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mercoledì 18 novembre 2015

10 novembre 2015 - Meglio felici che fortunati!

Obiettivo: 

Fare una riflessione sul concetto di felicità, capire quali immagini di felicità vengono proposti e cercare di discernere al meglio gli oggetti della felicità: cosa cattura il nostro cuore? 

Preghiera I parte: Grandi cose 

RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi 
ha fatto germogliare i fiori tra le rocce.
 
Grandi cose ha fatto il Signore per noi
 
ci ha riportati liberi alla nostra terra. 
Ed ora possiamo cantare, 
possiamo gridare l'amore 
che Dio ha versato su noi. 

Tu che sai strappare dalla morte
hai sollevato il nostro viso dalla polvere.
 
Tu che hai sentito il nostro pianto nel nostro cuore 
hai messo un seme di felicità.  RIT:

FOTOLINGUAGGIO 

La stanza viene riempita di immagini. Ogni ragazzo deve scegliere 3 immagini che rappresentano secondo lui tre cose: 
  1. L'immagine della felicità per la “Società”.
  2. La sua immagine personale di felicità.
  3. L'immagine della felicità per la “comunità cristiana”.

[Prima di continuare a leggere prova a vedere quali sono le immagini che penseresti per ogni indicazione ;) ]

Condivisione

  1. Le immagini che dipingono la felicità per la società sono immagini richiamano i concetti di: ricchezza, successo, bellezza, apparenza, realizzazione personale, identità sociale, unità e condivisione, sicurezza, pace, sviluppo tecnologico e culturale, pace… 
  2. Le immagini scelte per la felicità personale rappresentano: il cammino/percorso/viaggio, il superare gli ostacoli, raggiungere gli obiettivi, anche insieme alle altre persone, il sentirsi prezioso, il dare il massimo, la famiglia e le persone vicine, condividere con gli altri, l'amore… 
  3. Le immagini scelte per descrivere la felicità della comunità evocano: la preghiera, la liturgia come cuore della vita di fede, la condivisione, andare insieme verso un obiettivo, la speranza, una figura forte che traccia un cammino, la libertà e la resurrezione… 

Viene quindi letto il Vangelo. 

Preghiera II parte: Dal Vangelo di Luca (Lc 6, 20-23)

In quel tempo, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: 
“Beati voi poveri,
 perché vostro è il regno di Dio.

Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.

Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo. 
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
 
Ma guai a voi, ricchi,
 perché avete già la vostra consolazione.

Guai a voi che ora siete sazi, 
perché avrete fame.

Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti”. 

Divisi in quattro gruppi, si invitano i giovani a cercare le quattro immagini di felicità di Gesù presentate da Luca nelle sue beatitudini: i poveri, gli affamati, chi piange, i perseguitati. Alcune delle immagini scelte presentano più che una condizione di mancanza fisica, una condizione di mancanza spirituale.

Nella condivisione emerge che questo Vangelo è molto duro, perché in fondo i ricchi non hanno colpa perché devono essere “maledetti” con queste minacce. 

Commento
In questo vangelo Gesù è quasi incomprensibile, va bene tutto, però sembra quasi che ci voglia fregare e alla fine non voglia mai che noi siamo felici. Ci dice che siamo “beati” se siamo poveri, affamati, piangenti e perseguitati, perché in un futuro imprecisato (forse) saremo saziati, rideremo e la ricompensa sarà grande. L'unico presente è quello di essere poveri che rende nostro il Regno di Dio, che però non sappiamo neppure cosa sia e che utilità abbia. Segue la minaccia di quando siamo ricchi, ridiamo o siamo sazi, ci maledice, insomma questo Gesù non ci vuole mai felici!! 
Eppure no... non è così ANZI Gesù ci sta avvertendo e ci sta dando l'indicazione per essere VERAMENTE FELICI. 
Questa pagina di Vangelo si colloca dopo diverse guarigioni di persone e dopo che tanta folla cerca Gesù perché venga guarita. Dice Luca “sanava tutti”. Aveva anche guarito l'uomo con la mano inaridita, sentendole su dai farisei perché l'aveva fatto di sabato. Ad un certo punto Gesù in mezzo alla folla che lo cerca piazza questo discorso. 
La lettura abituale che si fa di questo vangelo è quella della giustizia sociale, in una società come quella di Gesù divisa tra poveri e ricchi. C'è però un'altra lettura altrettanto interessante. 
Gesù ha negli occhi queste folle sofferenti che lo cercano per essere guarite. Poi fissa i discepoli e parte in quarta “Beati voi”. I discepoli non sono particolarmente poveri, né affamati, né piangenti, ma allora cosa voleva dire Gesù?
Gesù vuole dire a noi che quando siamo in una condizione di privazione esistenziale, allora è più facile mettersi in ricerca e in ricerca di Lui. Questo ci rende “Regno di Dio” e ci renderà davvero sazi, davvero ridenti, ma farà anche sì che il mondo ci perseguiterà perché saremo in cerca di Lui. 
Gesù lo stava vedendo in quel momento: chi soffriva lo cercava per essere guarito, facendo così lo trovava e lo incontrava!! “Beati voi che siete in cerca di me!” Questo ci dice Gesù! 
Se vi sentiste sazi, “pieni”, senza alcun problema al mondo, nulla vi spinge a “disturbarvi” nella ricerca di me. Chi invece è sazio, non si accorge che la sua esistenza manca di qualcosa, quando poi la vita porrà il conto, quando ci si accorgerà che l'essere ricco, sazio e compagnone non basta per rendere felice allora queste persone si renderanno conto di non aver speso la loro vita a cercare ciò che li poteva rendere davvero felici.
Quanti uomini e donne ricche e di successo sono morte suicide, disperate, perché hanno scoperto che tutte le loro ricchezze, la loro fama, il loro successo, anche il loro talento in realtà non bastava loro, continuavano a sentire un vuoto nella loro esistenza. Anche il giovane ricco era bravo, era ricco, ma sente che “non gli basta”. 
Gesù non ci sta maledicendo, non ci fa terrorismo psicologico ci avverte del grande pericolo di non avere il giusto stimolo che ci induce a cercarLo. “Guai” = “Attenti” perché prima o dopo sentirete quel vuoto esistenziale e allora? Sarete capace di sentirvi “poveri”, “afflitti”, “piangenti” e riuscirete a mettervi alla ricerca di Gesù? 
Infatti dopo queste parole Gesù parte con le indicazioni: come si cerca Gesù? Quale strada percorrere? Lo vedremo il prossimo incontro!

