Introduzione alla Fan Fiction
Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.
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L’interessante scoperta
La visita ad Hogsmade era state deludente, creando anche un dissidio tra Nicolas e il proprio famiglio, da qualche giorno Lio non si faceva vedere nella stanza del ragazzo e anche l’arrivo della scopa nuova non riuscì a far ritrovare il buon umore a Nicolas.
Uscì abbacchiato dalla Sala di ritrovo dei Griffondoro, dopo aver concluso i compiti. La sera prima aveva riparato un’altra bacchetta e desiderava spedirla, permettendogli anche di far visita a Lio rifugiato in guferia. Quando vi arrivò Lio gli si avvicinò, sempre e comunque pronto al proprio dovere.
- Non ho intenzione di inviare te! Ti voglio qui vicino... Tu mi devi perdonare Lio. Avevo nutrito tanta speranza e quella clamorosa scoperta è stata più dolorosa di un ceffone... Non dovevo comunque comportarmi così... - sospirò - Mi perdoni? - e lo accarezzò affettuosamente sotto il becco. Lio sembrò soddisfatto e gli beccettò amichevolmente il dito, poi ritornò a poltrire sul suo trespolo, mentre Nicky sceglieva felice un gufo della scuola, per la spedizione ad Arcadia.
- Ci vediamo più tardi, magari dopo cena, Ok?! -
- Uh! - fece Lio e si sistemò meglio sul trespolo.
Nicky scese per le scale e intanto meditava ad alta voce.
- Non mi dovrei abbattere tanto, anzi dovrei impegnarmi nella mia ricerca. Dunque Silente ha vissuto a Hogwarts per molto tempo: dovrei fare una visita al castello, chissà... potrei trovare indizi interessanti -.
Detto ciò il ragazzo si lanciò alla scoperta di Hogwarts. Percorse corridoi, visitò aule, scoprì strani personaggi animati nei quadri e scambiò quattro chiacchiere con loro, senza però attirare troppa curiosità su di sé.
A un certo punto si trovò nella sala dei trofei e subito si lanciò sulle coppe e le medaglie di Quidditch. In bella mostra c’era la coppa vinta l’anno prima dai Griffondoro, con inciso il nome dei vari membri della squadra. Nicky ne scorse qualcuno.
- Vediamo... portiere: Ronald Weasley... eccolo qui il nostro capitano: Ginevra Weasley, ha giocato come cercatrice e cacciatrice, è davvero in gamba. E... ah! Eccolo qui in fondo: cercatore Harry Potter! - fece in tono ammirato.
Continuò a scorrere i vari trofei a un certo punto si bloccò e lesse a mezza voce.
- Cercatore: James Potter! Deve essere il padre di Harry, avevano lo stesso ruolo, probabilmente si ass... - la sua voce si spense, sgranò gli occhi e scattò come una saetta verso l’uscita dalla stanza dei trofei.
Si lanciò a tutta velocità per i corridoi salì e scese scale, salutò con un cenno veloce i quadri con cui aveva chiacchierato poco prima, percorse il largo corridoio e finalmente rallentò proprio davanti all’entrata della biblioteca. Entrò in silenzio e si avvicinò alla bibliotecaria, a cui chiese con cortesia un’informazione, la bibliotecaria gli indicò uno scaffale in fondo a destra. Nicky ringraziò e lo raggiunse, con calma fece passare i grandi volumi color notte con incise date in caratteri dorati, si fermò e ne estrasse uno. Dopodiché si mise a uno dei lunghi tavoli di lettura e aprì il voluminoso libro sussurrando appena.
- Bansy... no... Robertson... no! Troppo avanti! - tornò indietro con le pagine - Ah! Ecco P... Patterson... Plummer... Potter James, trovato - quando scorse la foto, ammutolì di stupore, poi aggiunse sempre pianissimo.
- Ecco perché Lio credeva di conoscere Harry, perché Harry assomiglia moltissimo a suo padre ... -
Richiuse il libro, chiese il permesso di portarlo con sé e gli fu accordato, uscì dalla biblioteca rimuginando a bassa voce.
- Allora Lio conosceva il signor Potter, il problema è che ora lui è morto e ritorno ancora al punto di partenza: due indizi, Silente e Potter, ma ancora nessun risultato! -.
