Introduzione alla Fan Fiction
Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura. L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.
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Una festa disastrosa
Da quella misteriosa apparizione Nicolas e Nat sembravano pervasi da una fattura. Nicolas spariva sempre più frequentemente, nessuno dei Griffondorosapeva con chi o dove se ne andasse per interi pomeriggi. Quando lo si vedeva sembrava euforico e allegro, come non era mai apparso, ma se incontrava Nat si faceva cupo e una piega preoccupata ne increspava la fronte liscia.
Nat, dopo la rottura con Demelza, vagava smarrito sui lineamenti di tutte le studentesse di Hogwarts, cercando la “misteriosa cantante” come ormai lui, Nick e Lisa la chiamavano.
Per l’ennesima volta Nicolas cercava di portarlo sulla sua amata strada razionale.
- Ascoltami Nat, hai passato in rassegna tutte le ragazze di Hogwarts, non l’hai vista: è evidente che non è tra loro. Cerca di lasciare perdere - disse con una profonda voce convincente.
- Temo di avere dimenticato come era fatta, per questo non la trovo -
- Io credo che se tu la vedessi di nuovo te la ricorderesti Nat, ma non è una delle studentesse tutto qui - gli disse con fare consolatorio, vedendolo avvilito.
- Chi potrebbe essere allora? - domandò con veemenza l’altro.
Nicolas rimase zitto, poi cambiò discorso.
- Ti rifaccio la domanda di Lisa: qualora la trovassi cosa faresti? -
- Vorrei solo capire perché mi ha tanto colpito... A me piacciono le ragazze... -
- Come se non l’avessi capito - sorrise Nicolas sottolineando l’ovvietà.
- Ma lei era diversa -
- Come fai a dirlo Nat? Non le hai parlato, non sai cosa pensa, potrebbe anche essere la più superficiale ragazza della terra. Era solo carina e brava a cantare, come ce ne sono ovunque. Il nostro coro ne è pieno! - cercò di razionalizzare Nicolas agitato.
- Non era superficiale, - disse triste l’altro - cantava con così tanta emozione e trasporto. Una persona che riesce a cantare così non può essere superficiale. Forse è questo, vorrei capire perché era così triste, così malinconica, ma allo stesso tempo sembrava grata... Devo conoscerla! -
- Ok, Nat, ora però smettila di pensarci - fece il ragazzo greco, deglutendo - Parliamo d’altro ti va? - cercò di sorridere - Come va l’ES? -
- Bene - disse secco - e tu rimani un traditore -
- Mi dispiace, ma mi sembra di essere incapace quando frequento l’ES, in Difesa contro le Arti Oscure sono una frana, faccio perdere solo tempo a Neville o a Ginny - si giustificò l’altro.
- Che scuse assurde, praticamente adesso ci facciamo solo coraggio e ascoltiamo la Radio - ribatté Nat - Anzi in realtà adesso stiamo organizzando una festa! -
- Una festa? - chiese Nicolas.
- Una Festa Pro-Potter! -
- Nella Stanza delle Necessità? -
- No, vuole essere una festa allargata a tutti, anche ai non-ES, quindi non possiamo farla lì! -
- E dove allora? -
- Hagrid l’ha proposta, quindi la faremo da lui -
- Hagrid? Mi sembra pericoloso allargarla al di fuori dell’ES, qualcuno potrebbe venirlo a sapere e vendervi ai Carrow per un diploma - fece scettico Nicolas.
- Abbiamo steso una lista di persone da invitare che sono decisamente pro-Potter, dovevo invitarti... -
- Sarà ma non mi sembra una buona idea - rimase scettico Nicolas.
- Sai cosa mi è venuto in mente? Potrei proporre il karaoke! Magari scopro chi è la ragazza! - fece improvvisamente raggiante Nat.
- Ne dubito - sorrise scettico l’altro - comunque mi sembra molto rischioso -.
Pensatoio - Immagine da Web |
Una settimana dopo, durante la quale si erano susseguiti preparativi segreti, mentre Nicolas continuava ad astenersi da ogni tipo di partecipazione all’ES, incentrando su di sé dubbi e perplessità, i tre nuovi amici si trovavano nella solita aula vuota vicino alla biblioteca.
Walter era in disparte e leggeva un libro.
Nicolas era di fronte a Raymond con la bacchetta sguainata.
- No! Piantala di aver paura e cancellami quel dannato ricordo! - gli urlava il ragazzo Serpeverde.
- Ci sto provando! -
- Non ci stai provando, hai troppa paura di manipolare la mia testa! Renditi conto che tu potresti farcela tranquillamente, ne hai tutte le capacità -
Walter li interruppe: - Scusate io devo andare ho un appuntamento, mi pare che anche tu Nick avessi qualcosa da fare, o sei obliviato? -
- Non se ne parla Knightly sta qui finché non ha imparato l’incantesimo che mi ha supplicato di insegnargli, altrimenti si arrangia! - Raymond rispose a Walter, guardando il terzo ragazzo silenzioso.
