Premessa
Ognuno deve pensare ad un Vangelo in cui secondo la propria opinione Gesù si comporta da amico-fratello...
Attività
Il gruppo viene diviso a coppie.
A ogni coppia viene assegnato un Vangelo di quelli indicati sotto, la coppia lo deve leggere e poi mimare alle altre coppie in 5 minuti, senza usare le parole.
Alla scadenza dei 5 minuti ogni coppia scrive su un biglietto quale Vangelo è e consegna all'educatrice il proprio responso.
Vangeli scelti:
- "Venite e Vedrete" (Gv 1,35-39) non indovinato
- Resurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-12.17.20-27.32-53) indovinato!
- Zaccheo (Lc 19,1-10) indovinato!
- La peccatrice (Lc 7,36-55)
- L'adultera (Gv 8,1-12)
- Guarigione del servo del centurione (Mt 8, 5-13)
- Tabor (Mc 9,2-9)
Ogni Vangelo sia quelli pensati prima, sia quelli mimati ci presenta un Gesù amico e fratello dell'uomo, che immagine è quella proposta? Cosa ci insegna questa figura?
- Sul Vangelo di Giovanni "Venite e vedrete" Gesù appare amico perché invita gli apostoli (appena conosciuti) a casa, non dando una formula o una risposta preconfezionata, ma invitando a condividere la vita reale che lui vive.
- Su Vangelo che racconta di Zaccheo si nota il fatto che Gesù cerchi Zaccheo sulla pianta, lo chiami per nome e vada a trovarlo a casa sua proprio come farebbe un vero amico, senza ascoltare le "voci di paese".
- La condivisione più lunga è quella sul Vangelo della Resurrezione di Lazzaro. Ci sono molte domande in proposito. Perché Gesù non ha guarito immediatamente Lazzaro? Perché Gesù non è rimasto con lui? Perché piange se poi lo resuscita? Gesù in questo brano sembra "farsi un po' vedere", nel senso che usa il miracolo per fare capire a chi è intorno cosa significa la resurrezione cosa che succederà più avanti a lui stesso. Vero, ma l'educatrice spiega anche che Gesù rischia molto per andare a trovare Lazzaro, perché già qualcuno cercava di catturarlo proprio dove Lazzaro viveva, per questo motivo probabilmente non si trattiene a casa del suo amico malato, per questo motivo non va subito a trovarlo e sempre per questo motivo non entra in casa di Marta e Maria, ma le incontra per strada, lo stavano tendendo! Il discorso del miracolo è diverso: Gesù non fa mai miracoli perché ha i super poteri, Gesù, quando fa i miracoli, li fa perché c'è una relazione di fede e di amore da parte delle persone, fa i miracoli quando le persone sono pronte a coglierli, non c'è mai miracolo-Gesù, ma c'è sempre Gesù-persona-miracolo, per questo motivo Giovanni non li chiama miracoli, ma SEGNI, perché il segno è qualcosa che deve essere "letto" da qualcuno che non l'ha scritto… Gesù piange perché la morte è un distacco tra Dio e l'uomo, Lazzaro è in quel momento nel punto più lontano da Dio, perché Gesù non ha ancora riscattato l'uomo dalla morte.
- I vangeli pensati dai giovani erano: Lazzaro, la trasfigurazione, le nozze di Canan, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Zaccheo.
Preghiera: Gesù fratello amico: Signore della Pace
Dalla Lettera ai Filippesi (Fil 2, 1-11)
Se c’è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c’è conforto derivante dalla carità, se c’è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la 57a Giornata Mondiale della Pace:
“Gesù riprende dal principio il progetto del Padre, riconoscendogli il primato su ogni cosa. Ma il Cristo, con il suo abbandono alla morte per amore del Padre, diventa principio nuovo e definitivo di tutti noi, chiamati a riconoscerci in Lui come fratelli perché figli dello stesso Padre. Egli è l’Alleanza stessa, lo spazio personale della riconciliazione dell’uomo con Dio e dei fratelli tra loro. […] Chi accetta la vita di Cristo e vive in Lui, riconosce Dio come Padre e a Lui dona totalmente se stesso, amandolo sopra ogni cosa. L’uomo riconciliato vede in Dio il Padre di tutti e, per conseguenza, è sollecitato a vivere una fraternità aperta a tutti. In Cristo, l’altro è accolto e amato come figlio o figlia di Dio, come fratello o sorella, non come un estraneo, tantomeno come un antagonista o addirittura un nemico. Nella famiglia di Dio, dove tutti sono figli di uno stesso Padre, e perché innestati in Cristo, figli nel Figlio, non vi sono “vite di scarto”. Tutti godono di un’eguale ed intangibile dignità. Tutti sono amati da Dio, tutti sono stati riscattati dal sangue di Cristo, morto in croce e risorto per ognuno. È questa la ragione per cui non si può rimanere indifferenti davanti alla sorte dei fratelli.”
Commento: Per essere come fratelli, per vivere come fratelli dobbiamo seguire la logica della croce non ci sono altre vie. Questo significa sottomettersi all'altro e questa logica evangelica è terribile, difficile, impossibile da afferrare per una logica umana, eppure il Papa ci dice che è l'unica strada per raggiungere realmente la pace. I giovani sono scettici perché l'idea di sottomettersi indica un cedere debole all'altro, mentre sono più per un discorso di uguaglianza tra le parti. Questo Vangelo è proprio difficile! Eppure Gesù si è lasciato uccidere pur di non prevalere sull'uomo, Lui che avrebbe potuto in qualunque modo "non soccombere" (vedi Lettera di San Paolo). La strada tracciata è quella e noi non la capiamo ma è l'unica fatta di vero amore e vera pace. Un giovane cita "la libertà finisce dove inizia la libertà di un altro" come esempio che impedisce ad un uomo di "sottomettersi" a un altro uomo. Questo è il pensiero illuminista moderno, ma vede il prossimo, "il fratello", come limite alla nostra libertà, la logica cristiana è completamente ribaltata vede nel fratello il luogo dove io esercito la mia libertà attraverso l'amore "Ama e fa' ciò vuoi" esprime semplicemente Sant'Agostino.
Tosto questo Vangelo, ma è questa la strada che si deve percorrere se si vuole essere cristiani, è dura, difficile e bisogna maturarla a lungo, ma è la migliore che abbiamo davanti… se ne trovate una migliore seguitela!
Tosto questo Vangelo, ma è questa la strada che si deve percorrere se si vuole essere cristiani, è dura, difficile e bisogna maturarla a lungo, ma è la migliore che abbiamo davanti… se ne trovate una migliore seguitela!
Preghiera comunitaria: Vogliamo venire dietro a te
Noi vogliamo venire dietro a te, Gesù.
Vogliamo continuare a seguirti, passo, passo, sulla via della Croce
portando nel cuore ogni fratello come amico.
Noi vogliamo essere per te amici fedeli, ma tu, Signore Gesù,
non permettere che ci lasciamo afferrare dalla paura e dalla stanchezza.
Infondici l’ardore del tuo Spirito per aderire a te
e con te dare la vita in forza di quell’amore più grande
che abbraccia ogni creatura.
Amen. (Anna Maria Canopi)
Padre nostro
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