamento scolastico deridere i compagni, 10 punti in meno a Serpeverde per questa mancanza di rispetto e chiedete scusa - dietro ai Serpeverde, di rimpetto a Nicolas e Nat, si ergeva fiera e livida la professoressa McGranitt.
- Ci scusi professoressa - fecero i due ragazzi per nulla dispiaciuti.
- Non a me! Ai vostri compagni - sottolineò la donna.
Blaise e Pansy fecero un’espressione inorridita voltandosi verso Nicolas, che guardava da un’altra parte, e Nat, che aveva impresso un sorrisino compiaciuto.
- Non sento nulla - insistette l’insegnante.
- Chiediamo scusa - dissero in un lieve mormorio i due ragazzi.
- Temo di non aver colto le vostre parole - disse Nat, fingendo di essere capitato lì per caso e non sapendo veramente cosa potessero aver mai detto Blaise e Pansy. La McGranitt gli tirò uno sguardo severo ma ebbe un piccolo fremito all’angolo della bocca.
- Scusa - semi-articolarono ancora.
- Non credo... - stava per dire Nat, quando Nicolas si intromise perentorio - Sì, scuse accettate! Ci si vede! - e si mosse velocemente oltre la porta del Salone.
- Ehi! - lo seguì Nat, tirando un’eloquentissima occhiataccia ai Serpeverde. La McGranitt li osservò allontanarsi con uno sguardo preoccupato.

- Che cosa ti è preso, mi stavo divertendo! - sbuffò Nat alle spalle di Nicolas.
- Io no! - replicò l’altro.
- Non hanno preso in giro solo te, ma anche me - osservò il ragazzo più alto - era mio diritto esigere delle scuse decorose -
- Pensi davvero che ti avrebbero rivolto mai delle scuse decorose? Gente che non sa neppure dove stia di casa... -
- Il chiedere scusa? -
- Il decoro! - chiarì Nicolas - Non mi piace essere al centro dell’attenzione e non voglio che le persone si interessino a me! -
- Non ti capisco: prima fai quella uscita memorabile a Babbanologia, di cui tutti stanno parlando, poi mi dici che non vuoi essere al centro dell’attenzione? Non mi sembra un buon piano! - disse ironico Nat.
- La finalità era un’altra -
- Ah sì?! E qual era? - lo interrogò l’altro con un’espressione poco convinta.
Nicolas si sedette, si strofinò gli occhi dietro gli occhiali, aspettò che Nat prendesse posto accanto a lui e cominciò:
- Ho fatto quell’intervento a Babbanologia per dimostrare all’intera classe come i presupposti della Carrow fossero infondati, come la sua teoria non abbia basi e come neppure lei sappia giustificare quei presupposti. Ho voluto semplicemente dimostrare con la logica come fosse facile portarla a contraddirsi. Ora chiunque fosse presente in quella classe con una sola briciola di lucidità non sarà più disposto a dar retta a quella donna. Questa era l’utilità!
Rispondere per le rime a un gruppetto di Serpeverde o gettarmi in una stregua difesa della mia persona durante una punizione porterebbe a due conclusioni: un plauso alle mie parole da parte dei miei amici oppure un aumento della punizione. Due risultati per nulla utili! - concluse Nicolas.
Nat era sbalordito.
- Come riesci a controllarti in questa maniera. È spaventoso! -
- La spontaneità è un atteggiamento enormemente sopravvalutato - asserì Nicolas con una durezza che suonava così strana nella sua voce.
- Quindi tu non sei mai spontaneo? - Nat ora era visibilmente preoccupato, mentre Nicolas gli rispose con un’occhiata eloquente.
- Spesso si fa coincidere il concetto di sincerità con quello di spontaneità, ma sono due cose diverse - fece rassicurante Nicolas.
- Ehi! Per un attimo mi hai spaventato - rise Nat.
- Buongiorno! - li fece sussultare una voce improvvisa dietro di loro. Ginny si sedette accanto a Nicolas, mentre Neville prese posto vicino a Nat.
- Ciao Nicolas stai bene? - chiese il ragazzo tondetto con uno sguardo compreso.
- Abbastanza bene Neville - rispose.
- Mi dispiace non averti difeso durante la lezioni di Difesa contro le Arti Oscure -.
Nicolas sorrise e scosse la testa.
- Non avresti potuto far altro che peggiorare la situazione! Quell’uomo ti odia, anche se ignoro il perché, e avresti solo aumentato il numero delle vittime da uno a due... è stato meglio così, in fondo poteva capitarmi di peggio -
- È stato comunque orribile - disse Neville arrabbiato con gli occhi fissi sul tavolo.
- Senti Nicky, hai mai sentito parlare dell’ES? - cambiò discorso Ginny.
- Sì, me ne ha parlato Etty, non era un gruppo di studio, alternativo alle direttive del ministero, per imparare a difendersi dai maghi oscuri? -
- Non avrei potuto dirlo meglio - si stupì Neville.
- Etty è sempre molto chiara - spiegò Nicolas.
- Lo abbiamo riaperto - venne al sodo Ginny.
- L’ES? - fece Nat incredulo.
- Non c’è più Harry che lo tiene, ovviamente, ma il vecchio gruppo sta insegnando alcuni trucchetti ai nuovi studenti, ci informiamo su quello che avviene fuori da qui e cerchiamo di prepararci a una qualche possibile evenienza che potrebbe capitare - spiegò Neville.
- Da quanto lo avete aperto? - chiese Nat interessato.
- Da fine ottobre - rispose Ginny - Ora lo vogliamo allargare anche a te e a Nicolas -.
Nicolas era silenzioso stava meditando qualcosa.
- Io ci sto! - esclamò Nat.
- Abbassa la voce - lo ammonì Neville - ovvio che il tutto esige il massimo della segretezza -
- Tu Nicolas? - Ginny si rivolse cauta verso l’altro che ancora rimaneva taciturno.
- A cosa devi pensare, non vorrai tirarti indietro - lo ammonì Nat.
- Pensavo che dovremmo ridurre le nostre ripetizioni di pozioni - sorrise Nicolas - Certo che accetto! -.
Neville fece un largo sorriso, Ginny si limitò ad estrarre una pergamena.
- Ok! Firmate qui! -
Nicolas e Nat firmarono e Ginny ripose velocemente la pergamena.
- Una curiosità - fece Nicolas meditabondo - se avessimo rifiutato di partecipare, come avreste fatto ad assicuravi che non ne parlassimo con nessuno -.
Ginny strinse gli occhi sospettosa.
- Luna era pronta a obliarvi - Neville indicò il tavolo dei Corvonero con Luna che faceva un cenno con la mano.
- Ottimo - si rasserenò Nicolas - Non che nutrissi dubbi, ma preferisco la gente che sa quello che sta facendo. Dove ci troviamo? -.
Ginny finalmente sorrise.
- Vi accompagnerà Etty, quando ci sarà il prossimo incontro. E adesso mangiamo - fece Neville sorridente indicando la tavola imbandita che era nel frattempo apparsa davanti a loro.