Domanda
Ma perché “guai se parleranno bene di voi”?
Gesù sa bene che chi è per la verità, non incontra benevolenza, chi ripeterà come lui “beati i poveri...” invitando gli altri a cercare Gesù, sarà calunniato, perché è molto più comodo sentirsi dire ciò che si vuole sentire! Chi ha il piede in tutte le scarpe è lodato e si fa amico di tutti, chi è coerente e dice le cose come stanno, sta sulle scatole ad un sacco di persone. Gesù è onesto, sa che sarà così, anche perché sarà poi il motivo della sua morte in croce. 

Preghiera finale: Chiesi a Dio

Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.
 
Domandai a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
 
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:

Mi ha fatto povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:

Egli mi ha dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vita:

Mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto.

Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,

ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno 
e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite.

Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini

nessuno possiede quello che ho io! 
Kirk Kilgour

mercoledì 4 novembre 2015

27 ottobre 2015 - Che cos'è la felicità?

Obiettivo: Capire cosa intendiamo noi con il termine “felicità” e cominciare a capire che cosa intende Dio quando parla di “felicità”. 

Canto alla preghiera: Cantiamo a Te
Cantiamo Te, Signore della vita:
il nome Tuo è grande sulla terra tutto parla di Te
e canta la Tua Gloria grande Tu sei e compi meraviglie, Tu sei Dio. 

Cantiamo Te, Signore Gesù Cristo,
Figlio di Dio venuto sulla terra, fatto uomo per noi nel grembo di Maria. 
Dolce Gesù risorto dalla morte sei con noi. 

Cantiamo Te, amore senza fine: Tu che sei Dio lo Spirito del Padre. 
Vivi dentro di noi e guida i nostri passi, 
accendi in noi il fuoco dell’eterna carità. 

Attività: Facciamo il gioco del personaggio sulla fronte che ognuno deve riconoscere attraverso una serie di domande a cui si deve rispondere con Sì e con No. Invece di avere dei personaggi avremmo sulla fronte le emoticon positive di whatsapp. Ogni partecipante avrà anche un foglio davanti a sé, su cui scriverà le risposte positive che corrispondono alla propria faccina (es: “facciamo questa emoticon quando qualcuno fa una battuta divertente?”). Non si po' fare una domanda sull'elemento fisico (“ha gli occhi chiusi?” “si vede la lingua?”), obiettivo oltre indovinare è individuare come e quando usiamo la corrispettiva faccina, così da capire quali occasioni ci rendono "felici". Quando tutti hanno fatto le domande, si cerca di capire chi ha indovinato e chi è stato più utile nel dare le risposte. Infine selezioniamo la meno felice (28) e la più felice (1).


Nella condivisione scopriamo che non sempre le faccine corrispondono ad un'intensità reale di felicità, che spesso le usiamo “truccandole” e cominceremo quindi a scoprire che la natura della felicità ha più profondità di quanto possiamo pensare. 

Dal libro del Qòelet (Qo 8, 10-15)
Frattanto ho visto malvagi condotti alla sepoltura; ritornando dal luogo santo, in città ci si dimentica del loro modo di agire. Anche questo è vanità. Poiché non si pronuncia una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore degli uomini è pieno di voglia di fare il male; infatti il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, e non sarà felice l'empio e non allungherà come un'ombra i suoi giorni, perché egli non teme di fronte a Dio. Sulla terra c'è un'altra vanità: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dai malvagi con le loro opere, e vi sono malvagi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità. Perciò faccio l'elogio dell'allegria, perché l'uomo non ha altra felicità sotto il sole che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole.

Commento: Questo brano ci colpisce perché non ci sembra tanto coerente con i discorsi che siamo abituati a sentire normalmente.
Questo brano in effetti sembra dirci fare il bene non rende felici: il giovane ricco ad esempio faceva tutte le cose giuste e osservava tutte le leggi, ma allora perché se ne va triste? Dice invece che la felicità sta nell'avere timore di Dio, cioè nell'avere una relazione con Dio… ma siamo d'accordo e cosa significa tutto questo? Lo scopriremo!

L'educatrice ha poi chiesto di fare un confronto tra la faccia più felice e quella meno felice. Ne è venuto fuori che la faccina era identica tranne che per il gocciolone che colava.
Che significato ha? Uno è infelice quando c'è distacco con l'altra persona (il gocciolone indica imbarazzo quindi distanza): se sono felice con quella persona, sono più vicina a lei e lei lo percepisce. Quando siamo tristi ci sentiamo più distanti dalle persone e se loro si avvicinano a me, mi rincuora che io sia triste per loro.
Felicità è (o centra con) una relazione interpersonale (esempio: una persona che diventa felice facendo volontariato, non intesse un rapporto di relazione intima, ma si fa vicino a qualcuno o a qualcosa, si fa Prossimo). Vivendo nuove esperienze con delle persone, mi avvicino a loro, creo un legame con loro e quindi il mio rapporto si rafforza e io sono più felice quando sto con loro.

GESTO: Ognuno doveva inviare un messaggio su whatsapp in cui si faceva un augurio di felicità, mettendo anche una faccina tra quelle usate durante l'incontro.

