Introduzione alla Fan Fiction
Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.Leggi il I capitolo
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Knigtly spia… o no? |
Bacchette e spie
- Nicky dove te ne vai così di fretta? -.
Etty rincorreva le lunghe falcate del compagno attraverso i corridoi di Hogwarts.
- Vado a chiedere ai professori Carrow di ridarmi il mio materiale magico -.
Etty lo bloccò per il braccio e gli sibilò a bassissima voce:
- Sei impazzito. Non si ritorna mai sul luogo del crimine -
- Non credi che sarebbe sospetto se io non battessi ciglio per quel sequestro -
- Questa pretesa potrebbe metterli sul chi vive e magari... - si ammutolì capendo il preciso calcolo che l’amico aveva fatto.
- ... nasconderebbero meglio il pacchetto, già è una possibilità che avevo pensato, ma oramai... - e fece un largo sorriso.
- A volte mi spaventi terribilmente: sei machiavellico! -
- Macchia... cosa? -
- Un babbano ingegnoso... un giorno te ne parlerò... -
- Ah! Un complimento... Vieni con me? - notando che la ragazza continuava a seguirlo.
- Credi che sia meglio di no? -
- Decisamente meglio di no -
- Ok, allora mi trovi in biblioteca. Il pacchetto l’hai spedito vero? -
- Stamattina ho enucleato il tutto e prima di colazione l’ho spedito ad un fasullo indirizzo di Arcadia, ovviamente ho mandato Lio, non può sbagliare! - fece l’occhiolino.
- Ottimo! A dopo! -
- A dopo! - il ragazzo rispose al gesto e riprese la propria direzione.
Arrivato alla stessa porta, aperta lo stesso giorno, anche se nelle sue prime ore, bussò.
- Avanti! - grugnì una voce dall’atra parte.
Nicolas entrò e trovò entrambi i professori che stavano per sedersi alle relative scrivanie. Sembravano entrambi piuttosto nervosi.
- Knightly ti aspettavamo! -
- Buongiorno professori - cominciò con una titubanza che doveva essere simulata - ieri ho ricevuto questo bigliettino e vorrei chiederne la ragione - mostrò a loro l’annuncio del sequestro del materiale “Tocco di fata”.
I due insegnanti sghignazzarono, come compiaciuti di una marachella.
- La tua attività di bacchettaio non può essere più svolta a scuola! -
- Perché? - fece basito Nicolas.
- Lo riteniamo uno spreco di tempo portato via ai tuoi studi - disse la professoressa Carrow con una nota di falsa premura nella voce - e inoltre ci sembra un comportamento eversivo... - indirizzò al ragazzo un lampo di sospetto.
- Quindi - specificò il fratello - se ti dovessimo cogliere a riparare bacchette, sappi che incorrerai in una punizione severa -.
- Ma come posso mantenermi negli studi, non ho altro denaro se non i proventi della mia professione! - Nicolas era sopraffatto.
- A questo proposito vorremmo farti una vantaggiosa proposta: - sorrise maligna la donna - potresti controllare per noi i tuoi compagni e se vedi qualche irregolarità, o qualche azione che potrebbe sembrarti sovversiva nei confronti del Preside o del Ministero, dovresti farcela sapere immediatamente, ne riceveresti un premio in denaro, diciamo una borsa di studio aggiuntiva! -.
Nicolas li guardò con uno sguardo di puro odio. Le candele dello studio dei Carrow improvvisamente cominciarono a traballare come sottoposte ad un soffio di vento e le pagine di un libro aperto si sfogliarono.
- Maledetti spifferi - imprecò Amycus Carrow.
- Quando ti serve ci trovi qui - lo congedò Alecto con un orribile sorriso.
Nicolas uscì fremente e corse al primo bagno dove rivide la sua colazione.
- Ora sono proprio nei guai! - affermò pulendosi la bocca.
- Torni dai tuoi per le feste? - chiese Etty interrompendo la sua relazione di Antiche Rune.
- Eh? - chiese Nicolas - No, no, starò qui. Tu torni a casa? - aggiunse il ragazzo greco.
- Sì, non vedo l’ora! A casa mia si fa sempre un’enorme festa per la Vigilia, con milioni di regali per tutti, vado a pattinare sul ghiaccio con i miei cugini e insieme giriamo tutti i mercatini magici del mio quartiere. Compriamo sempre quantità industriali di dolci. Ehi! Perché non vieni a casa mia? -
Nicolas si trovò spiazzato di fronte a quell’invito.
- Oh no, grazie, non posso accettare... - fece rosso in volto.
- Ti meriti un po’ di divertimento Nicolas! - lo rimproverò la ragazza con vivacità.
- Non posso proprio Etty -
- Perché? -
- Prima di tutti devo essere rintracciabile a Hogwarts per ogni eventualità “liesca”, poi devo assolutamente recuperare lo studio di dicembre e inoltre le bacchette... -
- Ok! Ho capito uomo d’affari! - lo prese in giro la compagna - Però mi mancherai - gli sorrise Etty.
- Anche tu Etty, ma promettimi che ti divertirai, perché anche tu lo meriti - e le scompigliò affettuosamente la frangia.
- Promesso! - Etty intravide Nat alle spalle di Nicolas - Ciao Nat, tu cosa fai a Natale? Resti o torni? -
- Torno! -
- Oh! Povero Nicky tutto solo alle feste! - fece compresa Etty.
- Non torni a casa Knightly? -
- Ehm! No! -
- Comunque anche Neville e molti del ... - diede un’occhiata silenziosa ad un galeone sul tavolo - rimangono, quindi non sarai troppo solo, anzi potresti esercitarti nel Patronus: sei un vero schifo! - lo prese in giro bonariamente il ragazzo più alto.
Nicolas fece una linguaccia scherzosa in risposta.
- Non te la prendere Nicky, Nat lascia sola anche me! Ci divertiremo senza lui - appuntò Demelza, sopraggiunta nel frattempo, dando un colpetto al gomito del suo ragazzo.
- Illusa! Knightly è... - Nat si spense ricordando improvvisamente qualcosa, forse il suo ultimo litigio con l’amico.
- È...? - cercò di continuare la cacciatrice Griffondoro.
- ... un totale impiastro a tenere compagnia alle ragazze! Ovvio! - rise l’altro.
- Potrei offendermi! Io sto benissimo con Nicolas! - fece falsamente offesa Etty.
- Ma tu sei una ragazza strana - la prese in giro Nat - almeno quanto lui! - e Nat gli strizzò l’occhio, ma Nicolas era completamente assente dalla discussione, con lo sguardo perso nel vuoto.
Improvvisamente si voltò con uno scatto verso i compagni che lo guardavano in attesa.
- Ciao Walter! - Nicolas salutò il ragazzo che era capitato silenziosamente dietro il gruppetto e di cui nessuno si era accorto.
- Ciao a tutti, Nicolas avresti tempo per me? Vorrei chiederti un parere... -
- Sì, certo! Ragazzi ci si vede più tardi - Nicky chiuse i libri e si allontanò dalla biblioteca, a fianco del giovane Corvonero.
- Non vi sembra che quei due si comportino in modo strano? E come se fossero amici, ma allo stesso tempo non si conoscessero... - disse pensosa Etty guardandoli allontanarsi.
- Loro due insieme non mi preoccupano e del terzo che non mi fido - commentò Nat, notando che ai due si stava aggiungendo Raymond Emberce.
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