Introduzione alla Fan Fiction
Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.
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Immagine da Web - Un comunissimo laboratorio di pozioni magiche |
Pozioni con Nat
Nicolas era seduto in Sala comune, già vestito e pronto, revisionava i propri compiti.
- Dormito male? -
Nicolas sobbalzò alla domanda di Etty.
- Ehi! Non volevo spaventarti... -
- Ehm! Direi che “dormire male” sarebbe un eufemismo. - sbadigliò sguaiatamente - Chiedo scusa! -
- Vedo - sorrise Etty - ti sei divertito allora ieri sera! -
- In un certo senso... - ammise Nicolas.
- Quale senso? - chiese interessata Etty.
- Buongiorno Knightly, ti ha tenuto sveglio il temporale - si avvicinò Nat sorridente.
Nicolas sorrise dell’espressione allarmata della compagna di corso.
- Allora ti aspetto puntuale qui in Sala Comune alle 15.00 - riprese Nat non curante.
- Vedremo se riuscirò ad accontentarti - disse falsamente indolente Nick.
- Ottimo! Porta tutto il materiale! - puntualizzò l’altro puntando l’indice a pistola e facendo l’occhiolino, poi si allontanò.
- Mi devi raccontare qualcosa? - chiese sbigottita Etty rivolta all’amico, cominciando ad avviarsi verso il piano inferiore.
- Abbiamo trovato un punto di incontro: se lo contraddico è contento... - chiarì l’altro.
- E l’appuntamento? -
- Mi darà lezioni di Pozioni -
- Beh! Dicono che sia molto bravo -
- Così dice il professor Lumacorno -
- La fama... - concluse Etty con un sospiro.
- La fama! - confermò il ragazzo.
Nicolas aveva già occupato un angolo del tavolo grande in Sala Comune e stava concludendo gli esercizi di artimanzia.
- Già qui? - sopraggiunse il capo castano e ondulato di Nat.
- Ciao Nat, siediti pure... - disse Nicolas scostandosi di lato.
- Non staremo qui, prendi tutto e seguimi - e con un gesto si allontanò verso il ritratto, mentre Nicolas recuperava velocemente il suo materiale.
- Dove stiamo andando? -
- Fra poco lo vedrai - si fermò davanti la porta di una classe - Prima i bambini - gli disse facendo cenno di entrare.
Nicolas sorrise benignamente e aggiunse sarcastico - Poi le signore? - ed evitò velocemente il colpo alla spalla che gli stava tirando Nat.
- Scherzavo! -
- Anch’io! Se no ti avrei preso! -
Scoppiarono a ridere.
Nat si volse sicuro in una porta laterale dell’aula.
- Vieni -
- Caspita! -
Nicolas si trovava in un piccolo laboratorio di Pozioni, simile a quello nei sotterranei, ma più luminoso e ovviamente meno affollato.
- Eccoci nel mio regno -
- Ma i professori sanno di questo posto? -
- Certo, “questo posto” è adibito a tutti gli studenti Griffondoro che vogliono esercitarsi in pozioni, ma non siamo in tantissimi a saperlo e ancora meno ad usarlo -
- Immagino - commentò Nicolas.
- Non ti posso insegnare ad apprezzare Pozioni - fece alzando gli occhi la cielo, poi aggiunse con un ghigno - ma ti posso dare qualche dritta. Cominciamo? -
- Certo -.
- Sei la persona più distratta che conosca. Ora capisco perché sei tanto bravo a volare: hai sempre la testa tra le nuvole! -.
Nicolas aveva un’espressione abbattuta.
- Mi vuoi dire a cosa pensi mentre prepari una pozione? -
- A una marea di cose... Per esempio prima, mentre dovevo contare i giri della pozione, ho notato come le bollicine avessero preso la forma del profilo di Vitiuos -.
Nat scoppiò a ridere e impiegò parecchio tempo prima di smettere.
- Oh cielo! Sei un caso disperato! Dovresti avere un pensatoio tutto tuo dove metterci tutto il gran daffare che hai lì dentro - puntò l’indice sulla fronte di Nick - prima di metterti davanti al peltro e almeno riusciresti a focalizzarti su un unico pensiero: quello di preparare una pozione e non una specie di scoria nucleare! -
Nick mugolò in segno di protesta.
- Come riesci a fare una trasfigurazione con la bacchetta? Eppure ho sentito in giro che sei bravo -
- È più facile! Devi pensare a tante cose insieme: il movimento della bacchetta, l’oggetto da trasfigurare, come era prima, come diventerà dopo, tutti i suoi dettagli... -
- La tua testa non funziona in modo molto sensato, te ne rendi conto vero? -
- A volte sì, non so perché mi viene più facile ciò che è più difficile e più difficile ciò che è più facile – rispose pensoso Nicolas.
- Facciamo una pausa è meglio! - così dicendo Nat trasse dalla tasca un paio di confezioni di Cioccorane e ne lanciò una al compagno di studi.
- Ehi! Hanno una nuova confezione, non le ho mai viste così! - esclamò Nick guardando la carta verde scuro cangiante.
- Le ho comprate ad Halloween a Mielandia, mi piace sempre averne una scorta - confermò Nat.
- Anche le carte sono diverse ho trovato... Severus Piton? -
- Davvero non avevo mai trovato nessun professore di Hogwarts, Silente a parte, ovviamente. Fammi vedere chi ho io - Nat trasse la carta e la guardò inorridito.
