Introduzione alla Fan Fiction
Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura.
L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.
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Adii
La mattina delle selezioni era giunta. Nicolas notò, forse per primo nella torre, un enorme avviso in bacheca che anticipava l’orario della selezione dei Griffondoro, ponendolo per primo rispetto alle quattro case. C’era un altro biglietto fissato sulla bacheca più piccolo, ma comunque evidente, che riportava questa scritta:
“A tutti gli amici Griffondoro un saluto prima che mi prendano... spero che questa storia finisca presto. W Harry Potter!
Dean Thomas”
Visibilmente stupito da quel messaggio, Nicolas lo rilesse evidentemente non capendolo. Nel frattempo arrivarono altri compagni che allo stupore per il messaggio della selezione, fecero seguire l’orrore e un forte sconforto per il messaggio di Dean.
- È una cosa rivoltante... -
- Questa poi! -
- Che diavolo stanno facendo alla nostra scuola! -
- Ecco Ginny! Ginny hai letto? -
La rossa ragazza di Harry Potter sorrise per un istante all’annuncio del Quiddtch, sorriso che divenne una maschera di rabbia alla lettura del messaggio del compagno Griffondoro.
Non disse una parola, ma si allontanò furibonda e tremante. In quel mentre giunse Paciock.
- Neville leggi la bacheca e poi incontriamoci dove sai... per oggi dobbiamo essere pronti! -
- Cosa è successo Ginny... - ribatté pallido il ragazzo, ma la compagna era già sparita dietro il dipinto.
Nicolas cercava di capire cosa stesse succedendo, quando vide Dannis cercò di trovare una risposta, ma l’amico era pallido e basito a fianco del fratello anche lui in preda allo shock.
- Dannis, Dannis - fece sussurrando Nicky - cosa succede? -
Il più giovane dei Canon si volse verso il compagno con le lacrime agli occhi e con una voce rotta rispose:
- Lo stanno facendo davvero Nick, lo stanno facendo davvero... - deglutì a fatica.
- Cosa stanno facendo? Chi? - anche a Nicolas, sconvolto dall’amico, cominciò ad incrinarsi la voce.
- I Mangiamorte insidiati nel Ministero ci cominciano a dare la caccia, non gli basta più averci contato, segnalato e controllato, ci vogliono allontanare dal mondo magico! - era Colin a parlare poiché il fratello ormai tratteneva le lacrime a stento, Colin si rivolse a lui con energia - Calmati Dannis, ora dobbiamo attuare il piano che avevamo preparato... ricordi? -
Dannis annuì, appariva così indifeso e infantile in quel momento.
- Ok! Andiamo! -.
Al posto dell’eccitazione che doveva regnare a causa dei provini di Quidditch subentrò un senso di rabbia e frustrazione in tutti.
I Canon con una giustificazione della McGranitt partirono alla volta dell’Espresso per tornare a casa, secondo la giustificazione il padre aveva avuto un incidente d'auto. Molti altri Nati-babbani cercarono di prendere provvedimenti repentini, poiché sembrava che molto presto il Ministero avrebbe esposto un ordine di espulsione per tutti coloro che erano ritenuti “fangosangue”* e i ragazzi preferivano certo giocare di anticipo piuttosto che mettere in pericolo i propri familiari.
Nicolas osservava sconvolto la sua colazione, probabilmente cercando dentro di sé la voglia di mangiare, senza evidentemente trovarla. Saltare le lezioni non appariva un comportamento prudente in particolare la prima lezione con la Carrow, forse fu questo pensiero che lo spinse a correre fuori verso il primo bagno per vomitare.
Quando uscì dal bagno incontrò Etty con gli occhi gonfi e il viso stravolto.
- Ciao Etty - fece pianissimo Nicolas.
Etty non rispose, se non con un lieve cenno della testa e provò un sorriso molto forzato. Silenziosamente si misero a camminare verso la stessa direzione, l’aula di Babbanologia.
Erano sulla soglia quando Etty rivolse gli occhi pieni di pianto a Nick e mormorò a mezza voce supplice:
- Io non ce la faccio... -
- Allora non lo faremo - fece di slancio Nick e prendendole la mano la trascinò dietro di sé - Andiamocene! -
- Dove? -
- Alla nostra torre - fece sicuro Nick.
- Ehi! Knightly dove stai andando la lezione comincia fra poco... - disse Raymond incrociandoli in corridoio.
- Che cominci pure, sai che ce ne importa! -
- Knightly è pericoloso - fece il Serpeverde bisbigliando e guardandosi intorno con circospezione.
- Non toccarmi Ray! Ahi! - fece Nicolas arrabbiato mentre scostava la mano del compagno, continuando a trainare Etty dietro di sé.
- Perché “ahi”? - chiese sorpresa l’amica, per un attimo ripresa dal pianto.
- Solo una scossa - rispose Nick, scuotendo la mano che a malapena aveva sfiorato quella del serpeverde.
- Che hai intenzione di fare? - chiese ancora Etty.
- Presto lo vedrai! - sorrise Nicolas.
Dannis e Colin scesero con il loro baule quando nella Sala Comune dei Griffondoro scoppiò un boato di applausi e di grida di incoraggiamento. Molti studenti avevano saltato la lezione e come spinti da un patto misterioso e segreto avevano realizzato una piccola cerimonia di saluto in onore degli amici in partenza. L’idea era partita da Nicolas.
Un grande striscione era appeso sopra il camino e riportava a grandi lettere scarlatte e oro “A presto amici! Noi siamo con voi ed Harry!!!”, con un leone che ruggiva felice alla fine della frase.
Colin era visibilmente emozionato e a Dannis tremava il labbro inferiore, lo sguardo di entrambi era pieno di gratitudine. Etty si lanciò piangente tra le braccia del compagno, soffocando i singhiozzi nella sua spalla. Dannis arrossì improvvisamente, mentre l’abbracciava.
- Scusa Dannis per come mi sono comportata in questi giorni, non te ne vai avendocela con me? Vero? - gli disse trattenendo le lacrime.
- Assolutamente no! - le disse Dannis abbracciandola ancora e, forse, capendo molte reazioni.
Toccava a Nick il saluto.
- Dannis mi raccomando sii prudente e, anche se sarai lontano da qui, coltiva gli studi, presto questa storia avrà fine! -
- Ottimo consiglio! - si strinsero forte la mano e si scambiarono un abbraccio.
- Però tu Nick fammi un favore passa le selezioni di portiere - scherzò Dannis.
- Ci proverò! - gli strizzò l’occhio.
C’erano anche Lisa, Nat, Neville, Ginny e molti altri che desideravano salutare i due fratelli Canon, tutti pervasi da un calore ed un affiatamento molto forte.
L’ultima a salutare i due ragazzi fu proprio Ginny.
- Mi raccomando ragazzi non perdetevi d’animo e non dimenticatevi di pensare a noi - dicendo questo strinse forte un galeone in mano a Colin. Il ragazzo più grande sorrise e scambiò un gesto di intesa alla compagna di classe, poi si rivolse al fratello - Andiamo! -.
E insieme lasciarono la torre.
* Ho preferito questa traduzione del termine dispregiativo “Mud-born” per evitare la confusione del termine inglese “Half-born” mezzo-sangue nato da due maghi, mentre “Mud-born” indica un mezzo-sangue con uno o entrambi i genitori babbani. NdA
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