- Etty è tre volte che passiamo davanti questo stupido arazzo, sai dove stiamo andando vero? - fece ironico Nat.
- Sì - rispose Etty, mentre apriva una porta che era magicamente comparsa all’improvviso.
- Che posto è? - chiese stupefatto Nicolas entrando in un’ampia stanza con due lati coperti da librerie, un manichino al centro, due grandi casse sul fondo traboccanti di cuscini, morbidi tappeti in terra e un bel camino acceso.
Seduti su dei divani c’erano una quindicina di persone che Nicolas conosceva di vista, molte erano quelle con cui aveva bevuto una Burrobirra ad Halloween e la maggior parte erano di Griffondoro.
- Benvenuti! Siamo quasi pronti, ma prima volevamo vedere se Radio Potter trasmetteva stasera -
- Ssh! Eccola! - disse un ragazzo del settimo anno di Corvonero.
Etty spinse i due ragazzi a sedersi sui divani vicino ad una grossa radio di legno.
- Cari amici rieccoci ritrovati a Radio Potter per chiarirci un po’ le idee riguardo al nuovo Ministero della Magia che ci dirige - fece un voce fresca e gioviale attraverso i microfoni della radio, lo speaker non aveva molti più anni dei ragazzi silenziosi all’ascolto della frequenza magica.
- Innanzitutto salutiamo i nostri consueti collaboratori che ci offrono notizie di prima mano dalla realtà che ha infestato il primo organo del nostro Paese. Buonasera Royal, buonasera Romulus! -
- Buonasera River – risposero coralmente due voci più adulte.
- Prima di entrare nel vivo del programma dobbiamo ricordare nuovi caduti nella scia di sangue che i Mangiamorte stanno lasciando dietro di loro. I maghi Isaia Siddon, Rebecca Barton, Michael Applebay, tre morti che il Ministero attribuisce a incidenti nella loro attività di Auror, ma che sappiamo bene uccisi da Mangiamorte per la loro decisione di non sottomettersi al volere del Primo Ministro e quindi di Voi-Sapete-Chi. Un minuto di silenzio per queste ottime persone -.
Nella stanza piombò un silenzio intenso e raccolto, l’unico rumore era il crepitio basso del fuoco.
- Cosa hai da dirci di nuovo Royal? - chiese la voce fresca del conduttore allo scadere del minuto.
- Prima di tutto voglio continuare a ripetere su queste frequenze che l’attuale Primo Ministro Pius O’Tusoe è una marionetta nelle mani di Voi-Sapete-Chi, decisamente sotto incanto Imperio, quindi ogni discorso pronunciato o scritto sulla Gazzetta del Profeta... -
- Detta anche “Bollettino di disinformazione ufficiale”, scusa l’intromissione - si interpose River.
- Non importa, ben detto comunque - confermò Royal - dicevo che i proclami ufficiali del Ministero sono tutti controllati e orientati da Voi-Sapete-Chi e la sua cricca di Mangiamorte -
- Quindi i continui attacchi da parte di feroci Babbani o Nati-Babbani contro i maghi sono solo illazioni per spaventarci e farci odiare delle persone innocenti -
- Esattamente, mosse strategiche per portarci all’esasperazione e consegnare i Nati-Babbani nelle grinfie di quella miserabile istituzione che è la Commissione per il censimento dei Nati-Babbani. La realtà è che moltissimi tra i Nati-babbani sono in fuga, alcuni sono giovanissimi maghi, che spariscono all’insaputa dei loro genitori, per non metterli in pericolo -.
A Etty si riempirono gli occhi di lacrime.
- Attualmente le uniche fonti di informazione certe a parte la nostra clandestina Radio è “Il Cavillo” di Lovegood -
- Purtroppo sì e speriamo che il signor Lovegood sia prudente nelle proprie edizioni, anzi chiedo a chiunque sia in ascolto di organizzarsi per la sua incolumità - sentenziò Royal.
- Lo diciamo anche nei confronti di sua figlia Luna, che come è noto, ora è a Hogwarts -
- Certamente - confermò Royal.
- Passiamo ora alla nostra rubrica “Amici di Potter”, allora Romulus, qualche novità sull’uomo con la saetta? -
Ginny trattenne il respiro e si fece più vicina alla radio.
- Sicuramente Harry è ancora libero e in circolazione, questo è sicuro! -
- Ma è la voce di Lupin - esclamò Nat.
Ginny lo fulminò all’istante, mentre Nicolas si fece ancora più attento.
- Come avevamo ipotizzato è quasi sicuramente l’autore di un bel po’ di confusione avvenuta nel Ministero all’inizio di settembre. Ricorderete che c’era stata una fuga massiccia di Nati-Babbani durante i feroci interrogatori della nuova Commissione ministeriale ad opera di un mago sotto le spoglie di un noto Mangiamorte: Yaxley! Abbiamo ragione di credere che quello fosse il travestimento di Harry Potter - disse soddisfatta la voce di Lupin-Romulus.
- Secondo te perché era al Ministero? - chiese River.
- Questo non lo sappiamo, ma è sicuro che il ragazzo ha un piano e sa come muoversi, ci auguriamo solo che abbia un po’ di fortuna nel realizzarlo. Siamo assolutamente certi che le capacità non gli manchino - la voce all’altro capo era raggiante.
- Dobbiamo quindi nutrire una forte fiducia in lui -
- Senza dubbio! -
- Grazie Romulus e ora qualche accenno al vero Nemico Numero Uno, ce ne parla Foro Romano -
- Allora amici radioascoltatori, come saprete ed è meglio ricordare, il nome di Voi-Sapete-Chi è stato reso tabù. Questa è un’abile mossa per trovare coloro, che non volendo nutrire un morboso timore per quello sciocco nome, che sembra la marca di un detergente per lapidi, lo dicevano senza tanti problemi - fece una voce ridente.
I ragazzi intorno alla radio non seppero trattenere un ampio sorriso divertito.
- Chiamarlo per nome è coraggioso - intervenne River.
- Lo era, adesso è un po’ stupido, a meno che voi non vogliate trovarvi in casa un paio di Mangiamorte - spiegò la voce - nel caso vi consiglierei di farvi trovare pronti -.
- Si dice in giro che Tu-Sai-Chi è ovunque -
- Giusto River! Attenzione il detergente non ha il potere dell’ubiquità, però a lui piace far credere di essere ovunque, inoltre non esce troppo allo scoperto, quindi non abbiate un’esagerata paura di incontrarlo per strada! Mentre adesso la cosa più importante da fare è cercare di proteggere i babbani che abitano vicino a voi, i Nati-babbani e i Maghinò -
- Ottimo consiglio Foro Romano, ora dobbiamo chiudere, però vi consigliamo vivamente di tenervi informati con noi o con “Il Cavillo”! La prossima parola d’ordine sarà “Fenice” - River chiuse la trasmissione.
- Allora quella era la voce di Lupin? - fece come motivo di conversazione Nicolas verso Nat.
- Sì - confermò il ragazzo.
- Lupin è un autorevole membro dell’Ordine della Fenice - spiegò il Corvonero che aveva trovato la frequenza radio - un uomo meraviglioso! Ma tu lo conoscevi Nicolas? -
- Oh, no! Me ne aveva accennato una volta Nat, mi ha detto che è stato professore qui a Hogwarts - cadde dalle nuvole Nick.
- Presto Harry ritornerà a Hogwarts - si intromise fiero Neville.
- Perché dovrebbe tornare? - chiese Seamus.
- Perché sa che qui troverà un esercito pronto a combattere al suo fianco e non dubito che Hogwarts potrebbe essere uno dei campi di battaglia per lo scontro finale, magari con tutto l’Ordine - affermò deciso Neville.
Nicolas sussultò con gli occhi brillanti.
- Non esagerare Neville e torniamo con i piedi per terra - disse pratica Ginny - per ora credo che la cosa migliore da fare sia tenerci pronti a difendere in primo luogo i nostri compagni di scuola - lo sguardo preoccupato su Luna.
- Già! Mettiamoci al lavoro! -
Nicolas notò che Etty era rimasta in silenzio, seduta vicino alla radio, mentre gli altri si preparavano alla lezione di Difesa delle Arti Oscure.
- Ehi, Etty! Stai bene? -
Etty scosse la testa.
- No, non sto bene. Ho una grandissima paura per Dannis e Colin -
- Non ti preoccupare, li avrebbero citati se gli fosse successo qualcosa -
- È vero Nicky, ma loro non possono sapere tutto quello che accade - Etty tirò su col naso.
Nicolas gli porse un fazzolettino in silenzio.
Dopo qualche minuto disse trionfante: - Forse c’è un modo per riuscire a mettersi in contatto con lui! -
- Dici davvero? -
- Sicuro! Scrivi una lettera per lui, penserò io a fargliela recapitare in tutta sicurezza -.