Preghiera corale: Brillare veramente
Signore, facci ricordare
che il tuo primo miracolo,

alle nozze di Cana,
 lo facesti per aiutare
alcuni uomini a fare festa.

Facci ricordare
che chi ama gli uomini,
ama anche la loro gioia,

perché senza gioia
non si può vivere…

Fammi comprendere, Signore,

che il Paradiso è nascosto 
dentro di noi.

Ecco, ora è qui, 
nascosto dentro di me.

Se voglio, domani stesso,
 comincerà a brillare veramente
per me

e durerà tutta la vita.
(Fëdor Dostoevskij)

martedì 20 ottobre 2015

13 ottobre 2015 - Che Magnificat!

Ci siamo trovati in cappella e abbiamo cominciato con la lettura del Vangelo recitata a parti.


Dal Vangelo di Luca (Lc 1,26-45)

26 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». 29 A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. 30 L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34 Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». 35 Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. 36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: 37 nulla è impossibile a Dio». 38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
39 In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. 40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44 Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».


Canto: MAGNIFICAT



Commento:

Maria in questo Vangelo è fantastica perché non è che semplicemente remissiva, ma ascolta tanto anche da porre una domanda intelligente all'angelo. Maria non è sprovveduta, pone subito una questione sostanziale. Altra cosa strabella è che Maria, dopo l'annuncio, parte subito per visitare Maddalena.
Maria vuole assicurarsi che ciò che gli ha detto l'angelo è davvero reale. Se ci pensiamo un attimo per Maria era una notizia bomba, perché lei era ebrea e i suoi avi aspettavano il Messia da tempo: scoprire che proprio lei sarebbe stata madre della promessa del Dio di Israele era il sogno che si realizzava! Quando poi Maria vede il pancione di Elisabetta, realizza che è tutto vero e la preghiera del Magnificat testimonia tutta questa gioia esplosiva di tutta la bellezza di Dio che si manifesta in questo canto che prepara a un mondo meraviglioso per tutti.
Viene chiesto se Maddalena sapeva che Maria era destinata ad essere madre di Dio. L'educatrice dice che nel Vangelo non è riportato, ma come l'angelo ha parlato a Zaccaria, il marito di Maddalena, forse una comunicazione angelica è avvenuta anche con Maddalena, non lo sappiamo. Laura C osserva magari Maddalena lo ha letto in faccia a Maria tanto era raggiante

Mostra Magnificat:

Abbiamo chiesto a ogni partecipante di portare un qualcosa di meraviglioso, che pensandolo guardandolo o ascoltandolo lo avesse "staccato da terra"
Libretto del campeggio – G
Album delle fotografia dei primi anni di vita – CB
Quadernetto – AL
Pallone - LC
Tramonto – AM
Foto DNA del kiwi – MT
Cielo stellato – SF
Foto del nipote – AS
Primo disegno delle superiori - MB
Anello - CZ

Aggiunte la sera del 20/10/15 anche:
Oceano Mare di Baricco – AF
Foto con amiche – I


Alla fine è stato presentato il Magnificat di Dio. 
I ragazzi vedevano la cornice da dietro, l'educatrice ha spiegato che questa opera famosissima, vista moltissime volte da tutti, spesso non viene considerata come l'opera che Dio ci ha indicato come il suo Magnificat nelle Scritture. Ha detto anche che l'opera presente è una copia dell'originale, perché è illegale prendersela ed esporla. Ha detto che Dio ogni volta che guarda questa opera il suo cuore si "stacca da terra" tanto lo "innamora". L'educatrice chiedeva di mettersi in ginocchio davanti a questa opera e di fare una preghiera personale. L'opera era uno specchio, in cui ogni ragazzo ha visto la propria immagine riflessa.

Condivisione
Abbiamo detto che molti magnificat degli altri potevano essere i nostri. Raccontando ognuno il proprio Magnificat si è avuta l'opportunità di conoscere gli altri meglio, anche perché inizialmente non si avrebbe avuto un confronto così profondo con tutti.

Si conclude la preghiera leggendo ognuno un pezzetto del Salmo 138 e concludendo tutti insieme con il Gloria.

Salmo 138

Signore, tu mi scruti e mi conosci,

tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,


intendi da lontano i miei pensieri,

osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.


La mia parola non è ancora sulla lingua

ed ecco, Signore, già la conosci tutta.



Alle spalle e di fronte mi circondi 
e poni su di me la tua mano.



Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.


Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?



Se salgo in cielo, là tu sei;

se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,

anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Se dico: “Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte”,

 
nemmeno le tenebre per te sono tenebre


e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.



Sei tu che hai formato i miei reni

e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.


Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;


meravigliose sono le tue opere,

le riconosce pienamente l'anima mia.

Non ti erano nascoste le mie ossa 
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.


Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.


Quanto profondi per me i tuoi pensieri,

quanto grande il loro numero, o Dio!


Se volessi contarli, sono più della sabbia. 

Mi risveglio e sono ancora con te.


Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,

provami e conosci i miei pensieri;

vedi se percorro una via di dolore 
e guidami per una via di eternità.


Tutti: O Signore, nostro Dio,
 quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Gloria...


CANTO: Ave Maria

6 ottobre 2015 - Start!!

Ci siamo introdotti nel gruppo con il “simpatico” gioco delle sedie “olmo”, che ha riscosso un notevole successo, anche perché mi/ci ha fatto imparare tutti i nomi.

Speed Date (2' a coppia)

Divisi in coppia con 1 minuto a testa si rispondeva a 3 domande. Sotto abbiamo inserito le risposte che abbiamo sentito più o meno.

I Vecchi
Domanda:
Che cosa ti piace di questo gruppo?
Risposta: L'educatrice (). Quando non c'era il gruppo d'estate ne sentivano la mancanza. Insieme di persone improbabili, che non sono una compagnia di amici, ma nel gruppo funzionano. Argomenti coinvolgenti affrontati in maniera dinamica e trasversale.

