Non posso fare grandi riassunti dell'incontro, abbiamo montato l'attrezzatura, ci siamo agghindati per la fotopetizione promossa dall'AC e abbiamo fatto le foto a chi era pronto.
LF, AM, ND hanno cominciato a creare un trailer ispirato, da mandare in assemblea a febbraio se riusciamo! ^^
Concluso con la Preghiera.
FARSI VEDERE o GLORIFICARE?
Gesù chiamò a sé i dodici discepoli e diede loro il potere di cacciare gli spiriti del male e di guarire ogni tipo di malattia e d’infermità. Ecco i nomi dei suoi dodici apostoli: Simone (chiamato anche Pietro), Andrea (fratello di Pietro), Giacomo (figlio di Zebedeo), Giovanni (fratello di Giacomo), Filippo, Bartolomeo, Tommaso, Matteo (l’esattore delle tasse), Giacomo (figlio di Alfeo), Taddeo, Simone (membro degli zeloti, un partito politico sovversivo) e Giuda Iscariota (quello che poi lo tradì).
Quando Gesù ebbe finito di dare queste istruzioni ai dodici discepoli, se ne andò a predicare nelle città che aveva in programma di visitare.
Commento: Questo Vangelo è stato scelto per bilanciare un po' il discorso dell'altra volta, noi dobbiamo far sì vedere quello che “valiamo”, ma bilanciando con l'umiltà di colui che è mandato. L'elenco preciso di nomi serve all'evangelista per due motivi: concretezza storica (i dettagli danno credibilità) e perché voleva restituire l'umanità delle persone scelte da Gesù. DN ha notato che non di tutti si dà qualche riferimento e si chiedeva il perché.
Abbiamo visto il tipo di informazione che viene data (soprannome dato da Gesù, fratello, figlio, occupazione, partito politico, comportamento tenuto con Gesù) e queste informazioni indicano una relazione, un rapporto con una persona o un gruppo di persone. Forse a chi non viene data un' indicazione specifica è perché i primi lettori del Vangelo di Matteo non potevano cogliere i riferimenti perché non conoscevano le persone non specificate.
Abbiamo anche notato che gli elementi che sono indicati sono molto umani, Gesù manda i discepoli con tutta la loro umanità, non le loro capacità e le loro "bravure", ma con i loro limiti (esattore, tradì Gesù...) con questa umanità devono curare spirito e fisico, stare vicino alle persone sia spiritualmente, ma anche per una guargione nel corpo.
LC dà la distinzione tra discepoli e apostoli, i primi sono più numerosi quelli che seguono Gesù in generale, i secondi sono quelli che hanno una relazione con Gesù più profonda e sono mandati specificatamente. L'educatrice aggiunge che l'apostolo è colui che ha incontrato Cristo risorto, quindi è realmente consapevole della Salvezza di Cristo, ha esperito questa salvezza. AL appunta che San Paolo non è elencato, ma è un apostolo. L'educatrice ricorda che Paolo non ha incontrato Gesù in vita e non l'ha seguito in vita, ma l'ha incontrato dopo che è risorto sulla via di Damasco, questo l'ha reso a tutti gli effetti “apostolo”, ma sì non presente nell'elenco.
Gesto: Ci siamo scambiati le carte di identità e abbiamo notato come in realtà non dicono nulla delle persone che siamo. Se io devo descrivere uno di voi non elenco certo l'altezza, i capelli o gli occhi, racconto del tipo di relazione che ho con questa persona, come si comporta, cosa pensa, cosa ci raccontiamo quando ci vediamo, come ha fatto l'evangelista.
Andare fuori “dal gruppo” e intessere relazioni con i giovani è un curare l'identità nostra e loro, scambiare una ricchezza reciproca.
Preghiera: Credevo, credevo...
Ho dato un pane a un povero. Credevo d'essere stato caritatevole; invece era giustizia, perché io ho tanto pane e lui ha fame. Ho guidato un cieco per un tratto di strada. Mi sentivo buono; invece era giustizia, perché io ci vedo e lui no. Ho regalato un abito usato ad una povera anziana. Credevo d'essere stato altruista; invece era convenienza: gliel'ho dato per disfarmene, a me non serviva più. Ho gridato a un giovane di andare a lavorare invece di chiedere l'elemosina. Credevo di dargli una lezione; invece era ingiustizia: aveva bisogno di lavoro e di rispetto. Mi sento un buon cristiano, con la coscienza a posto. Vado a Messa, recito qualche preghiera, non faccio del male a nessuno; invece sono egoista e ipocrita. Perché al Signore, che mi dona ogni istante di vita, riservo solo le briciole della mia giornata, e ai miei fratelli riservo le briciole dell'amore che Egli mi dona.
Questa preghiera è un po' il bilancino tra il dover risplendere di Mandela e farlo con umiltà! ^^