Continua...


domenica 16 febbraio 2014

Esercizi di punizione

Introduzione alla Fan Fiction 

Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.

Leggi il I capitolo

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- Ehi Knightly era buono il pavimento?! -

Esercizi di punizione

- Nicolas hai letto il giornale! - urlò Etty alle spalle del compagno di classe.
- Ma non ti lamentavi proprio ieri dell’inutilità della Gazzetta del Profeta? -
- E infatti continuo a lamentarmene, ma io sto parlando del Cavillo! -
- “Il Cavillo”? Mai sentito -
- In effetti Il Cavillo non è mai stato un giornale, per così dire, “molto credibile” - disse mimando con le mani le virgolette.
- Allora? - fece Nicolas senza raccapezzarsi più nel discorso.
- Leggi tu stesso! -.
Nicolas prese in mano, scettico, la rivista, dove a tenere il segno c’era una magica mollettina per capelli.
- E questa? - domandò con un sorriso divertito.
Etty tergiversò.
– Non è forse l’ultima moda lanciata da Lisa e Sandy? - continuò il ragazzo saettandola con uno sguardo malizioso.
Etty si mise sulla difensiva: - È che ho tante mollette per capelli e non le uso più, quindi... -
- Già, da quando Sandy e Lisa hanno lanciato tre settimane fa la moda delle fasce di perline cangianti – sottolineò, divertito, Nicolas.
- Smettila di prendermi in giro e leggi l’articolo - gli diede una spallata Etty.
- Scusa, ma è troppo divertente, come se tu dovessi essere anti-conformista per forza - continuò il ragazzo.
- Tu stai frequentando troppo Dayton -
- Già forse è vero, ma qualcun altro non si fa più vedere in giro... - e finalmente abbassò lo sguardo sul giornale. - “Harry Potter, paladino contro il Ministero Oscuro” - lesse borbottando tra sé, meravigliato.
- Visto? Non è magnifico? -
Nicolas continuava a leggere velocemente le righe che gli si paravano davanti: - E senti qui “Se volete contrastare Voi-Sapete-Chi dovete allearvi con Harry Potter, cosa che il Cavillo ha fatto, fa e farà sempre!”. Caspita un attacco in piena regola -
- Già spero solo che il padre di Luna sappia il fatto suo - sospirò pensierosa Etty.
- Il padre di Luna? Luna Lovegood? -
- Sì, è suo padre il Direttore de Il Cavillo -
- Ecco perché hai parlato di “poco credibile” - sorrise Nicolas.
- Decisamente troppo Dayton! - sbuffò - Che fine hai fatto fare al dolce e gentile Nicolas! - abbaiò la ragazza a Nat, che passava in quel momento dietro di loro.
- Non ti preoccupare è sempre lui: ieri è arrossito almeno diciassette volte -
- Non per ricordarvelo ma io sono presente! - disse Nicolas bordeaux.
- Eccolo rosso di nuovo - sbuffò Nat e risero tutti e tre.

