Introduzione alla Fan Fiction
Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.
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Immagine da Web - Il primo ES |
L’ES
- Non ci sono più dubbi, Nicolas si è guadagnato l'invito all’ES - affermò Neville.
- Dubito che dopo quello che ha passato vorrà solo pensare di rimettersi in quella situazione - sbuffò Ginny - forse dovremmo semplicemente lasciarlo stare -.
- Non desisterà, è evidente che sente la “causa” esattamente come noi - insistette il ragazzo.
- Tu dici? - intercalò la ragazza rossa - Da quanto ho sentito durante la punizione mi è sembrato piuttosto rassegnato -
- Un’intera classe del settimo anno, più un insegnante senza troppi scrupoli, anzi senza nessuno scrupolo, davanti e ti sembra strano che sia rimasto in silenzio -
- Mi viene in mente qualcuno che non sarebbe stato zitto - ribadì Ginny.
- Non siamo tutti come Harry! - la ammonì Neville - E non era tanto rassegnato, io ho visto come è riuscito a contrastare la maledizione Imperio e l’ho visto fare una sola volta nella vita. Questo non denota certo rassegnazione! - Neville era determinato, Ginny sospirò pensosa.
- Sono d’accordo con Neville e non capisco le tue perplessità Ginny: è innegabile che Nicolas sappia tenere un segreto - Luna espresse trasognata il suo pensiero.
- Sì, ha diritto di partecipare agli incontri se vuole - ammise Ginny.
- Ok! Sarà lui a scegliere se entrare o no nell’ES - pattuì Neville - A pranzo gliene parlerò! -.
Nicolas camminava in silenzio con gli occhi bassi a fianco di Nat, che cercava di intavolare una chiacchierata faceta senza troppi risultati. Erano giunti all’entrata del Salone Grande, quando si imbatterono in un capannello di Serpeverde.
- Ehi Knightly! Dovremmo ringraziarti per averci risparmiato una vista così penosa come quella di te nudo - rise Blaise Zabini.
Nat scattò verso di loro con la mano alla bacchetta, ma Nicolas lo trattenne per il braccio facendogli un cenno con la testa verso il fondo del corridoio.
Pansy, avendo colto l’incertezza dei due, rincarò la dose: - Nat la prossima volta fatti punire, credo che ci offriresti uno spettacolo migliore! -.
- Signorina Parkinson, Signor Zabini non sapete che è contro il Regolamento scolastico deridere i compagni, 10 punti in meno a Serpeverde per questa mancanza di rispetto e chiedete scusa - dietro ai Serpeverde, di rimpetto a Nicolas e Nat, si ergeva fiera e livida la professoressa McGranitt.
- Ci scusi professoressa - fecero i due ragazzi per nulla dispiaciuti.
- Non a me! Ai vostri compagni - sottolineò la donna.
Blaise e Pansy fecero un’espressione inorridita voltandosi verso Nicolas, che guardava da un’altra parte, e Nat, che aveva impresso un sorrisino compiaciuto.
- Non sento nulla - insistette l’insegnante.
- Chiediamo scusa - dissero in un lieve mormorio i due ragazzi.
- Temo di non aver colto le vostre parole - disse Nat, fingendo di essere capitato lì per caso e non sapendo veramente cosa potessero aver mai detto Blaise e Pansy. La McGranitt gli tirò uno sguardo severo ma ebbe un piccolo fremito all’angolo della bocca.
- Scusa - semi-articolarono ancora.
- Non credo... - stava per dire Nat, quando Nicolas si intromise perentorio - Sì, scuse accettate! Ci si vede! - e si mosse velocemente oltre la porta del Salone.
- Ehi! - lo seguì Nat, tirando un’eloquentissima occhiataccia ai Serpeverde. La McGranitt li osservò allontanarsi con uno sguardo preoccupato.
- Che cosa ti è preso, mi stavo divertendo! - sbuffò Nat alle spalle di Nicolas.
- Io no! - replicò l’altro.
- Non hanno preso in giro solo te, ma anche me - osservò il ragazzo più alto - era mio diritto esigere delle scuse decorose -
- Pensi davvero che ti avrebbero rivolto mai delle scuse decorose? Gente che non sa neppure dove stia di casa... -
- Il chiedere scusa? -
- Il decoro! - chiarì Nicolas - Non mi piace essere al centro dell’attenzione e non voglio che le persone si interessino a me! -
- Non ti capisco: prima fai quella uscita memorabile a Babbanologia, di cui tutti stanno parlando, poi mi dici che non vuoi essere al centro dell’attenzione? Non mi sembra un buon piano! - disse ironico Nat.
