Introduzione alla Fan Fiction
Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.
Serpeverde contro Griffondoro
Dal giorno di Halloween Etty dedicava molto meno tempo al suo amico straniero e a volte spariva per ore senza farsi trovare. Nicolas non si interrogava sul fatto e approfittava di quei momenti per cercare qualcosa in tutti gli annuari degli anni frequentati da James Potter, ma la ricerca non sembrava facile.
Era come al solito nella sua stanza e sfogliava il penultimo anno di frequenza del padre del suo beniamino, mentre parlava a Lio, che entusiasta trillava ogni volta che vedeva qualcuno di conosciuto e cioè ogni studente di Griffondoro, due terzi di Tassorosso, metà di Corvonero e qualche scarsa eccezione tra i Serpeverde.
- Ho capito Lio, conosci praticamente tutti! Ma non potresti essere più chiaro se tra loro c’è o no mio padre? Forse è Nicolas Patterson dei Corvonero? - disse speranzoso mostrando un bel ragazzone dal colorito florido e dalle guance piene, sovrastate da pesanti occhiali.
Lio trillò e becchettò sull’annuario.
- Ho capito, lo conosci ma è lui? -.
- Uh! Uh! -.
Nicolas segnava il nome, l’anno e la casa di appartenenza sul taccuino ormai ricoperto da decine di Nicolas, per cui ogni volta Lio aveva mostrato il medesimo comportamento.
- Non è possibile che Nicolas sia un nome tanto popolare! - chiuse il libro e si stese supino rimuginando questo pensiero.
In effetti il professor Rüf aveva appena spiegato le origini e lo sviluppo dell’alchimia, insistendo sul suo protagonista più noto Nicolas Flamel, creatore della Pietra Filosofale, da allora il nome Nicolas aveva avuto un vero boom demografico, per cui molti maghi avevano dato quel nome illustre e fortunato ai loro pargoli.
- Non dimentichiamoci poi che è anche il nome del Fantasma protettore dei Griffondoro, per cui metà di quelli che ho segnato appartengono alla mia casa! - sospirò Nick, concludendo un suo pensiero.
- Caspita è tardi! Ho l’allenamento di Quidditch! -.
A sollevare Nicolas dalle assenze di Etty c’erano anche i numerosi allenamenti di Quidditch, a cui la squadra era sottoposta con grande energia dal nuovo capitano, in previsione del grande scontro con Serpeverde.
- Non è semplicemente uno scontro contro un’altra Casa di Hogwarts ma vi ricordo che è quasi uno scontro di pensieri tra chi sostiene Voi-Sapete-Chi e Harry - diceva sempre Seamus. Ginny non si prodigava in grandi discorsi, ma sapeva avere il cipiglio giusto del leader, forse non andava forte in diplomazia.
Nicolas era già pronto in divisa sul campo, mentre gli altri uscivano dagli spogliatoi.
- Ciao Nicolas! -
- Ciao Seamus! -
- Ciao Nick! - in coro.
- Jimmy! Ritchie! - fece un cenno in risposta.
- Ehi Nicky - sorrise Demelza.
- Ciao! - ricambiò il ragazzo.
- Eccoti Nicolas! - disse Ginny.
- Capitano! - sorrise gentile.
- Ciao Nat... - sbuffò Nicolas quando Nat lo colpì apposta con una spallata.
- Devo aver urtato qualcosa - fece strafottente Nat.
Ginny lo trafisse con lo sguardo, Nicolas le fece cenno di lasciar perdere.
- Ehi tu! Non è un allenamento pubblico! Sparisci! - fece Ginny verso le tribune, da dove un ragazzo Serpeverde stava andandosene pigramente.
- Emberce... - mormorò Nicolas seguendolo con lo sguardo.
- Ok Knightly, ai cerchi! - ordinò Ginny.
Nicolas volteggiò con grazia nella sua posizione.
Demelza e Nat volavano davvero bene insieme e si intendevano alla perfezione, Seamus era più goffo e non particolarmente veloce. Jimmy e Ritchie si divertivano come matti a usare come bersaglio gli altri giocatori.
Ad un certo punto si accanirono giocosamente contro Nick che respingeva abilmente con la coda della scopa i bolidi che i due gli scagliavano. L’acredine di Nat contro il ragazzo greco si faceva sentire nei tiri in porta sempre scagliati con precisione e ferocia, seguiti, se erano gol e quindi raramente, da un eccesso di entusiasmo ed una serie di prese in giro verso il portiere, che scrollava felice le spalle.
- Come cavolo fai a non arrabbiarti - disse a un certo punto spazientita Ginny.
- Semplice! Penso che gioca dalla nostra parte! - e sorrise radioso.
Ginny era ammutolita.
Alla fine dell’allenamento Nicolas si fece discreto vicino a Ginny.
- Scusa capitano, posso suggerirti una cosa? -
- Certo -
- Non sarebbe meglio far giocare Demelza esterna e Nat interno? -
- Temo che così l’attacco sia sbilanciato in forza sulla destra e i forzuti cacciatori di Serpeverde escludano la mia cacciatrice -
- Forse, ma Demelza è veloce a scartare, specie gli attacchi sulla destra, e così potremmo sfruttare l’ambidestra di Nat -
- Nat è ambidestro? –
- Sì, non l’hai notato? Credo che non lo voglia far notare prima della sfida... una specie di arma segreta -.
Ginny ammutolì.