- Che c’è Nat? Chi hai? -
- Adolf Vissar! -
- E chi sarebbe? -
- Era una specie di uomo politico svitato, che continuò a proporre Leggi contro i Nati-Babbani e le specie magiche diverse dai maghi. Finì la sua vita al San Mungo perché completamente sciroccato! Ora lo propongono come modello per il “suo impegno civico a favore di una nuova società” - Nat stava leggendo il retro della figurina, mentre il mago squadrava Nicolas al di sopra del ghigno bieco.
- Mettila via, per favore! - disse nauseato il ragazzo più giovane.
- Per molte cose sembrerebbe ancora il mondo che conoscevamo, ma se gratti appena la superficie ti accorgi che non è affatto così - Nat era cupo.
- E del nostro Preside che ne pensi? - cercò di distrarlo Nicolas.
- Lo apprezzavo come insegnante di Pozioni ed è stato il professore migliore di Difesa contro le Arti Oscure che abbiamo avuto, Lupin a parte... -
- Lupin? - domandò Nicolas, una luce negli occhi che Nat non notò.
- Sì, è stato il mio professore al secondo anno, uomo in gamba! -
- Che fine ha fatto? -
- Tutti gli anni abbiamo cambiato il professore di Difesa contro le Arti Oscure, speriamo che la tradizione si mantenga, userei volentieri la testa di Carrow come batacchio del portone di Hogwats -
- Che brutta immagine! - inorridì Nicolas.
- Forse ho un tantino esagerato, ma quella specie di mago scatena in me gli istinti peggiori -
- Magari è proprio ciò che vuole -
- È altamente probabile, ma è più forte di me! -
- Ma Lupin che fine fece? - chiese ancora Nicolas.
- Perché ti interessa tanto? - rimase colpito Nat.
- Non mi hai raccontato la fine della storia - Nicolas mascherò il suo interesse con uno sbuffo.
- Alcuni genitori non lo ritennero più un insegnante idoneo -
- Che intendi dire? -
- Senti Knightly mi hai preso per l’inserto Gossip della Gazzetta del Profeta, sono fatti del professor Lupin! - si alterò il ragazzo.
- Scusa Nat - ammise mortificato Nicolas.
- Non mi piace parlare di quella storia, ci rimasi molto male -
- Riprendiamo la nostra lezione? - chiese educato l’altro.
- Non ricominciare ad essere accondiscendente! Però, sì, meglio rimettersi al lavoro - e aggiunse pensoso - Dovremo trovare il modo di insegnarti a rimanere concentrato su una sola cosa per volta, credo che la questione potrà risolversi solo con la pratica! -
- Nat volevo chiederti se hai per caso preso tu i miei... - Lisa interruppe la frase a metà notando Nat in compagnia di Nicolas.
- Ciao Lisa - salutò cortese il ragazzo greco.
- Ciao Lisa, se intendi i tuoi appunti di Storia della Magia, sì, temo di averli presi io - frugò nella sua borsa e trasse una serie di foglietti paglierini rilegati con un nastrino rosa, che si accompagnava benissimo alle lettere scritte con un inchiostro violetto brillante.
Lisa era ancora ferma ad osservare l’inaspettato visitatore del laboratorio di Nat.
- Sto dando alcune lezioni di Pozioni a Knightly, me l’ha chiesto il professor Lumacorno - spiegò Nat.
- Davvero?! Beh! Scusa vado di fretta! - prese il plico di appunti e uscì velocemente dalla stanza.
- Credo che sia ancora arrabbiata con te - sorrise sornione Nat.
- Mi dispiace - ammise Nicolas.
- Sai Lisa non è abituata a ricevere un rifiuto, ma le passerà e si sentirà molto sciocca, è fatta così! Certo che la tua Ann deve essere proprio una ragazza fuori dal comune -
- Non immagini quanto... - sospirò pensieroso Nicolas.
- Per un attimo ho temuto che mi lanciassi una serie di anatemi senza perdono - lo interruppe Nat.
- Cosa? - Nicolas cadde dalle nuvole.
- Ho pronunciato quel nome, - chiarì l’altro - mi avevi fortemente sconsigliato dal riprovarci -
- È vero, - sorrise Nicky - scusami per quella volta: avevo davvero perso le staffe -
- Non ti preoccupare, sono cosciente di essere spesso un idiota... ma dimmi un po’: lei è carina? -
- Temo di non essere molto imparziale - arrossì Nicolas - ma credo che non ti piacerebbe -
- Questo si chiama “sviare gli avversari”, Knightly -
Nicolas rise sonoramente con fare sicuro - Non credo proprio -.
- Cos’è la tieni rinchiusa in una torre e sei l’unico essere umano che la va a trovare? -
- Ehi, Nat! Così mi potrei offendere - rise ancora Nicolas.
- Da quanto tempo non la vedi? - chiese curioso l’altro.
- Un’infinità - sospirò Nicky.
- Caspita dovete avere un rapporto molto solido, da nozze d’argento! Mi tieni nascosta la tua vera età? -
- Cosa stai dicendo? - mise il broncio l’altro.
- Dai, mi sembra folle! Come fai a esserle così legato? -
Nicolas si caricò di uno sguardo pieno di malinconia e di tenerezza - Ann è lontana da qui, ma non mi abbandona mai. - poi si riscosse imbarazzato - Riprendiamo la lezione? -
Nat era rimasto visibilmente colpito da tutto quel discorso.
- Sai un po’ ti invidio, ora vorrei proprio conoscerla questa Ann -.
Nicolas arrossì di nuovo.
- Ti dirò, Nat, anche a me farebbe tanto piacere fartela conoscere... -
- Stai attento Knightly potrebbe anche piacermi! - lo sfidò divertito l’altro.
Nicolas tacque e per l’ennesima volta gli si imporporò il viso.
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