Domanda: Che cosa ti aspetti quest'anno?
Risposta: Conoscere nuovi arrivati e quindi nuovi punti di vista. Temi nuovi e affrontati in maniera dinamica e trasversale.

Domanda: Che valore aggiunto ha l'AC per te?
Risposta: Gli incontri zonali (ndEdu Qui devo lavorare sull'identità associativa ) .


I Nuovi
Domanda: Come mai stai entrando in questo gruppo?
Risposta: Per far parte di un gruppo. Per confrontarmi con altre persone su problemi attuali. Dopo averne sentito parlare ho deciso di provare.

Domanda: Che cosa ti aspetti da noi?
Risposta: Temi nuovi e affrontati in maniera dinamica e trasversale. Confronto e non cose calate dall'alto.

Domanda: Come vedi l'AC da fuori?
Risposta: Gruppo molto organizzato, con una buona base e una storia, che ha temi interessanti.


Lo Speed Date ha avuto qualche lato negativo: era troppo poco il tempo, lasciava il discorso a metà. Dal lavoro comunque si è evinto che le risposte date erano piuttosto coerenti tra di loro e questo era sintomo di una buona condivisione. Chiara B dice che le risposte non erano tutte uguali infatti molti vecchi con vecchi, si "completavano" rispetto alcuni concetti.


Giro dei titoli del gruppo scorso!

I ragazzi in cerchio dovevano ricordare i titoli degli incontri: il primo diceva il primo, il secondo diceva il primo e il secondo, il terzo diceva il primo, il secondo e il terzo... in questo modo si poteva percepire il percorso fatto l'anno scorso dal gruppo.

Incontro 1 - Se ho paura… (Tema dell'anno)
Incontro 2 - Meglio soli? (Comunità)
Incontro 3 - Cos'è la comunità? (Comunità)
Incontro 4 - Mai da soli! (Comunità)
Incontro 5 - Basta fare i cattivi (Mese della Pace)
Incontro 6 - Ridare dignità a… (Mese della Pace)
Incontro 7 - A Memoria! (Liturgia)
Incontro 8 - Sacrificio per passione (Liturgia)
Incontro 9 - Riti di Miti (Liturgia)
Incontro 10 - misTEro? (Liturgia)
Incontro 11 - LiturgicaMENTE: un po' di testa nella Messa (Liturgia)
Incontro 12 - Cosa Nostra? Cosa è nostro? (Mafia-Legalità)
Incontro 13 - Benvenuti a 'Ndraghotel (Mafia-Legalità)
Incontro 14 - Maria Stella della Speranza (Mafia-Legalità)


Momento finale conviviale con cibo!

lunedì 20 luglio 2015

Sondaggio per i temi 2015/2016


martedì 7 luglio 2015

25 maggio 2015 - Maria Stella della Speranza (incontro di preghiera)

Nell'incontro precedente i giovani hanno vissuto la Festa Zonale, che ha offerto diversi spunti di legalità, ha ospitato i testimoni dell'Associazione Libera contro le Mafie.
Per concludere l'anno è stat proposta una veglia di preghiera come efficace modo per contrastare l'azione mafiosa, perché la preghiera tiene viva la speranza nell'uomo e nell'azione di Dio nel mondo e, inoltre, la religiosità autentica contrasta quella artificiosa che molta mafia strumentalizza per "lavarsi la coscienza".


Maria Stella della Speranza

Canto di inizio: Ecco il nostro sì

Fra tutte le donne scelta in Nazareth,
sul tuo volto risplende il coraggio di quando hai detto “Sì”.
Insegna a questo cuore l’umiltà,
il silenzio d’amore, la Speranza nel figlio tuo Gesù

RIT. Ecco il nostro Sì, nuova luce che rischiara il giorno,
è bellissimo regalare al mondo la Speranza.
Ecco il nostro Sì, camminiamo insieme a te Maria,
Madre di Gesù, madre dell’umanità.

Nella tua casa il verbo si rivelò
nel segreto del cuore il respiro del figlio Emmanuel.
In segna a queste mani la fedeltà,
a costruire la pace, una casa comune insieme a te. RIT.

Donna dei nostri giorni sostienici,
guida il nostro cammino con la forza di quando hai detto “Sì”.
Insegnaci ad accogliere Gesù,
noi saremo Dimora, la più bella poesia dell’anima. RIT.

Nel nome del Padre ….

Introduzione

La via del male ruba la speranza
Papa Francesco

Guida:
“Da più di mille anni, la Chiesa saluta Maria, come “stella del mare”: Ave maris stella. Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente, […] persone che donano luce traendola dalla vera luce che è Gesù, ed offrono così orientamento per la nostra vita. Quale persona potrebbe più di Maria essere per noi stella di speranza, lei che con il suo “sì“ aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo; lei che diventò la vivente Arca dell'Alleanza, in cui Dio si fece carne, divenne uno di noi, piantò la sua tenda in mezzo a noi (cfr Gv 1,14)?" (Benedetto XVI, Enciclica Spe Salvi, n. 49)

Questa sera vogliamo affidare a Maria le ansie che ci portiamo nel cuore. La nostra società è vittima dell’illegalità che vuole costruire un mondo senza sacrificio e con prepotenza. L’illegalità è uno strumento con uno scopo ben preciso: ottenere il più velocemente possibile dei privilegi. Potere e denaro, essere il primo, il più importante, possedere sempre più beni. Alla luce di quanto stiamo vivendo, come gruppo vogliamo ribadire il mostro impegno a costruire un mondo più giusto. La speranza per noi cristiani è un presente intessuto di futuro, uno spiraglio di luce nell'oscurità. Essa è una timida fiammella che riscalda le tenebre. È il dolore superato, disperazione sanata, certezza fiorita sul dubbio. Vita che attende il nuovo, il diverso. È una voce che implora aiuto. Fede proiettata nel domani. Sospiro. Attesa di gioia. La speranza è desiderio di amore. 