- La finalità era un’altra -
- Ah sì?! E qual era? - lo interrogò l’altro con un’espressione poco convinta.
Nicolas si sedette, si strofinò gli occhi dietro gli occhiali, aspettò che Nat prendesse posto accanto a lui e cominciò:
- Ho fatto quell’intervento a Babbanologia per dimostrare all’intera classe come i presupposti della Carrow fossero infondati, come la sua teoria non abbia basi e come neppure lei sappia giustificare quei presupposti. Ho voluto semplicemente dimostrare con la logica come fosse facile portarla a contraddirsi. Ora chiunque fosse presente in quella classe con una sola briciola di lucidità non sarà più disposto a dar retta a quella donna. Questa era l’utilità!
Rispondere per le rime a un gruppetto di Serpeverde o gettarmi in una stregua difesa della mia persona durante una punizione porterebbe a due conclusioni: un plauso alle mie parole da parte dei miei amici oppure un aumento della punizione. Due risultati per nulla utili! - concluse Nicolas.
Nat era sbalordito.
- Come riesci a controllarti in questa maniera. È spaventoso! -
- La spontaneità è un atteggiamento enormemente sopravvalutato - asserì Nicolas con una durezza che suonava così strana nella sua voce.
- Quindi tu non sei mai spontaneo? - Nat ora era visibilmente preoccupato, mentre Nicolas gli rispose con un’occhiata eloquente.
- Spesso si fa coincidere il concetto di sincerità con quello di spontaneità, ma sono due cose diverse - fece rassicurante Nicolas.
- Ehi! Per un attimo mi hai spaventato - rise Nat.
- Buongiorno! - li fece sussultare una voce improvvisa dietro di loro. Ginny si sedette accanto a Nicolas, mentre Neville prese posto vicino a Nat.
- Ciao Nicolas stai bene? - chiese il ragazzo tondetto con uno sguardo compreso.
- Abbastanza bene Neville - rispose.
- Mi dispiace non averti difeso durante la lezioni di Difesa contro le Arti Oscure -.
Nicolas sorrise e scosse la testa.
- Non avresti potuto far altro che peggiorare la situazione! Quell’uomo ti odia, anche se ignoro il perché, e avresti solo aumentato il numero delle vittime da uno a due... è stato meglio così, in fondo poteva capitarmi di peggio -
- È stato comunque orribile - disse Neville arrabbiato con gli occhi fissi sul tavolo.
- Senti Nicky, hai mai sentito parlare dell’ES? - cambiò discorso Ginny.
- Sì, me ne ha parlato Etty, non era un gruppo di studio, alternativo alle direttive del ministero, per imparare a difendersi dai maghi oscuri? -
- Non avrei potuto dirlo meglio - si stupì Neville.
- Etty è sempre molto chiara - spiegò Nicolas.
- Lo abbiamo riaperto - venne al sodo Ginny.
- L’ES? - fece Nat incredulo.
- Non c’è più Harry che lo tiene, ovviamente, ma il vecchio gruppo sta insegnando alcuni trucchetti ai nuovi studenti, ci informiamo su quello che avviene fuori da qui e cerchiamo di prepararci a una qualche possibile evenienza che potrebbe capitare - spiegò Neville.
- Da quanto lo avete aperto? - chiese Nat interessato.
- Da fine ottobre - rispose Ginny - Ora lo vogliamo allargare anche a te e a Nicolas -.
Nicolas era silenzioso stava meditando qualcosa.
- Io ci sto! - esclamò Nat.
- Abbassa la voce - lo ammonì Neville - ovvio che il tutto esige il massimo della segretezza -
- Tu Nicolas? - Ginny si rivolse cauta verso l’altro che ancora rimaneva taciturno.
- A cosa devi pensare, non vorrai tirarti indietro - lo ammonì Nat.
- Pensavo che dovremmo ridurre le nostre ripetizioni di pozioni - sorrise Nicolas - Certo che accetto! -.
Neville fece un largo sorriso, Ginny si limitò ad estrarre una pergamena.
- Ok! Firmate qui! -
Nicolas e Nat firmarono e Ginny ripose velocemente la pergamena.
- Una curiosità - fece Nicolas meditabondo - se avessimo rifiutato di partecipare, come avreste fatto ad assicuravi che non ne parlassimo con nessuno -.
Ginny strinse gli occhi sospettosa.
- Luna era pronta a obliarvi - Neville indicò il tavolo dei Corvonero con Luna che faceva un cenno con la mano.
- Ottimo - si rasserenò Nicolas - Non che nutrissi dubbi, ma preferisco la gente che sa quello che sta facendo. Dove ci troviamo? -.