La notizia sul Cavillo passò velocemente di mano in mano, di orecchio in orecchio e per molti non fu motivo di gioia come lo era stato per Etty.
Quando la professoressa di Babbanologia entrò in aula, fu chiaro a tutti che non era di buon umore.
- Allora oggi affronteremo un altro problema che capita spesso quando si ha a che fare con i babbani... - grugnì la donna dietro alla cattedra - ... la loro natura debole li spinge sempre a mentire. Questo succede anche a chi non ha il sangue puro, la natura babbana prevale nella menzogna anche in una piccola goccia di sangue -.
La mano di Etty era svettata sopra le teste della classe, ma l’insegnante la stava ignorando volutamente.
Anche Nicolas alzò la mano.
- Sì, Knightly? - fece la donna.
- Non metterti nei guai Knightly - mormorò piano Raymond.
- Volevo chiedere un chiarimento... -
- Certo! Dimmi -
- Lei intende dire che i Nati-Babbani tendono a mentire? -
- Esattamente Nicolas - disse trionfante l’insegnante.
- E anche i Mezzo-Sangue? -.
Etty lo traffisse con uno sguardo colmo di disgusto.
- Tendenzialmente sono bugiardi, sì! -
- Mentre i Purosangue sono sinceri? -
- Come? - domandò imbarazzata l’insegnante.
- I Purosangue dicono la verità? Se no che differenza ci sarebbe tra le razze magiche di cui ci parla? -
- Sì, dicono la verità - disse titubante l’insegnante, che non capiva dove l’allievo voleva arrivare.
- Silente era un Purosangue - concluse Nicolas - e lui sosteneva che non c’è alcuna differenza tra le razze magiche. Il signor Lovegood, mi pare sia Purosangue, è anch’egli allineato con le idee di Silente - meditava ad alta voce Nick. Poi la stoccata finale - Lei è Purosangue? Se lo fosse sareste in contraddizione, oppure non lo è? -.
Etty stava osservando la scena in silenzio, ammutolita, come tutti i compagni di corso.
Alecto Carrow era furibonda, il labbro inferiore le tremava vistosamente e non riusciva a rispondere alle parole del ragazzo.
- Ma forse sto “cavillando” troppo - concluse il ragazzo con un tocco di ironia.
- Knightly sei in punizione!! - ingiunse infine la professoressa - Verrai nel mio ufficio alla fine delle lezioni! - si risedette in cattedra e soggiunse con un tono piuttosto infantile e poco intelligente - E comunque per tua informazione le eccezioni ci sono sempre -.
La lezione si concluse in quel momento.
- Nicolas sei stato meraviglioso! - si complimentò Etty con gli occhi che le brillavano.
- Di’ la verità: pensavi che stessi dicendo qualcosa che non avresti approvato - sorrise il compagno.
- Chissà che ti aspetta in punizione - rabbrividì, glissando, la ragazza.
- Non sarà poi tanto terribile, temo di più il fatto di saltare le ripetizioni di pozioni con Nat... -
- Ma sei completamente fuori! - gli gridò alle spalle Raymond.
- Scusa ma che ti importa? - chiese Nicolas.
- Non ti rendi conto che la Carrow te la farà pagare!?! -
- Continuo a non capire cosa te ne importi - insistette Nicolas.
- Va bene! Allora fai quello che vuoi! - se ne andò sdegnato il serpeverde.
- Che strano ragazzo! - commentò Etty - Però ha ragione: la Carrow sarà molto vendicativa per quello scherzetto -.
- Pazienza - concluse Nicolas, scrutando turbato il punto dove era scomparso Raymond.

Il pomeriggio Nicolas si recò nell’ufficio della vice-preside. Bussò.
- Avanti - disse la voce sgradevole della donna.
Nicolas entrò e impallidì. La stanza era buia, con pesanti drappi scuri appesi alle pareti, inquietanti oggetti magici erano sparsi sulla scrivania e sulle cassettiere.
- Nicolas Knightly! - sorrise malignamente - Vieni pure! -
Nicky si avvicinò.
- Hai perso la lingua? Eppure stamattina funzionava bene! - fece con sarcasmo e continuò - Nessuno studente deve fare certe insinuazioni nei riguardi del suo professore. Ho pensato a lungo alla tua punizione e con il professor Carrow abbiamo trovato un buon compromesso, quindi rinvieremo questo momento a domani, alla prima lezione della mattina del professor Carrow in Difesa contro le Arti Oscure. Puoi andare! -.
- Salterei Incantesimi... - provò ad obbiettare lo studente.
- Ti giustificherò io con il professor Vitious, non ci saranno problemi. E ora esci -.
Nicolas annuì senza una parola e uscì.