Immagine dal Web - tratta dal film "Harry Potter e l'Ordine della Fenice" |
Era arrivato il grande giorno della sfida, lo stadio di Qudditch della scuola si divideva tra il verde-argento dei Serpeverde e il rosso-oro dei Griffondoro.
La giornata era fredda e ventosa, mentre grossi nuvoloni minacciavano una pioggia incessante.
- Molto bene ragazzi è la nostra occasione di far mangiare la polvere ai Serpeverde e ai loro coretti contro i Nati-Babbani, difendiamo il vero spirito di Hogwarts! - Ginny caricò la propria squadra che si lanciò determinata in mezzo al vento freddo di quella giornata novembrina.
- Nat tu giocherai al centro, Seamus sulla destra e Demelza sulla sinistra. Ah, Nat! Tira in porta come se tirassi contro Nicolas -
- Perfetto! - ghignò il ragazzo, anche Nicolas sorrise sotto i baffi.
Madama Bum intimò - Gioco corretto, vero Tiger! - mentre un ragazzone nerboruto, capitano dei Serpeverde, stritolava con piacere la manina di Ginny.
- Via! -.
- Dayton riesce subito a conquistare la Pluffa e a passarla a Demelza Robins che, nel frattempo, si è facilmente smarcata da Igor Rooster -.
Gli scambi in campo erano veloci.
- Ecco una bella azione dei Serpeverde, ma incredibile parata di Knightly che blocca la Pluffa e schiva di pochissimo un bolide direttogli da Goyle. Tutto da rifare! -
- Ottimo Micheal - sorrise la McGranitt al ragazzo del settimo anno di Corvonero che teneva la cronaca della partita.
- Grazie professoressa! - rispose il ragazzo e continuò - Ora è Griffondoro ad attaccare: Finnigan passa a Dayton, Dayton a Robins e ancora a Dayton, bellissimo passaggio smarcante. Gol! 10 a 0 per Griffondoro -.
La partita era arrivata a 60 a 0 quando incominciò a piovere con enormi scrosci, mentre fulmini saettavano sopra lo stadio. Un paio di volte Ginny era quasi riuscita a prendere il boccino, ma Raymond Emberce, nuovo cercatore Serpeverde, era riuscito a intralciarla e il boccino era scomparso.
Ora con l’acqua a catinelle trovare il bagliore dorato era davvero difficile.
La partita continuava e, mentre gli anelli di Griffondoroerano diventati impenetrabili, i sinistri di Nat erano imprendibili e il punteggio era velocemente raddoppiato a favore dei Griffondoro. Presi da una frustrazione incredibile, i Serpeverde diventarono molto più violenti e in particolare Goyle sembrava non volesse che Knightly uscisse indenne dalla partita.
- Sembra che Weasley abbia visto qualcosa di dorato! – urlò il cronista.
Ginny si era infatti lanciata in picchiata nei turbini di acqua e vento sulla scia imprecisa del Boccino, Raymond era alle sue spalle e la stava raggiungendo velocemente. Ginny stava per afferrare la sferetta alata, ma improvvisamente un fulmine colpì la coda della scopa, disarcionandola a pochi metri d’altezza. Embarce ne approfittò per afferrare il boccino e regalare 150 punti a Serpeverde, gli unici.
- Serpeverde conquista il boccino, ma Griffondoro vince la partita per 160 a 150 punti! – esclamò il Corvonero Micheal dalla tribuna.
Dal mare oro e rosso si alzò un boato di ovazione, molto diverso dai tuoni che continuavano a cadere lì intorno.
Presto le tribune sgombrarono e i giocatori corsero nei propri spogliatoi.
- Tutto bene Ginny? - fecero in coro Demelza e Nicolas.
- Sì, grazie! Mi dispiace non aver preso il Boccino, li avremmo davvero schiacciati! - fremette piena di rabbia Ginny.
- Un colpo di sfortuna, se non fosse stato per quel fulmine... meno male che tu ne sei uscita indenne - la rincuorò Demelza.
- Già, questo è un bene! - disse ancora pallida Ginny, era evidente che si fosse presa un bello spavento.
Semus si stava complimentando con Nat per l’ottima prestazione.
- Nat sei stato proprio in gamba! - si unì Ginny - E non dimentichiamo il nostro acchiappa-tutto: Nick dove hai imparato a manovrare così una scopa? -
- Ad Arcadia... - arrossì Nicolas, gli altri risero tutti.
Quando arrivarono alla Sala Comune li accolse un’ovazione corale di festeggiamento, Nat e Nicolas vennero caricati sulle spalle e portati in trionfo. Nicky apparve incredibilmente imbarazzato e cercò di svincolarsi velocemente, al contrario di Nat che si beava delle acclamazioni, ma sapeva anche dirigerle verso gli altri compagni di squadra intonando coretti per i battitori, per gli altri cercatori e non ultimo il Capitano.
- Qualcosa non va, Nick? - gli si fece vicino Etty.
- Tutto bene! - sorrise Nicolas.
- Perché non sei con gli altri a festeggiare? - insistette la ragazza.
- Dovresti aver capito che non amo stare al centro dell’attenzione - arrossì l’altro.
- In effetti, l’ho notato, ma saresti festeggiato con il resto della squadra -
- Hai ragione, ma è come se facessi ancora fatica a sentirmi parte di questo mondo, vorrei tanto immergermene completamente, ma una parte di me ne rimane sempre esclusa - disse meditabondo Nicolas e si giustificò improvvisamente - scusa sono solo sciocchezze -.
Etty deglutì e non ebbe più il coraggio di rispondere.
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