In questi misteri del Rosario, preghiamo con Maria, stella della Speranza, come la definisce Benedetto XVI, a lei chiediamo di aprirci a una speranza nuova, capace a non arrendersi di fronte a “tanto non cambia nulla”, “tanto fanno tutti così”, “tanto è inutile, vincono sempre loro”.

1 mistero: Maria, donna del “sì”

Noi, pastori delle Chiese della Campania, non intendiamo limitarci a denunciare queste situazioni;
ma, nell’ambito delle nostre competenze e possibilità, intendiamo contribuire al loro superamento,
anche mediante una revisione e integrazione dei contenuti e dei metodi dell’azione pastorale.
don Peppino Diana

Dal Vangelo di Luca (Lc 1, 27-38)
L'angelo andò da una fanciulla che era fidanzata con un certo Giuseppe, discendente del re Davide. La fanciulla si chiamava Maria. L'angelo entrò in casa e le disse:
- Ti saluto, Maria! Il Signore è con te: egli ti ha colmata di grazia.
A queste parole Maria rimase sconvolta e si domandava che significato poteva avere quel saluto.
Ma l'angelo le disse:
- Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio. Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù. Egli sarà grande: Dio, l'Onnipotente, lo chiamerà suo Figlio; il Signore lo farà re, lo porrà sul trono di Davide, suo padre, ed egli regnerà per sempre sul popolo d'Israele. Il suo regno non finirà mai.
Allora Maria disse all'angelo:
- Come è possibile questo, dal momento che io sono vergine? 
L'angelo rispose:
- Lo Spirito Santo verrà su di te, l'Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppure è già al sesto mese. Nulla è impossibile a Dio!
Allora Maria disse:
- Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto.
Poi l'angelo la lasciò.

Fede e Mafia
“Ha quindi luogo la cerimonia del giuramento che consiste nel chiedere a ognuno con quale mano spara e nel praticargli una piccola incisione sul dito indice della mano indicata, per fare uscire una goccia di sangue con cui viene imbrattata una immagine sacra: molto spesso quella dell'Annunziata, (…) che è ritenuta la patrona di Cosa Nostra.” (Giovanni Falcone – Cose di Cosa Nostra)

Attività antimafiosa: Mobilitazione antimafia
È fondamentale dare visibilità alle imprese anti-mafia e non permetterne l'isolamento. Le autorità pubbliche devono difendere un bene che è prezioso per tutti e che deve essere valorizzato come attrazione nazionale. È necessario anche porre attenzione al lavoro volontario estivo che tanti giovani fanno sui beni confiscati (liberamente tratto dagli Appunti di Laura Calabria).

Guida
L'Annunziata è patrona di Cosa Nostra perché ha detto “sì”, ma il “sì” di Maria è un “sì” alla via del bene, un “sì” che a permesso l'ingresso di Dio nella storia degli uomini, è un “sì” colmo di SPERANZA per il futuro degli uomini. È un “sì” diverso quello che pronuncia il mafioso è un “sì” che lo condanna, è un “sì” che gli “toglie la speranza”. 
A turno sarete chiamati a dire il vostro sì, alzandovi in piedi.

SEGNO
N. vuoi fare entrare la speranza nel mondo? (a turno ci si alza in piedi e si risponde “Sì” oppure “No”)

Padre nostro, Ave Maria, Gloria


2 mistero: Maria, donna del coraggio

Non ho paura delle cattiverie dei malvagi, ma del silenzio degli onesti
Martin Luther King

Dal Vangelo di Luca (Lc 1, 46-55)
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
 D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
 di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
 Ha spiegato la potenza del suo braccio, 
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
 ha ricolmato di beni gli affamati,
 ha rimandato i ricchi a mani vuote.
 Ha soccorso Israele, suo servo, 
ricordandosi della sua misericordia,
 come aveva detto ai nostri padri,
 per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Fede e Mafia
A Pignato Maggiore il clan Lubrano fece restaurare a proprie spese un affresco raffigurante una madonna. È detta la “Madonna della camorra”, poiché a lei si sono rivolti per chiedere protezione i più importanti latitanti di Cosa Nostra fuggiti dalla Sicilia a Pignataro Maggiore.
Attività Antimafiosa: Punizione dell'accumulazione mafiosa
Togliere la terra alla Mafia, significa colpire queste organizzazioni criminose in ciò che hanno di più caro. Questa punizione rende più debole la mafia nel prestigio, cosa che non fa neppure il carcere. Le aziende anti-mafiose che lavorano sui beni confiscati devono combattere quotidianamente la pressione psicologica e il vandalismo che attua l'organizzazione criminale contro le terre che erano loro (liberamente tratto dagli Appunti di Laura Calabria).

Guida
Maria non è una sottomessa, ma è una collaboratrice della rivoluzione di Dio. Nel Magnificat emerge tutta la sua forza e la sua speranza per un mondo dove le ingiustizie vengono spazzate via e i poveri della terra riconquistano la propria dignità...

Riflessione silenziosa

A MARIA, DONNA CORAGGIOSA
Ispira la protesta di tante vittime dei soprusi e della prepotenza