- Allora Nicky cosa vuoi fare, vieni? - chiese Walter ignorando Raymond.
- Non posso Walter, vai tu, ti raggiungo più tardi se ci riesco... - fece a sguardo basso Nicolas, evitando l’occhiataccia di Raymond.
Walter uscì con un cenno.
- Non capisco perché te ne stai lì come se ti avessi messo in castigo - lo provocò Raymond.
- A volte ho l’impressione che tu faccia di tutto per allontanarmi dagli altri e legarmi al nostro trio -
- Non sono io: è il destino! E non è un trio: è un quartetto! Non dimenticarlo e fai dimenticare me! -
- Oblivion - rispose Nicolas concentrandosi.
- Ok! Non ricordo più il giorno della frase che dovevo tenere a mente, ma il resto è ancora presente, vuoi impegnarti! -
- Oblivion -.
In un bacile di pietra vagavano i pensieri di Raymond e i due ragazzi continuavano a guardarsi storto, dopo due ore di allenamento.
- Allora dove dovevi andare stasera di così importante? -
- Lascia stare -
- Tu lascia stare: se non te lo levi dalla testa e non ti concentri non mi oblivierai mai! Allora dove volevi andare stasera -
- Senti tu hai detto che questa tecnica me la potevi insegnare solo oggi, quindi continuiamo finché ti leverò quel ricordo -
- Ti infastidisce molto la mia insistenza, io voglio solo sapere cosa avevi da fare: è un segreto? -
- Oblivion! -
Un soffio di vento scompigliò il ciuffo di Raymond.
- Ti ho detto di concentrarti. La frase la so ancora! - sbottò l’altro.
Nicolas sorrise.
- Ancora per poco, visto che non ti ricordi cosa mi stavi chiedendo -
- Cosa? -
- Oblivion! -
Il Griffondoro fissava il ragazzo Serpeverde, che era fermo a meditare qualcosa. Poi lo guardò e gli disse: - Ce l’hai fatta non mi ricordo cosa dovevo ricordare! -
- Evvai! Finalmente! Ora scappo che sono in ritardo - Nicolas prese la sua borsa e si voltò verso il ragazzo rosso - Grazie Ray! Ti devo un enorme favore! -
- Prego -
Nicolas uscì dalla classe insonorizzata diretto furtivamente alla capanna di Hagrid, ma si arrestò quando vide i Carrow e Piton con la bacchetta puntata dietro ad una schiera di studenti di Hogwarts, tra cui anche Nat e Neville.
Il ragazzo greco si appiattì dietro ad una colonna, seguendo il corteo con lo sguardo. Corse poi verso la propria Sala Comune.
- Nicolas dove eri finito!? - gli chiese un gruppo di Griffondoro.
- Cosa è successo? - domandò senza rispondere il ragazzo greco.
- Qualcuno ha fatto una soffiata e ci hanno scoperto - spiegò Etty - noi siamo riusciti a scappare grazie all’intervento di alcuni, come Neville -
- Hagrid come sta? -
- È riuscito a scappare nella foresta in groppa a suo fratello -
- In groppa a suo fratello? -
- Un gigante... ma non è importante adesso! -
- Già! Ho visto i Carrow e Piton portare via i nostri compagni - disse Nicolas.
Numerose domande preoccupate si levarono, domandandosi cosa avrebbero fatto ai colpevoli presi. Dopo un’ora rientrarono i Griffondoro dall’ufficio del Preside, accolti da un milione di domande. Neville prese la parola cupo e calò il silenzio.
- Fra una settimana ci puniranno in modo esemplare davanti a tutta la scuola, credo con una esecuzione Crucio da parte degli studenti, in modo da prostraci fisicamente e moralmente - poi si guardò attorno e aggiunse - chi denuncerà almeno altri tre amici che erano alla Festa sarà risparmiato -
I ragazzi presenti si guardarono l’un l’altro, poi si dispersero mogi e taciturni di fronte alla loro impotenza.
Nat si pose davanti a Nicolas e lo squadrò con rabbia.
- Dov’eri stasera? -
- Io ero... -
- Dove, Knightly, a venderci? Magari non direttamente, è bastato raccontarlo al tuo grande amico Ray? Walter c’era e tu? -
- Io non... -.
Nicolas trasse la bacchetta come a difendersi, ma gli arrivò prima il pugno di Nat in piena mandibola.
A terra il ragazzo si teneva la parte lesa con la sinistra, stringendo nella destra la bacchetta, in silenzio. Poi si alzò e si diresse alla propria porta.
- Non vi tradirei mai - e chiuse la porta dietro di sé.
Nella sua camera non riuscì a trattenere le lacrime. Lio gli volò sulla spalla, strofinando il becco nella sua tempia.
- Non potevo fare diversamente stasera Lio! Dovevo imparare l’Oblivion il prima possibile... Non potevo permettere che Nat scoprisse che la ragazza che ha visto in realtà è Ann! -.
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