Ginny finalmente sorrise.
- Vi accompagnerà Etty, quando ci sarà il prossimo incontro. E adesso mangiamo - fece Neville sorridente indicando la tavola imbandita che era nel frattempo apparsa davanti a loro.
- Etty è tre volte che passiamo davanti questo stupido arazzo, sai dove stiamo andando vero? - fece ironico Nat.
- Sì - rispose Etty, mentre apriva una porta che era magicamente comparsa all’improvviso.
- Che posto è? - chiese stupefatto Nicolas entrando in un’ampia stanza con due lati coperti da librerie, un manichino al centro, due grandi casse sul fondo traboccanti di cuscini, morbidi tappeti in terra e un bel camino acceso.
Seduti su dei divani c’erano una quindicina di persone che Nicolas conosceva di vista, molte erano quelle con cui aveva bevuto una Burrobirra ad Halloween e la maggior parte erano di Griffondoro.
- Benvenuti! Siamo quasi pronti, ma prima volevamo vedere se Radio Potter trasmetteva stasera -
- Ssh! Eccola! - disse un ragazzo del settimo anno di Corvonero.
Etty spinse i due ragazzi a sedersi sui divani vicino ad una grossa radio di legno.
- Cari amici rieccoci ritrovati a Radio Potter per chiarirci un po’ le idee riguardo al nuovo Ministero della Magia che ci dirige - fece un voce fresca e gioviale attraverso i microfoni della radio, lo speaker non aveva molti più anni dei ragazzi silenziosi all’ascolto della frequenza magica.
- Innanzitutto salutiamo i nostri consueti collaboratori che ci offrono notizie di prima mano dalla realtà che ha infestato il primo organo del nostro Paese. Buonasera Royal, buonasera Romulus! -
- Buonasera River – risposero coralmente due voci più adulte.
- Prima di entrare nel vivo del programma dobbiamo ricordare nuovi caduti nella scia di sangue che i Mangiamorte stanno lasciando dietro di loro. I maghi Isaia Siddon, Rebecca Barton, Michael Applebay, tre morti che il Ministero attribuisce a incidenti nella loro attività di Auror, ma che sappiamo bene uccisi da Mangiamorte per la loro decisione di non sottomettersi al volere del Primo Ministro e quindi di Voi-Sapete-Chi. Un minuto di silenzio per queste ottime persone -.
Nella stanza piombò un silenzio intenso e raccolto, l’unico rumore era il crepitio basso del fuoco.
- Cosa hai da dirci di nuovo Royal? - chiese la voce fresca del conduttore allo scadere del minuto.
- Prima di tutto voglio continuare a ripetere su queste frequenze che l’attuale Primo Ministro Pius O’Tusoe è una marionetta nelle mani di Voi-Sapete-Chi, decisamente sotto incanto Imperio, quindi ogni discorso pronunciato o scritto sulla Gazzetta del Profeta... -
- Detta anche “Bollettino di disinformazione ufficiale”, scusa l’intromissione - si interpose River.
- Non importa, ben detto comunque - confermò Royal - dicevo che i proclami ufficiali del Ministero sono tutti controllati e orientati da Voi-Sapete-Chi e la sua cricca di Mangiamorte -
- Quindi i continui attacchi da parte di feroci Babbani o Nati-Babbani contro i maghi sono solo illazioni per spaventarci e farci odiare delle persone innocenti -
- Esattamente, mosse strategiche per portarci all’esasperazione e consegnare i Nati-Babbani nelle grinfie di quella miserabile istituzione che è la Commissione per il censimento dei Nati-Babbani. La realtà è che moltissimi tra i Nati-babbani sono in fuga, alcuni sono giovanissimi maghi, che spariscono all’insaputa dei loro genitori, per non metterli in pericolo -.
A Etty si riempirono gli occhi di lacrime.
- Attualmente le uniche fonti di informazione certe a parte la nostra clandestina Radio è “Il Cavillo” di Lovegood -
- Purtroppo sì e speriamo che il signor Lovegood sia prudente nelle proprie edizioni, anzi chiedo a chiunque sia in ascolto di organizzarsi per la sua incolumità - sentenziò Royal.
- Lo diciamo anche nei confronti di sua figlia Luna, che come è noto, ora è a Hogwarts -
- Certamente - confermò Royal.
- Passiamo ora alla nostra rubrica “Amici di Potter”, allora Romulus, qualche novità sull’uomo con la saetta? -
Ginny trattenne il respiro e si fece più vicina alla radio.
- Sicuramente Harry è ancora libero e in circolazione, questo è sicuro! -
- Ma è la voce di Lupin - esclamò Nat.