Maria, donna coraggiosa, a Zapopan nel Messico, Giovanni Paolo Il ha scolpito il monumento più bello che il magistero della Chiesa abbia mai elevato alla tua umana fierezza, quando disse che tu ti presenti come modello «per coloro che non accettano passivamente le avverse circostanze della vita personale e sociale, né sono vittime dell'alienazione».
Dunque, tu non ti sei rassegnata a subire l'esistenza. Hai combattuto. Hai affrontato gli ostacoli a viso aperto. Hai reagito di fronte alle difficoltà personali e ti sei ribellata dinanzi alle ingiustizie sociali del tuo tempo. Non sei stata, cioè, quella donna tutta casa e chiesa che certe immagini devozionali vorrebbero farci passare. Sei scesa sulla strada e ne hai affrontato i pericoli, con la consapevolezza che i tuoi privilegi di madre di Dio non ti avrebbero offerto isole pedonali capaci di preservarti dal traffico violento della vita.
Perciò, Santa Maria, donna coraggiosa, tu che nelle tre ore di agonia sotto la croce hai assorbito come una spugna le afflizioni di tutte le madri della terra, prestaci un po' della tua fortezza. Nel nome di Dio, vendicatore del poveri, alimenta i moti di ribellione di chi si vede calpestato nella sua dignità. Alleggerisci le pene di tutte le vittime dei soprusi. E conforta il pianto nascosto di tante donne che, nell'intimità della casa, vengono sistematicamente oppresse dalla prepotenza del maschio.
Ma ispira anche la protesta delle madri lacerate negli affetti dal sistemi di forza e dalle ideologie di potere. Tu, simbolo delle donne irriducibili alla logica della violenza, guida i passi delle madri coraggio perché scuotano l'omertà di tanti complici silenzi. Scendi in tutte le piazze di maggio del mondo per confortare coloro che piangono i figli desaparecidos. E quando suona la diana di guerra, convoca tutte le figlie di Eva perché si mettano sulla porta di casa e impediscano ai loro uomini di uscire, armati come Caino, ad ammazzare il fratello.
Santa Maria, donna coraggiosa, tu che sul Calvario, pur senza morire hai conquistato la palma del martirio, rincuoraci col tuo esempio a non lasciarci abbattere dalle avversità. Aiutaci a portare il fardello delle tribolazioni quotidiane, non con l'anima dei disperati, ma con la serenità di chi sa di essere custodito nel cavo della mano di Dio. E se ci sfiora la tentazione di farla finita perché non ce la facciamo più, mettiti accanto a noi. Siediti sui nostri sconsolati marciapiedi. Ripetici parole di speranza.
E allora, confortati dal tuo respiro, ti invocheremo con la preghiera più antica che sia stata scritta in tuo onore: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio; non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta». Così sia. (don Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni)

Padre nostro, Ave Maria, Gloria

3 mistero: Maria, donna dell'accoglienza e della verità

È importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell'uomo per soldi.

Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste.
Padre Pino Puglisi

Dal Vangelo di Luca (Lc 2,33-35)
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”.

Fede e Mafia
In terra di camorra il messaggio cristiano non viene visto in contraddizione con l’attività camorristica: il clan che finalizza la propria attività al vantaggio di tutti gli affiliati considera il bene cristiano rispettato e perseguito dall’organizzazione.

Attività antimafiosa: Sconfessione della Cultura Mafiosa
La Mafia deve essere rivelata per ciò che è realmente un'organizzazione CRIMINALE. Spesso invece le viene attribuita LEGGITTIMITÀ, perché offre lavoro e servizi con maggiore efficacia dello Stato. L'economia antimafia, attraverso le le imprese nate dalla confisca dei beni mafiosi, offre lavoro ai giovani con competenze e non con conoscenze e garantisce salari regolari, coinvolgendo anche quella quota debole di lavoratori come disabili ed ex-carcerati, riducendo ulteriormente la LEGGITTIMITÀ della Mafia (liberamente tratto dagli Appunti di Laura Calabria).

Guida
Maria, fin dall'inizio, è partecipe del mistero e delle sofferenze di Gesù. Vede in Lui il “segno di contraddizione”, e ne condivide la missione. Non teme il dolore della verità, ma lo accoglie tra le sue braccia, come il corpo di Gesù deposto dalla croce. Maria alimenta con la sua vita la verità, ne è figlia e madre.

SEGNO
Mentre recitiamo le preghiere accendiamo le nostre candeline per imparare “a fare luce” e vedere il bene e il male nelle nostre azioni.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria

4 mistero: Maria donna della memoria

Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali
e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
Giovanni Falcone

Dal Vangelo di Luce (Lc 2, 46-51)
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". Ed egli rispose loro: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

Fede e Mafia
A Scampia nei laboratori di stoccaggio della droga spesso vengono tagliati 33 panetti di hashish per volta, come gli anni di Cristo. Poi ci si ferma per 33 minuti, si fa il segno della croce e si ritorna al lavoro.

Attività antimafiosa: Valore della Memoria
Punto di forza della Cultura mafiosa è l'INVISIBILITÀ, quindi fa molto comodo all'organizzazione criminale la costante assenza di MEMORIA della Società Civile. Invece la memoria della Mafia è importante: punisce tutti i torti subiti anche a distanza di anni (liberamente tratto dagli Appunti di Laura Calabria).

Guida
Il cuore di Maria diviene custode della grandezza imprevedibile di Dio, raccoglie gli avvenimenti e li tramanda. Il Vangelo di Giovanni, l'ultimo ad essere scritto, nasce proprio dalla condivisione che il discepolo amato ha avuto con Maria. Maria diventa per noi il modello e lo strumento per ricordarci le azioni di Dio nella nostra vita, per ricordare qualcuno nella nostra preghiera, per imparare da lei a contemplare e ricordare.

SEGNO
Mentre recitiamo le preghiere ci facciamo “un nodo al fazzoletto”: ci salviamo un memo sul cellulare per ricordarci di pregare per le stragi di Mafia ogni 23 maggio...

Padre nostro, Ave Maria, Gloria

5 mistero: Maria, donna e madre dell’umanità

Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.
Paolo Borsellino

Dal Vangelo di Giovanni (Gv 2,1-5)
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela".

Fede e Mafia
Nelle sale ex voto dei santuari di Pompei e di Madonna dell’Arco, tra i più visitati al mondo, non si contano gli oggetti in oro e i costosi regali che noti malavitosi hanno offerto alla madonna in segno di gratitudine per essersi salvati da un agguato. O per aver concluso un affare milionario. O perché il loro rivale è morto ammazzato.