- Ciao Nicky, aspetti qualcuno? - domandò Neville al ragazzo che era fermo vicino all’ingresso dell’Aula di Difesa contro le Arti Oscure.
- Temo di sì. Il professor Carrow -
- Non ci starai prendendo un po’ troppo gusto a provocare quei due? - lo mise in guardia Paciock.
Nicolas scosse la testa.
- In realtà sono qui per via della punizione, sembra che la debba subire durante questa lezione - chiarì il giovane Griffondoro.
Neville apparve spaventato: - Non avranno intenzione di... -
- Di...? -
- Fai attenzione Nicolas, ho un bruttissimo presentimento - riuscì a dire Neville poco prima dell’arrivo dell’insegnante.
Quando Carrow vide Nicolas un lungo ghigno gli aprì la faccia.
- Bene Nicolas, lingua troppo lunga? Non ti sarai fatto influenzare negativamente da Paciock - tirò uno sguardo maligno al compagno di Casa appena allontanatosi.
- Vieni, vieni dentro, oggi ci sarai molto utile - e lo invitò ad entrare in aula, con un’espressione assai poco rassicurante.
- Oggi, per la sua insolenza, Knightly dovrà subire una punizione esemplare e questo fatto ci permette di avere una cavia per l’approfondimento che stavamo facendo sugli Anatemi senza perdono - disse con interesse molto poco scientifico l’insegnante.
Nicolas impallidì, mentre tutti i ragazzi di Griffondoro inorridirono.
- Qualche giorno fa vi ho insegnato la maledizione Imperio, molto bene, vediamo come funziona su un mago -.
- Professore lei non può fare una cosa del genere! - si oppose Neville - È una cosa disgustosa, inutile e soprattutto illegale! -.
- Ti informo, Paciock, che ho avuto dal Ministro in persona un esonero speciale a scopo didattico, quindi taci, altrimenti verrai qui a fare compagnia al tuo caro Knightly - sorrise, estasiato all’idea - Allora chi desidera cominciare? -.
Moltissime mani serpeverde si alzarono. Nicolas era bianco come un cencio e seguiva ogni passaggio con il terrore nello sguardo, incapace di proferire una qualsiasi parola.
- Perfetto Goyle, comincia tu! -.
Goyle era entusiasta. - Cosa devo fargli fare? -
- Quello che vuoi ragazzo, libera l’immaginazione - ghignò il professore.
Goyle era spaesato, forse non era abituato a pensare a qualcosa, gli suggerì poche parole nell’orecchio una compagna di classe che sembrava un carlino. A Goyle piacque il suggerimento perché gli brillò lo sguardo.
- Imperio! - ingiunse e Nicolas ebbe un fremito - Lecca il pavimento! -.
Nicolas sembrava in preda a due resistenze, una che lo spingeva a terra, l’altra che lo tratteneva in piedi.
- Avanti Goyle, un po’ più di impegno! Non devi permettergli di aprirsi un varco nella sua volontà, sforzati un po’ di più - lo riprese l’insegnante.
Goyle si concentrò di più, assumendo un’espressione da limone strizzato dal colore paonazzo, in realtà molto comica, se la situazione non fosse stata tanto terribile.
Nicolas cedette sulle ginocchia, ma l’incantesimo non riuscì a spingerlo a carponi.
- Provaci tu Tiger - disse il professore.
Tiger trasse determinato la sua bacchetta e la puntò sul ragazzo in ginocchio.
- Imperio! Lecca il pavimento! -
Nicolas caracollò sulle mani e fu travolto in uno sforzo che da una parte lo faceva avvicinare al pavimento, dall’altro lo voleva allontanare, in uno strano esercizio di flessioni al rovescio. Infine l’incantesimo riuscì a far dare da parte di Nicolas una leccatina al pavimento. I Serpeverde scoppiarono in una fragorosa risata di trionfo.
- Molto bene, ragazzo - espresse la sua approvazione l’insegnante - Pansy vuoi provare? -
- Ma non le sembra di averlo già umiliato abbastanza?! - gridò feroce Seamus, con le lacrime agli occhi e le mani che gli tremavano.
- Finnigan vuoi partecipare anche tu? Non necessariamente come esecutore... - fece con perfidia l’adulto, mentre Seamus abbassò lo sguardo.
- Ehi! Pansy - una voce sul fondo dell’aula urlò - fagli baciare Paciock! -.
Una forte ilarità si scatenò tra le altre serpi.
Zabini intervenne: - Deve essere una punizione per Knightly o un premio per Neville? -
I Serpeverde risero ancora più forte in quella che sembrava una sagra di paese di fronte a uno spettacolo comico.
Pansy strinse gli occhietti maligni e sorrise.
- Imperio. Spogliati – disse con malizia.
Acclamazioni e fischi si alzarono dalla classe, con battiti di mani e gridolini femminili.
Nicolas, che nel frattempo si era alzato da terra, si portò le mani, con sostenuta resistenza, al bottone del mantello.
- Forza Pansy, non abbiamo tutta la giornata! – le mise fretta Carrow.
Pansy si concentrò di più e ripeté: - Spogliati! -.
Con molta fatica il mantello di Nicolas cadde a terra, facendo rabbrividire il ragazzo, poi insapettatamete si bloccò e rimase fermo e immobile come un blocco di cemento.
Carrow si stupì, ma finse di essere lui a interrompere la dimostrazione.
- Va bene, basta - disse lieve - Ci siamo divertiti abbastanza, Pansy sciogli l’incantesimo -.
A malincuore la ragazza abbassò la bacchetta e Nicolas, come svegliatosi da un sogno ad occhi aperti, si strinse infreddolito nelle spalle.
- Puoi andare Nicolas, immagino che tu ora sia comunque consapevole di quello che è successo qui. Sei fortunato che i miei studenti non siano ancora molto pratici dell’incantesimo, altrimenti non saresti riuscito a resistere così tanto. E ora che sai cosa ti aspetta, spero che terrai chiusa quella tua boccaccia. Ora lascia quest’aula -.
Nicolas raccolse il proprio mantello e fece per uscire in silenzio, ma i ragazzi di Serpeverde non erano ancora soddisfatti.
- Ehi! Knightly era buono il pavimento? - chiese sarcastico uno.
- Già la prossima volta che ti fai punire, dimmelo che mi faccio una lunga passeggiata nel recinto dei Thestral - aggiunse un altro, mentre metà della classe rideva a crepapelle.
Neville incontrò lo sguardo del compagno di Casa e subito lo abbassò. Nicolas uscì.


Continua 

sabato 15 febbraio 2014

Pozioni con Nat

Introduzione alla Fan Fiction 

Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.

Leggi il I capitolo

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Immagine da Web - Un comunissimo laboratorio di pozioni magiche

Pozioni con Nat


Nicolas era seduto in Sala comune, già vestito e pronto, revisionava i propri compiti.
- Dormito male? -
Nicolas sobbalzò alla domanda di Etty.
- Ehi! Non volevo spaventarti... -
- Ehm! Direi che “dormire male” sarebbe un eufemismo. - sbadigliò sguaiatamente - Chiedo scusa! -
- Vedo - sorrise Etty - ti sei divertito allora ieri sera! -
- In un certo senso... - ammise Nicolas.
- Quale senso? - chiese interessata Etty.
- Buongiorno Knightly, ti ha tenuto sveglio il temporale - si avvicinò Nat sorridente.
Nicolas sorrise dell’espressione allarmata della compagna di corso.
- Allora ti aspetto puntuale qui in Sala Comune alle 15.00 - riprese Nat non curante.
- Vedremo se riuscirò ad accontentarti - disse falsamente indolente Nick.
- Ottimo! Porta tutto il materiale! - puntualizzò l’altro puntando l’indice a pistola e facendo l’occhiolino, poi si allontanò.
- Mi devi raccontare qualcosa? - chiese sbigottita Etty rivolta all’amico, cominciando ad avviarsi verso il piano inferiore.
- Abbiamo trovato un punto di incontro: se lo contraddico è contento... - chiarì l’altro.
- E l’appuntamento? -
- Mi darà lezioni di Pozioni -
- Beh! Dicono che sia molto bravo -
- Così dice il professor Lumacorno -
- La fama... - concluse Etty con un sospiro.
- La fama! - confermò il ragazzo.