Nicky era in camera sua, seduto sul letto, sfogliava l’annuario di Hogwarts dell’ultimo anno che James Potter aveva passato nella scuola. Nella prima metà del volume c’erano le foto degli studenti in ordine alfabetico, mentre nella seconda metà c’erano varie foto di gruppo: dai diversi circoli alle squadre di Quidditch, alle foto delle classi o quelle animate da numerosi soggetti delle diverse Case, ma alcune riportavano solo gruppi di amici.
Nicky le guardò attentamente, puntando il dito a volte sull’immagine animata di James Potter, a volte su quella di Silente.
Si soffermò a lungo su un’immagine titolata “I Malandrini”, dove comparivano cinque ragazzi sorridenti. Il volto, ormai familiare a Nicky, di James era il secondo da destra. Il primo a sinistra era un ragazzino bassetto e grassoccio con i capelli color topo e due occhietti acquosi.
- Che sorriso ebete! Come si chiamava... (lo sguardo veloce sulla didascalia) Peter Minus! Direi che il titolo di Minus gli calza... – commentò sarcastico Nicky con una smorfia, sembrava che quel ragazzino dall’aria servile non suscitasse troppo la simpatia del giovane griffondoro.
Lo sguardo passò al secondo da sinistra un giovane un po’ pallido e trasandato, ma con uno sguardo dolce e intelligente, sorrideva ai compagni vicini e salutava Nicky, che assunse la stessa espressione dolce e bonaria di colui che stava guardando.
- Questo... Remus Lupin (sempre con una scorsa alle piccole parole scritte sul fondo della foto)... questo nome non mi è nuovo, mi pare me ne abbia parlato Etty!
- Anche questo nome non mi è nuovo... Sirius Black... sicuramente sembra più spavaldo di Lupin, sarà che è un bel ragazzo! - disse osservando il ragazzo moro tra Lupin e Potter, con un sorriso affascinante e carico di una profonda fiducia in sé stesso.
- Magari avessi io metà della sicurezza che ha lui, o lui - indicò James, che nella foto sorrideva lanciando sguardi ardenti alla ragazza che cingeva con un braccio. La ragazza era molto bella, con dei lunghi capelli fulvi e due splendidi occhi verdi. Nicky si soffermò su quello sguardo, aggrottò la fronte come se frugasse in ricordi profondi.
- Perché mi sembra di conoscerla? - si domandò pensieroso - ... Lily Evans... il nome non mi dice nulla... eppure... - lasciò spalancata la pagina e si alzò di scatto dal letto.
Andò alla finestra, l’aprì, si affacciò e portò il pollice e l’indice, congiunti in un cerchio, alla bocca, emettendo un acuto fischio, che si diffuse come una folata nell’aria. Lasciando spalancata la finestra, riprese il suo posto sul letto e ripuntò gli occhi sulla foto appena esaminata, sostando sugli sguardi che si scambiavano James e Lily. Si colpì la fronte con la palma aperta in un movimento repentino.
- Che idiota! Sono fidanzati! Deve essere la madre del signor Potter, ecco perché mi ricordava qualcuno! -
In quel momento Lio planò sul letto del padrone.
- Eccoti Lio! Guarda qua! Conosci qualcuno qui dentro? - gli girò la foto in modo che l’animale la vedesse dritta. Lio trillò subito di gioia e beccò con dolcezza le figure partendo da destra. Prima Lily, poi James, seguito da Sirius e ancora Remus, ma quando incrociò lo sguardo acquoso di Peter, Lio arruffò le penne sdegnato e con gli artigli graffiò la superficie fatata.
Nicky strappò subito via all’animale l’annuario, perché sembrava proprio che il gufo non fosse abbastanza soddisfatto del suo deturpamento.
- Fermo! Sei impazzito che ti prende!!! -
Lio emise dei suoni minacciosi contro il libro tra le mani del ragazzo e poi volò via come offeso a morte.
- Ma cosa gli è preso... non l’ho mai visto comportarsi così! Possibile che in questi giorni non riusciamo ad andare d’accordo? - aprì il volume alla nota pagina e con la bacchetta puntata sulla pagina lacerata pronunciò - Reparo! -.
La pagina ritornò com’era. Nicky la lasciò aperta e trasse dal fondo del baule un piccolo taccuino, penna e inchiostro, poi copiandoli dall'annuario vi tracciò i nomi di Minus, Lupin, Black, Potter, Evans. Infine tracciò due lineette diagonali sugli ultimi due nomi e sospirò:
- Da loro non potrei certo saper nulla, speriamo invece che gli altri siano ancora vivi, magari... -.
Immagine da Web - I malandrini |
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