Attività antimafiosa: Rispetto dell'ambiente
I prodotti provenienti dai beni confiscati a volte hanno un prezzo maggiore degli analoghi del mercato, ciò avviene perché vengono rispettate le regole che garantiscono la qualità biologica del prodotto. L'organizzazione mafiosa ha invece un RAPPORTO PREDATORIO con il territorio, non lo rispetta, al contrario l'impresa antimafiosa non è pericolosa né per il presente, né per il futuro (liberamente tratto dagli Appunti di Laura Calabria).

Guida
Maria ha a cuore tutta l'umanità, è attenta ai problemi e alle difficoltà di tutti, per questo è “ausiliatrice”, “colei che aiuta”. Maria è stata generosa, offrendo la sua vita a Dio per il bene del mondo, per il futuro dell'umanità. Impariamo da lei a non essere egoisti con le risorse che ci vengono date, ma preserviamole per il futuro dei nostri figli e impariamo a condividerle in modo equo, creando una rete di solidarietà reciproca.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria

SEGNO e PREGHIERA
Recitiamo ora delle litanie spontanee alla Madonna, a cui risponderemo coralmente “Prega per noi!”, passandoci un gomitolo che creerà una rete.
Appellativi a Maria: Madre..., Vergine..., Regina..., ma potete anche spaziare oltre questi!

Preghiera conclusiva
Tu, o Maria, donna della speranza,
rimani in mezzo ai discepoli come la loro Madre,
come Madre della speranza.
Santa Maria, Madre di Dio, Madre nostra,
insegnaci a credere, sperare ed amare con te.
Indicaci la via verso il suo regno!
Stella del mare, brilla su di noi
e guidaci nel nostro cammino! 
Benedetto XVI


Canto finale: Ave Maria

Ave Maria, ave. Ave maria, ave.

Donna dell'attesa e madre di speranza, ora pro nobis.
Donna del sorriso e madre del silenzio, ora pro nobis.
Donna di frontiera e madre dell'ardore, ora pro nobis.
Donna del riposo e madre del sentiero, ora pro nobis.

Ave Maria, ave. Ave maria, ave.

Donna del deserto e madre del respiro, ora pro nobis.
Donna della sera e madre del ricordo, ora pro nobis.
Donna del presente e madre del ritorno, ora pro nobis.
Donna della terra e madre dell'amore, ora pro nobis.

Ave Maria, ave. Ave maria, ave. Ave Maria, ave. Ave maria, ave.

11 maggio 2015 - Benvenuti a 'Ndranghote

Tutte le regole di Hotel comune sono in vigore, alle quali si aggiungono le seguenti istruzioni.



Istruzioni del gioco

Si devono creare 2 casse: una per il denaro sporco, una per il denaro regolare.

Quando un giocatore dovrà il pedaggio per il vostro hotel, per ogni ogni soggiorno in uno dei tuoi hotel puoi scegliere:
  • se richiedere il pedaggio regolare, versando così il 20% della cifra richiesta alla Cassa dello Stato
oppure
  • ottenere pedaggio in nero, per il quale non dovrai versare nulla allo Stato, ma andrà versato nella cassa del denaro sporco.

Quando si capita sulla casella per costruire per conquistare un APPALTO si può scegliere 4 strade:
1. Tutti i giocatori tirano il dado (il numero più alto si conquista l’appalto), chi lo indice (e cioè chi è arrivato sulla casella) però tira due volte... (ottieni 1 voto)
2. Convinci gli avversari a non partecipare al bando (attraverso denaro o voti) (1 punto mafia) (ottieni 1 voto se corrompi con soldi)
3. Offri 3 voti al Comune per vincere l’appalto (1 punto mafia)
4. Usa la VIOLENZA (2 punti mafia)

Vendita voti
Ad alcune scelte nel gioco corrisponde la conquista di 1 voto. I voti possono essere usati in diversi modi all’interno del gioco: ti permettono di vincere le elezioni oppure permettono di essere usati come merce di scambio. 1 voto vale 800 €, vendere voti fa acquisire 1 punto mafia per ogni voto venduto.


Se sei in difficoltà puoi chiedere un prestito...
  • Alla Banca: tira il dado appalti se ottieni verde ottieni il prestito e a ogni giro dovrai dare 50€ fino all’estinzione del debito più il 5%
  • A un avversario: che stabilirà le condizioni
  • Alla Mafia: ti darà subito la cifra che desideri, ma dovrai dare 100€ a ogni giro fino all’estinzione del debito più il 20%

Punti MAFIA
Ogni volta che fai azioni mafiose all’interno del gioco ottieni punti MAFIA.
ATTENZIONE: troppi punti MAFIA potrebbero avviare un’azione da parte della Magistratura.

Ogni 6 punti Mafia, pesca 1 tra una le 4 CARTE GIUSTIZIA:
1. Magistrato corrotto → sei libero
2. Minimo della pena → paghi 400 €
3. Pena media → paghi 2000 €
4. Confisca di un bene → cede una proprietà e tutti i soldi sporchi


MAZZO delle carte PROBABILITÀ 

1 Carta Tassa dei Rifiuti
Tutti i giocatori devono pagare la tassa dei rifiuti da 1800 €. Si possono scegliere le seguenti opzioni:
1. Pagare la tassa dello smaltimento rifiuti. (ottieni 1 voto)
2. Pagare una discarica abusiva per 500 € e 1 carta voto, oppure 1.000 € e nessuna carta voto. (1 punto Mafia)
3. Crea una discarica abusiva, ritira i rifiuti degli avversari per denaro (500 €) e punti voto. (2 punti Mafia )

1 Carta Paradiso fiscale
Crea un Paradiso fiscale, se accetti tutti i tuoi soldi sporchi saranno ripuliti (3 punti Mafia).
Denuncia il Paradiso fiscale, ottieni 1 voto.