Nicolas aveva già occupato un angolo del tavolo grande in Sala Comune e stava concludendo gli esercizi di artimanzia.
- Già qui? - sopraggiunse il capo castano e ondulato di Nat.
- Ciao Nat, siediti pure... - disse Nicolas scostandosi di lato.
- Non staremo qui, prendi tutto e seguimi - e con un gesto si allontanò verso il ritratto, mentre Nicolas recuperava velocemente il suo materiale.
- Dove stiamo andando? -
- Fra poco lo vedrai - si fermò davanti la porta di una classe - Prima i bambini - gli disse facendo cenno di entrare.
Nicolas sorrise benignamente e aggiunse sarcastico - Poi le signore? - ed evitò velocemente il colpo alla spalla che gli stava tirando Nat.
- Scherzavo! -
- Anch’io! Se no ti avrei preso! -
Scoppiarono a ridere.
Nat si volse sicuro in una porta laterale dell’aula.
- Vieni -
- Caspita! -
Nicolas si trovava in un piccolo laboratorio di Pozioni, simile a quello nei sotterranei, ma più luminoso e ovviamente meno affollato.
- Eccoci nel mio regno -
- Ma i professori sanno di questo posto? -
- Certo, “questo posto” è adibito a tutti gli studenti Griffondoro che vogliono esercitarsi in pozioni, ma non siamo in tantissimi a saperlo e ancora meno ad usarlo -
- Immagino - commentò Nicolas.
- Non ti posso insegnare ad apprezzare Pozioni - fece alzando gli occhi la cielo, poi aggiunse con un ghigno - ma ti posso dare qualche dritta. Cominciamo? -
- Certo -.

- Sei la persona più distratta che conosca. Ora capisco perché sei tanto bravo a volare: hai sempre la testa tra le nuvole! -.
Nicolas aveva un’espressione abbattuta.
- Mi vuoi dire a cosa pensi mentre prepari una pozione? -
- A una marea di cose... Per esempio prima, mentre dovevo contare i giri della pozione, ho notato come le bollicine avessero preso la forma del profilo di Vitiuos -.
Nat scoppiò a ridere e impiegò parecchio tempo prima di smettere.
- Oh cielo! Sei un caso disperato! Dovresti avere un pensatoio tutto tuo dove metterci tutto il gran daffare che hai lì dentro - puntò l’indice sulla fronte di Nick - prima di metterti davanti al peltro e almeno riusciresti a focalizzarti su un unico pensiero: quello di preparare una pozione e non una specie di scoria nucleare! -
Nick mugolò in segno di protesta.
- Come riesci a fare una trasfigurazione con la bacchetta? Eppure ho sentito in giro che sei bravo -
- È più facile! Devi pensare a tante cose insieme: il movimento della bacchetta, l’oggetto da trasfigurare, come era prima, come diventerà dopo, tutti i suoi dettagli... -
- La tua testa non funziona in modo molto sensato, te ne rendi conto vero? -
- A volte sì, non so perché mi viene più facile ciò che è più difficile e più difficile ciò che è più facile – rispose pensoso Nicolas.
- Facciamo una pausa è meglio! - così dicendo Nat trasse dalla tasca un paio di confezioni di Cioccorane e ne lanciò una al compagno di studi.
- Ehi! Hanno una nuova confezione, non le ho mai viste così! - esclamò Nick guardando la carta verde scuro cangiante.
- Le ho comprate ad Halloween a Mielandia, mi piace sempre averne una scorta - confermò Nat.
- Anche le carte sono diverse ho trovato... Severus Piton? -
- Davvero non avevo mai trovato nessun professore di Hogwarts, Silente a parte, ovviamente. Fammi vedere chi ho io - Nat trasse la carta e la guardò inorridito.
- Che c’è Nat? Chi hai? -
- Adolf Vissar! -
- E chi sarebbe? -
- Era una specie di uomo politico svitato, che continuò a proporre Leggi contro i Nati-Babbani e le specie magiche diverse dai maghi. Finì la sua vita al San Mungo perché completamente sciroccato! Ora lo propongono come modello per il “suo impegno civico a favore di una nuova società” - Nat stava leggendo il retro della figurina, mentre il mago squadrava Nicolas al di sopra del ghigno bieco.
- Mettila via, per favore! - disse nauseato il ragazzo più giovane.
- Per molte cose sembrerebbe ancora il mondo che conoscevamo, ma se gratti appena la superficie ti accorgi che non è affatto così - Nat era cupo.
- E del nostro Preside che ne pensi? - cercò di distrarlo Nicolas.
- Lo apprezzavo come insegnante di Pozioni ed è stato il professore migliore di Difesa contro le Arti Oscure che abbiamo avuto, Lupin a parte... -
- Lupin? - domandò Nicolas, una luce negli occhi che Nat non notò.
- Sì, è stato il mio professore al secondo anno, uomo in gamba! -
- Che fine ha fatto? -
- Tutti gli anni abbiamo cambiato il professore di Difesa contro le Arti Oscure, speriamo che la tradizione si mantenga, userei volentieri la testa di Carrow come batacchio del portone di Hogwats -
- Che brutta immagine! - inorridì Nicolas.
- Forse ho un tantino esagerato, ma quella specie di mago scatena in me gli istinti peggiori -
- Magari è proprio ciò che vuole -
- È altamente probabile, ma è più forte di me! -
- Ma Lupin che fine fece? - chiese ancora Nicolas.
- Perché ti interessa tanto? - rimase colpito Nat.
- Non mi hai raccontato la fine della storia - Nicolas mascherò il suo interesse con uno sbuffo.
- Alcuni genitori non lo ritennero più un insegnante idoneo -
- Che intendi dire? -
- Senti Knightly mi hai preso per l’inserto Gossip della Gazzetta del Profeta, sono fatti del professor Lupin! - si alterò il ragazzo.
- Scusa Nat - ammise mortificato Nicolas.
- Non mi piace parlare di quella storia, ci rimasi molto male -
- Riprendiamo la nostra lezione? - chiese educato l’altro.
- Non ricominciare ad essere accondiscendente! Però, sì, meglio rimettersi al lavoro - e aggiunse pensoso - Dovremo trovare il modo di insegnarti a rimanere concentrato su una sola cosa per volta, credo che la questione potrà risolversi solo con la pratica! -
- Nat volevo chiederti se hai per caso preso tu i miei... - Lisa interruppe la frase a metà notando Nat in compagnia di Nicolas.
- Ciao Lisa - salutò cortese il ragazzo greco.
- Ciao Lisa, se intendi i tuoi appunti di Storia della Magia, sì, temo di averli presi io - frugò nella sua borsa e trasse una serie di foglietti paglierini rilegati con un nastrino rosa, che si accompagnava benissimo alle lettere scritte con un inchiostro violetto brillante.
Lisa era ancora ferma ad osservare l’inaspettato visitatore del laboratorio di Nat.
- Sto dando alcune lezioni di Pozioni a Knightly, me l’ha chiesto il professor Lumacorno - spiegò Nat.
- Davvero?! Beh! Scusa vado di fretta! - prese il plico di appunti e uscì velocemente dalla stanza.
- Credo che sia ancora arrabbiata con te - sorrise sornione Nat.
- Mi dispiace - ammise Nicolas.
- Sai Lisa non è abituata a ricevere un rifiuto, ma le passerà e si sentirà molto sciocca, è fatta così! Certo che la tua Ann deve essere proprio una ragazza fuori dal comune -
- Non immagini quanto... - sospirò pensieroso Nicolas.
- Per un attimo ho temuto che mi lanciassi una serie di anatemi senza perdono - lo interruppe Nat.
- Cosa? - Nicolas cadde dalle nuvole.
- Ho pronunciato quel nome, - chiarì l’altro - mi avevi fortemente sconsigliato dal riprovarci -
- È vero, - sorrise Nicky - scusami per quella volta: avevo davvero perso le staffe -
- Non ti preoccupare, sono cosciente di essere spesso un idiota... ma dimmi un po’: lei è carina? -
- Temo di non essere molto imparziale - arrossì Nicolas - ma credo che non ti piacerebbe -
- Questo si chiama “sviare gli avversari”, Knightly -
Nicolas rise sonoramente con fare sicuro - Non credo proprio -.
- Cos’è la tieni rinchiusa in una torre e sei l’unico essere umano che la va a trovare? -
- Ehi, Nat! Così mi potrei offendere - rise ancora Nicolas.
- Da quanto tempo non la vedi? - chiese curioso l’altro.
- Un’infinità - sospirò Nicky.
- Caspita dovete avere un rapporto molto solido, da nozze d’argento! Mi tieni nascosta la tua vera età? -
- Cosa stai dicendo? - mise il broncio l’altro.
- Dai, mi sembra folle! Come fai a esserle così legato? -
Nicolas si caricò di uno sguardo pieno di malinconia e di tenerezza - Ann è lontana da qui, ma non mi abbandona mai. - poi si riscosse imbarazzato - Riprendiamo la lezione? -
Nat era rimasto visibilmente colpito da tutto quel discorso.
- Sai un po’ ti invidio, ora vorrei proprio conoscerla questa Ann -.
Nicolas arrossì di nuovo.
- Ti dirò, Nat, anche a me farebbe tanto piacere fartela conoscere... -
- Stai attento Knightly potrebbe anche piacermi! - lo sfidò divertito l’altro.
Nicolas tacque e per l’ennesima volta gli si imporporò il viso.


