Essere fratelli non è facile e chi ha fratelli lo sa bene, non sempre si va d'accordo e anzi, a volte, gli scontri peggiori sono proprio con i fratelli.
Attività:
Ai giovani viene sottoposto il seguente test che deve essere compilato in riferimento ad un fratello e in riferimento ad un amico.
- Nome, secondo nome e cognome del prescelto/a
- Quanto è alto/a?
- Il piatto preferito?
- Che musica ascolta?
- A che ora si sveglia la mattina?
- L'hai mai visto arrabbiato/a? Come diventa?
- È fidanzato/a?
- Il suo pregio più grande per te è...
- Il suo difetto più grande per te è...
- Scrivi un'attività che fai con lui/lei
Condivisione
Su un cartellone diviso in 2 o su 2 cartelloni avremmo voluto scrivere ( non ne avevamo =P ) i dettagli che identificano “un amico” e quelli che identificano “un fratello”. Ne abbiamo discusso a voce.
Prima di tutto si è discusso della difficoltà di rispondere ad alcune domande, alcuni hanno faticato a rispondere più per il fratello che per l'amico, altri il contrario, ciò a subito provocato l'educato sul proprio rapporto o d'amicizia o di fraternità.
Ognuno ha espresso una differente difficoltà, ma anche una bellezza personale di vivere la fraternità oppure l'amicizia o entrambe, confidando di non essersi mai soffermato a riflettere sulla relazione fraterna, spechi a confronto con la relazione amicale (EVVAI!).
La questione più interessante è che le due relazioni fossero molto "interscambiabili" da persona a persona: chi si confidava molto di più con il fratello/sorella, chi invece viveva una relazione proprio all'opposto.
E' dunque emerso che la discriminante tra amico e fratello è quindi una sola: il fratello ti capita e comunque ti vadano le cose rimane sempre tuo fratello!
Perché il Papa ha visto proprio nella fraternità, che non è una relazione facile, la possibilità quotidiana e reale di vivere la PACE? La risposta è venuta da sé siamo chiamati a vivere un rapporto di fraternità con chiunque ci capiti vicino se vogliamo vivere in pace, quindi il rapporto va vissuto come con il fratello, se litigo con l'amico ognuno poi sta a casa propria, ma se litigo con il fratello ci faccio i conti ogni giorno nella stessa casa.
Ma non è solo questa l'indicazione del Papa...
Preghiera:
Dal Vangelo di Matteo (Mt 23, 1-12)
“Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati «rabbì» dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare «rabbì», perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate «padre» nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare «guide», perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.”
Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la 57a Giornata Mondiale della Pace:
“Sorge spontanea la domanda: gli uomini e le donne di questo mondo potranno mai corrispondere pienamente all’anelito di fraternità, impresso in loro da Dio Padre? Riusciranno con le loro sole forze a vincere l’indifferenza, l’egoismo e l’odio, ad accettare le legittime differenze che caratterizzano i fratelli e le sorelle?
Parafrasando le sue parole, potremmo così sintetizzare la risposta che ci dà il Signore Gesù: poiché vi è un solo Padre, che è Dio, voi siete tutti fratelli (cfr Mt 23,8-9). La radice della fraternità è contenuta nella paternità di Dio. Non si tratta di una paternità generica, indistinta e storicamente inefficace, bensì dell’amore personale, puntuale e straordinariamente concreto di Dio per ciascun uomo (cfr Mt 6,25-30). Una paternità, dunque, efficacemente generatrice di fraternità, perché l’amore di Dio, quando è accolto, diventa il più formidabile agente di trasformazione dell’esistenza e dei rapporti con l’altro, aprendo gli uomini alla solidarietà e alla condivisione operosa.”
Commento:
Bellissima l'uscita di LC che dice "Certo nessuno ha pensato all'unico Padre". Questo è davvero il cuore dell'atteggiamento che il Papa suggerisce, questo papà che fa da sponda tra fratelli perché riescano ad amarsi nella splendida icona del "Padre misericordioso". I fratelli faticano ad andare d'accordo, ma se si affidano al padre, per l'armonia della casa lo faranno.
Inoltre nel Vangelo c'è un'altra indicazione interessante i fratelli sono sullo stesso piano, nessuno comanda, sono nella stessa "barca", vivono la stessa "condizione" e questa è un'ulteriore preziosa indicazione su come vivere la pace in fraternità!
Preghiera comunitaria: La pace tornerà
La pace tornerà se credi che il sorriso è più di un'arma, che quanto unisce è più di quanto divide, che la diversità è un arricchimento.
La pace tornerà se preferisci la speranza al sospetto, se fai tu il primo passo verso l'altro, se ti rallegri per la gioia del vicino.
La pace tornerà se stai dalla parte del povero e dell'oppresso, se l'ingiustizia che colpisce questi ti ferisce quanto quella che subisci tu.
La pace tornerà se sai donare con amore un po' del tuo tempo, accettare il servizio che l'altro ti offre, condividere con cuore il tuo pane.
La pace tornerà se rifiuti di battere la tua colpa sul petto degli altri, se accetti la critica e ne trai profitto; se valorizzi l'opinione diversa dalla tua.
La pace tornerà se ritieni la collera una debolezza e non una forza; se vedi nell'altro anzitutto un fratello, se credi che la pace è possibile.
…Allora la pace tornerà.
Padre Nostro
Avvisi e saluti + pastine!
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