2 Carte Elezioni
Chi ha più carte voto vince le elezioni e vince 3 carte speciali (leggi sotto “Carte Speciali”). 

3 Carte Speciali 
Ottieni carta speciale dal mazzo che preferisci Legalità o Corruzione (leggi sotto “Carte Speciali”).

1 Carta Prostituzione
1. Sventa un giro di prostituzione: ottieni 1 voto e 200 €
2. Sfrutta un giro di prostituzione: ottieni 2 voti e 1.600 € (1 punto mafia)

1 Carta Traffico di stupefacenti
1. Denuncialo: assegna 1 punto mafia a chi vuoi
2. Sfruttalo: ottieni 3.000 €, 2 voti e 2 punti mafia
 
1 Carta Commercio illegale di armi:
1. Sventalo: ottieni 2 voti
2. Assorbilo nei tuoi traffici: guadagni 2.400 €

1 Carta Oneri di Urbanizzazione
Devi pagare gli oneri di urbanizzazione per 1.500 €. Scegli tra: 
1. Pagare (ottieni 1 voto). 
2. Corrompere un impiegato comunale con 800 € che non ti conteggi gli oneri (prendi 1 punto Mafia). 
3. Fingere di accollarsi la spesa di alcuni lavori pubblici in cambio del pagamento degli oneri e poi non fare i suddetti lavori (prendi 2 punti Mafia).

1 Carta Immigrazione Clandestina
1. Sventa un giro di immigrazione clandestina: ottieni 1 voto
2. Sfrutta l’immigrazione clandestina: guadagni 3.000 €  e prendi 2 punti mafia


2 Mazzi CARTE SPECIALI

Carte corruzione
1. Il prefetto ha una dipendenza da narcotici e tu lo sai: togliti 1 punto Mafia
2. Hai corrotto il Direttore sanitario: recicla metà del tuo denaro sporco
3. Hai creato un Paradiso Fiscale: recicla tutto il tuo denaro sporco
4. Ottieni 600 € dal Pizzo
5. Ottieni 1.800 € dal Pizzo
6. Ottieni 3.000 € dal Pizzo
7. Ottieni 800 € dal Pizzo
8. Ottieni 1.000 € dal Pizzo
9. Ottieni 1 voto per aver chiuso la bocca su alcuni traffici illeciti
10. Ottieni 2 voti per aver chiuso un occhio su alcuni debiti di gioco 
11. Ottieni 3 voti per aver rifornito di droga a prezzi modici alcuni membri del Consiglio Comunale 
12. Hai corrotto un magistrato: togliti 1 punto Mafia

Carte legalità 
1. Carta di LIBERA: ottieni un bene confiscato o la metà della cassa nera di un avversario (carta valida quando un avversario ha un bene o parte del nero confiscato per Mafia)
2. Agevolazioni fiscali: per questo intero giro dovrai versare solo metà tassa del pedaggio
3. Conguaglio: hai pagato più tasse di quelle che dovevi ti vengono restituiti 1.000 €
4. Conguaglio: hai pagato più tasse di quelle che dovevi ti vengono restituiti 1.600 €
5. Conguaglio: hai pagato più tasse di quelle che dovevi ti vengono restituiti 400 €
6. Conguaglio: hai pagato più tasse di quelle che dovevi ti vengono restituiti 1.600 €
7. Ottieni 1 voto per il sostegno alla scuola
8. Ottieni 2 voti per l'impegno profuso alla trasparenza della burocrazia
9. Ottieni 3 voti per l'impegno a difesa dell'ambiente
10. Denuncia la Mafia: puoi assegnare a un avversario 1 punto Mafia
11. Denuncia la Mafia: puoi assegnare ai tuoi avversario 2 punti Mafia
12. Denuncia la Mafia: puoi assegnare ai tuoi avversario 3 punti Mafia

Lo scopo del gioco è far capire che il giocatore che seguirà il percorso più mafioso vincerà senza nessun problema. I giocatori che vorranno essere sempre legali, perderanno tantissimo e alla fine cadranno nella tentazione di fare azioni poco lecite pur di rimanere a galla. Solo con molta fortuna sarà possibile per un giocatore legale vincere la partita.
Questo gioco vuole essere una provocazione tosta su una realtà piuttosto inconfutabile: la mafia “paga”, comportarsi in modo mafioso fa guadagnare soldi con più facilità e, purtroppo, raramente si cade nelle maglie della giustizia. Chiaro che l'invito non è “diventate mafiosi”, ma capire e accettare che la via della legalità non porta gli stessi successi e più faticosa e meno appetibile, ma è quella che siamo invitati a percorrere per 
Le carte raccontano fatti reali e sono anch'esse una provocazione. L'idea era quella di mostrare anche le storture della società e cercare di dare indicazioni sulle vie di legalità possibili e, soprattutto, di stimolare a tenere alta la guardia come opinione pubblica, come bene comune, come ricerca della giustizia sociale.

La Preghiera è proprio un invito a questa consapevolezza e alla perseveranza nel bene.

Canto: Gloria dal basso della terra (del Sermig)
Gloria dal basso della Terra,
gloria dal più infame degli stermini.
Gloria nella carestia,
gloria nella guerra più atroce.
Gloria, gloria, gloria,
solo tu hai la forza con la tua gloria
di asciugare le lacrime, di portare nella tua gloria
nell'alto dei cieli i vinti della terra,
i vinti della terra, i vinti della terra.


Dalla seconda Lettera ai Tessalonicesi (2Ts 3, 6-13)
Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi. Sapete infatti come dovete imitarci: poiché noi non abbiamo vissuto oziosamente fra voi, [8]né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e sforzo notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non ne avessimo diritto, ma per darvi noi stessi come esempio da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi demmo questa regola: chi non vuol lavorare neppure mangi. [11]Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. [12]A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace. [13]Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene. 


Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.
Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto "sì" quando avrebbe dovuto dire "no".
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.
Paulo Coelho