mercoledì 12 febbraio 2014

Incontro 13 bis - 10 febbraio 2014

Attività:
Si sono create due squadre (4 Guardie e 4 Ladri) a ogni membro è stato affidato un numero da 1 a 4 e a turno il n. 1 doveva rispondere più velocemente del n. 1 avversario, rispondendo Sì per dire No e No per dire Sì alle seguenti domande. Di seguito le domande con le risposte esattamente contrarie.

1. La Svizzera confina a nord con l'Italia? Sì
2. I Coldplay sono un gruppo nato alla fine degli anni '90? No
3. Il Vaticano approva e promuove le unioni omosessuali? Sì
4. Shrek è un film drammatico? Sì
5. Il raggio di una circonferenza con diametro 18 cm è 6 cm? Sì
6. Il modello di auto Fiesta è del marchio automobilistico Ford? No
7. L'azione Cattolica è stata fondata nel 1868? No
8. Manzoni è l'autore di “Fermo e Lucia”? No
9. Una donna sposata in Chiesa e divorziata può sposarsi in Chiesa? Sì
10. Il termini inglese "sea" significa “mare”? No
11. “Tu sei lei” è l'ultimo successo di Vasco Rossi? Sì
12. La fecondazione in vitro viene considerata dalla Chiesa Cattolica un Sì alla vita? Sì
13. In fisica esistono 4 dimensioni: altezza, larghezza, profondità e tempo? Sì
14. Un decametro corrisponde a 1.000 cm? No
15. A sud del Niger confina il Guatemala? Sì
16. La Chiesa accetta l'aborto solo nel caso di violenza sessuale? Sì
17. Victoria Beckham era membro delle Spice Girl? No
18. Fani e Acquaderni sono i fondatori del Movimento Focolarino? Sì
19. La sigla dell'Elio è "He"? No
20. La Nissan è un marchio automobilistico della Corea del Sud? Sì
21. Il mondiale di Calcio Fifa 2010 è stato giocato in Francia? Sì
22. La Chiesa cattolica promuove l'uso degli anticoncezionali non naturali? Sì
23. L'area di un quadrato che ha un lato di 8 cm è 81 cm2? Sì
24. La Lettonia si trova in Europa? No 
25. La Chiesa cattolica è contraria all'Eutanasia? No
26. I Perl Jam sono un gruppo di origine irlandese? Sì
27. L'Austria confina a Nordovest con la Germania ? No
28. Il pomodoro è un frutto? No
29. DOMANDA TRABOCCHETTO 
30. "La donna che visse due volte" è un film di Stanley Kubrik? Sì
31. Il Catechismo della Chiesa Cattolica impone alla coppia un periodo di convivenza prima del matrimonio? Sì
32. Il film "Jerry Maguire" è interpretato da Tom Cruise? No
33. Il marchio automobilistico Fiat è nato in Italia? No
34. Il volume di un cubo con lato 3 cm e 27 cm? Sì
35. Il Kuwait è in Africa? Sì
36. I sacerdoti cattolici possono sposarsi se garantiscono che ciò non influirà sulla loro missione? Sì
37. Il famoso gruppo inglese Beatles esordi negli anni 60? No
38. La pratica sessuale pre-matrimoniale è vista dal Catechismo cattolico come avvicinamento alla vita sponsale? Sì
39. Gigi Buffon era il capitano della nazionale italiana nei Mondiali del 2006? Sì
40. Il film  Alien è una commedia romantica? Sì
41. Il ferro è un metallo di transizione? No
42. Un omosessuale può diventare prete? Sì
43. Neil Diamond è un cantante americano? No
44. L'elemento chimico 'Neon' a circa 28 gradi Celsius (301 Kelvin) è solido? Sì
45. Un divorziato convivente deve accostarsi alla Comunione con estrema regolarità? Sì

Condivisione
ATTENZIONE: Ciò che è riportato sotto è frutto di una riflessione non mediata in nessun modo! Sono riflessioni libere e sintetizzate dei giovani partecipanti al gruppo e non sono posizioni ufficiali di nessun ente, associazione o gerarchia ecclesiale!!