Ginny lo fulminò all’istante, mentre Nicolas si fece ancora più attento.
- Come avevamo ipotizzato è quasi sicuramente l’autore di un bel po’ di confusione avvenuta nel Ministero all’inizio di settembre. Ricorderete che c’era stata una fuga massiccia di Nati-Babbani durante i feroci interrogatori della nuova Commissione ministeriale ad opera di un mago sotto le spoglie di un noto Mangiamorte: Yaxley! Abbiamo ragione di credere che quello fosse il travestimento di Harry Potter - disse soddisfatta la voce di Lupin-Romulus.
- Secondo te perché era al Ministero? - chiese River.
- Questo non lo sappiamo, ma è sicuro che il ragazzo ha un piano e sa come muoversi, ci auguriamo solo che abbia un po’ di fortuna nel realizzarlo. Siamo assolutamente certi che le capacità non gli manchino - la voce all’altro capo era raggiante.
- Dobbiamo quindi nutrire una forte fiducia in lui -
- Senza dubbio! -
- Grazie Romulus e ora qualche accenno al vero Nemico Numero Uno, ce ne parla Foro Romano -
- Allora amici radioascoltatori, come saprete ed è meglio ricordare, il nome di Voi-Sapete-Chi è stato reso tabù. Questa è un’abile mossa per trovare coloro, che non volendo nutrire un morboso timore per quello sciocco nome, che sembra la marca di un detergente per lapidi, lo dicevano senza tanti problemi - fece una voce ridente.
I ragazzi intorno alla radio non seppero trattenere un ampio sorriso divertito.
- Chiamarlo per nome è coraggioso - intervenne River.
- Lo era, adesso è un po’ stupido, a meno che voi non vogliate trovarvi in casa un paio di Mangiamorte - spiegò la voce - nel caso vi consiglierei di farvi trovare pronti -.
- Si dice in giro che Tu-Sai-Chi è ovunque -
- Giusto River! Attenzione il detergente non ha il potere dell’ubiquità, però a lui piace far credere di essere ovunque, inoltre non esce troppo allo scoperto, quindi non abbiate un’esagerata paura di incontrarlo per strada! Mentre adesso la cosa più importante da fare è cercare di proteggere i babbani che abitano vicino a voi, i Nati-babbani e i Maghinò -
- Ottimo consiglio Foro Romano, ora dobbiamo chiudere, però vi consigliamo vivamente di tenervi informati con noi o con “Il Cavillo”! La prossima parola d’ordine sarà “Fenice” - River chiuse la trasmissione.
- Allora quella era la voce di Lupin? - fece come motivo di conversazione Nicolas verso Nat.
- Sì - confermò il ragazzo.
- Lupin è un autorevole membro dell’Ordine della Fenice - spiegò il Corvonero che aveva trovato la frequenza radio - un uomo meraviglioso! Ma tu lo conoscevi Nicolas? -
- Oh, no! Me ne aveva accennato una volta Nat, mi ha detto che è stato professore qui a Hogwarts - cadde dalle nuvole Nick.
- Presto Harry ritornerà a Hogwarts - si intromise fiero Neville.
- Perché dovrebbe tornare? - chiese Seamus.
- Perché sa che qui troverà un esercito pronto a combattere al suo fianco e non dubito che Hogwarts potrebbe essere uno dei campi di battaglia per lo scontro finale, magari con tutto l’Ordine - affermò deciso Neville.
Nicolas sussultò con gli occhi brillanti.
- Non esagerare Neville e torniamo con i piedi per terra - disse pratica Ginny - per ora credo che la cosa migliore da fare sia tenerci pronti a difendere in primo luogo i nostri compagni di scuola - lo sguardo preoccupato su Luna.
- Già! Mettiamoci al lavoro! -
Nicolas notò che Etty era rimasta in silenzio, seduta vicino alla radio, mentre gli altri si preparavano alla lezione di Difesa delle Arti Oscure.
- Ehi, Etty! Stai bene? -
Etty scosse la testa.
- No, non sto bene. Ho una grandissima paura per Dannis e Colin -
- Non ti preoccupare, li avrebbero citati se gli fosse successo qualcosa -
- È vero Nicky, ma loro non possono sapere tutto quello che accade - Etty tirò su col naso.
Nicolas gli porse un fazzolettino in silenzio.
Dopo qualche minuto disse trionfante: - Forse c’è un modo per riuscire a mettersi in contatto con lui! -
- Dici davvero? -
- Sicuro! Scrivi una lettera per lui, penserò io a fargliela recapitare in tutta sicurezza -.
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