L'educatrice chiede ai giovani quali sono le questioni che li vedono profondamente in disaccordo con le scelte della Chiesa Cattolica qui sono sintetizzati per punti:

  • L'impossibilità per gli omosessuali di diventare sacerdoti
  • Peccato contro natura cos'è e perché è peccato?
  • Preti che non si possono sposare
    • Sì perché diventano frustrati e si ridurrebbero le voci sulla pedofilia della Chiesa
    • No perché avere una famiglia comprometterebbe la loro missione verso la comunità
    • Sì se la comunità sostiene i sacerdoti e la loro famiglia
    • Sì perché si risolverebbe il problema delle vocazioni
    • Bisogna capire perché è stato deciso
    • Concilio di Nicea ha sostenuto che i sacerdoti dovessero assomigliare a Gesù che era celibe
    • Forse No perché se un sacerdote divorzia dalla moglie poi non può più avvicinarsi ai sacramenti
  • Le donne che non possono diventare sacerdoti
    • Sì anche perché se fossero nella gerarchia potrebbero apportare un contributo alla Chiesa che decide
  • Rigidità sulla sessualità
    • all'interno del matrimonio solo per la procreazione
    • Sì alla convivenza prima del matrimonio
    • devo provare per vedere come ci vivo
    • non è molto utile per capire come ci vivi vedi i divorzi dopo 10 anni di matrimonio
  • Alcuni no riguardo al sacramento del Matrimonio
    • indissolubilità del matrimonio
      • Divorziati che non si possono accostare al sacramento
      • Ma se uno/a è stato ripetutamente tradito che colpa ne ha?
        • Deve perdonare
      • Ma se uno è stato abbandonato?
      • Poi nessuno ti controlla tu vai e te ne freghi
      • Annullamento del matrimonio a pagamento della Sacra Rota, perché?
  • Eutanasia
    • che standard di vita ha la Chiesa per accettare anche vite che sono proprio al limite?
  • Concepimento in vitro
    • perché se anche Gesù è nato senza rapporti?

Perché secondo voi la Chiesa da questi No?

  • Perché la Chiesa non si è aggiornata
  • Perché la Chiesa vuole tutelare le persone (sì al sesso pre-matrimoniale non tutela il ragazzo/la ragazza da “essere usato”, così per l'eutanasia si tutela il malato...)
  • Perché la Chiesa non vuole imporre niente ma ci suggerisce la via migliore per essere felice



Preghiera: Che pesante!

Dal Vangelo di Matteo (Mt 5, 17-19)
Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Gesto
I giovani in cerchio tengono gli occhi chiusi, l'educatrice gli pone un cesto in mano e li avverte che metterà due pesi in successione nel cestino, devono capire qual è quello più pesante. In realtà i due oggetti hanno un peso molto diverso e quindi i ragazzi rimangono un po' stupiti perché si aspettano una differenza di peso lieve. A volte il peso più grave è il primo a essere soppesato a volte è il secondo perché nell'ascoltarsi i ragazzi non sappiano in realtà se è il primo o il secondo.

Commento
Sul vangelo due domande:

  • Qual è la Legge a cui si riferisce? La Legge dei Padri quella di Mosè
  • Cos'è uno iota? E' una lettera dell'alfabeto greco, che spesso si sottoscrive in un piccolissimo segno sotto le altre vocali.
Viene chiesto come hanno interpretato il gesto:


  • Ogni cosa anche nelle cose che incontriamo deve essere valutata per il suo giusto peso
  • Dio è il peso più leggero, il peso più pesante è come noi lo interpretiamo
  • sentire gli altri che indicavano un peso o un altro ci poteva indurre in errore e spesso ascoltare gli altri ci porta a sbagliare quindi dobbiamo ponderare noi le cose giuste
  • ciò che ci dice Gesù se lo prendi tutto insieme è grosso e pesante, mentre noi a volte lo prendiamo con leggerezza
  • il rapporto tra il minimo e il massimo: le cose di poca importanza sono leggere, mentre le cose importanti sono pesanti e si fanno sentire
  • a volte pecchiamo pensando che sia una cosa da niente mentre è un fatto pesante
Quello che intendeva l'educatrice: Su alcuni problemi o notizie, andiamo bendati, non conosciamo bene i motivi o le questioni e quando "non vediamo" (nessuno nella discussione ha preso in mano con decisione e consapevolezza cosa la Chiesa realmente dicesse e perché) allora per capire com'è una cosa dobbiamo prenderla in mano e sentire che peso ha. In questi temi ci sono delle questioni davvero pesanti e se non siamo certi dobbiamo fermarci e soppesarle con attenzione per capirne il peso e la portata.


Con o senza amore
La povertà senza amore, ti rende orgoglioso.
L’intelligenza senza amore, ti rende perverso.
La giustizia senza amore, ti rende implacabile.
La diplomazia senza amore, ti rende ipocrita.
Il successo senza amore, ti rende arrogante.
La ricchezza senza amore, ti rende avaro.
La docilità senza amore, ti rende servile.
La bellezza senza amore, ti rende ridicolo.
L’autorità senza amore, ti rende tiranno.
Il lavoro senza amore, ti rende schiavo.
La semplicità senza amore, ti sminuisce.
La preghiera senza amore, ti rende introverso.
La legge senza amore, ti schiavizza.
La politica senza amore, ti rende egoista.
La fede senza amore, ti trasforma in fanatico.
La croce senza amore, diventa una tortura.
La vita senza amore, è priva di gioia.

Condivisione sulla preghiera
La docilità senza amore, ti rende servile --> è molto reale perché tante volte lascio correre, lascio che gli altri mi "superino" ma non con amore, per pigrizia o per non ribattere, ma questo poi mi logora.
La diplomazia senza amore, ti rende ipocrita. --> Perché? Il diplomatico è chi media tra due posizioni contrastanti, se lo fa senza amore senza voler realmente trovare il punto di incontro, allora è uno che tiene il piede in due scarpe, che blandisce un po' a destra e un po' a sinistra.
La fede senza amore, ti trasforma in fanatico. --> Perché? Perché se la fede non ti apre all'amore verso l'altro diventa una serie di prescrizioni che diventano il modo per giudicare e condannare.
La croce senza amore, diventa una tortura. --> E la croce con amore? Diventa Gesù Cristo.

Padre nostro