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domenica 12 gennaio 2014

L'incidente

Introduzione alla Fan Fiction

Questa Fan Fiction è strettamente legata al 7° libro di Harry Potter, quindi a coloro che non l’hanno ancora letto sconsiglio caldamente la lettura.
L’universo in cui è ambientata l’intera vicenda e moltissimi personaggi che la animano sono opera della straordinaria Rowling, che ha saputo creare un mondo affascinante e ricco di spunti così originali da riuscire a scatenare l’immaginazione dei suoi affezionati lettori, tuttavia ho voluto narrare una storia che non avesse come protagonisti gli stessi creati da questa autrice fantastica, ma di nuovi nati comunque per diretta ispirazione.


Leggi il I capitolo

Leggi il capitolo precedente


L’incidente


- Ehi Nicky! Hai visto la bacheca stamattina! urlò Dannis incontrando Nicolas nel corridoi che portavano alle docce, da cui si allontanava il ragazzo greco e si dirigeva l’altro, con alcuni grifoni al seguito.
- No, non ancora - fece incuriosito Nicolas.
- Beh, amico! Ti consiglio di darle un’occhiata e al volo - disse strizzandogli l’occhio entusiasta.
Nicolas accelerò il passo, incuriosito. Parecchi ragazzi si trovavano di fronte alla bacheca e Nick non sembrava voler entrare nella calca per leggere le ultime notizie. Fortunatamente parecchi studenti corsero a preparasi lasciando libera la visuale al ragazzo.
Tra i vari annunci ne spiccava uno:

“Martedì prossimo alle ore 16.00 ci saranno le selezioni per la squadra di Quidditch.
Chiunque sia interessato, si faccia trovare puntuale
al campo dietro la scuola.

Il capitano
 Ginevra Weasley”

Un sorriso luminoso si dipinse sul volto di Nicolas.
- Non vedo l’ora! - e così dicendo segnò l’appuntamento e pianificò i pomeriggi in cui avrebbe potuto allenarsi.
Alle sue spalle apparve Dannis.
- Allora hai visto? -
- Certo! Stavo giusto programmando gli allenamenti -
- Ottimo, che ne dici di farli insieme? -
- Te lo stavo proponendo -
- Perfetto! -
I due ragazzi si scambiarono un stretta di mano amichevole ed energica, come a stringere un patto, e scesero a colazione, discutendo una sorta di programma di allenamento.
A tavola nell’entusiasmo di mostrare una mossa particolarmente difficile Dannis urtò la ragazza che stava vicino a lui.
- Scusa Lisa! - fece lui, desiderando sprofondare.
- Dannis perché non ti soffochi nel porridge - rispose quella seccata, lanciando un’occhiataccia anche a Nicolas che stava ridendo.
- Non mi sembra il caso di arrabbiarsi tanto - stemperò Nicky - non è successo niente -.
La ragazza lo fulminò con lo sguardo e si allontanò sdegnata, Nicolas fece spallucce.
- Perché non tenete le vostre patetiche figure vicine a quelli come voi? - fece da dietro le loro spalle Nat, con il solito tono acido, seguendo a ruota Lisa.
Nicolas sbottò ad alta voce:
- Gentile pubblico abbiamo presentato il principe e la principessa sul pisello! -
Etty e Natalie risero, come anche altri Griffondorolì vicino.
Nat e Lisa si fermarono di scatto e si girarono in modo torvo. Nat ritornò sui suoi passi con aria minacciosa.
- Senti ragazzino timido, impacciato e smielato, sempre gentile con tutti! I tipi come te mi danno allo stomaco, quindi prendi tutta la tua stiracchiata simpatia e i tuoi modi compiti e riservati e imbacuccati meglio in quel mantello e in quel cappellino cencioso fino a soffocarti, oppure levati quella maschera che ti porti in giro e fammi vedere cosa vali! -
- Non pensavo che l’educazione ti turbasse tanto - disse Nicolas guardandolo fisso negli occhi chiari.
- Se vuoi una lezione di educazione te la do subito - e Nat estrasse rapidamente la bacchetta.
- Qualche problema signor Dayton? - fece la professoressa McGranitt.
- Solo uno scambio di opinioni, professoressa - rispose velocemente Nat.
La McGranitt tirò uno sguardo severo a Nicolas che mormorò dispiaciuto:
- Ci scusi professoressa -.
L’insegnante annuì e si allontanò.
Anche Nat si allontanò proferendo sottovoce con disprezzo - Damerino fino alla fine -.
- Vorrei sapere chi si credono di essere quei due lì! - sbottò aspramente Etty.
- Sono tra le coppie più ammirate della Scuola - fece in tono pratico Natalie - Guardali, sono praticamente perfetti, lui è insopportabile, ma è davvero un bel ragazzo e dietro a lei corre a presso metà dei ragazzi della scuola, mentre l’altra metà corre dietro alla sua amica Sandy - e indicò l’altra ragazza bionda che stava parlando con Lisa e Nat - invece le ragazze le ammirano e le copiano in tutto, dalle acconciature ai vestiti -.
- Preferivo quando tutti guardavano ad Harry come modello, era decisamente più simpatico e umile! - sospirò Etty.
- Certo che tu Nick potevi starti zitto! - lo rimproverò Dannis - Mi hai fatto fare una figura con lei! -
- Non dirmi che interessa anche a te! - esclamò scandalizzata Etty.
- Mi dispiace, io volevo solo... - si scusò Nicolas.
- Lo vedi non ha tutti i torti Nat, sei insopportabilmente gentile! - e se ne andò arrabbiato.
- Non farci caso Nicky, è un idiota! - fece sprezzante Natalie contro Dannis.

Scope da Quidditch - Immagine da web
Nicolas girava dispiaciuto per i corridoi, avrebbe dovuto allenarsi con Dannis, ma non sembrava sicuro che si sarebbe presentato. Invece Dannis arrivò con qualche minuto di ritardo in tuta e con il suo manico di scopa.
- Temevo di non vederti, Dannis! -
- No, scusami tu... sono stato sciocco, mi volevi difendere in fin dei conti! - fece un sorriso un po’ imbarazzato.
- Tutto a posto allora! - rispose Nicolas alzando il pollice e facendo l'occhiolino - possiamo dedicarci al Quidditch! -
- Non temere anche se mi sono comportato da idiota ti farò a pezzi lo stesso! - fece spavaldo Dannis.
- Diciamo che ci proverai - scherzò l’altro.
Tra una serie di battute e punzecchiamenti i due ragazzi arrivarono al campo.
- Hai chiesto di poter usare i materiali della scuola? - chiese Dannis di fronte a una porta vicino agli spogliatoi del campo di Quidditch.
- Certo! Ecco la chiave! - Nicky trasse una chiavetta dorata, che girò nella serratura facendola scattare.
- La McGranitt mi ha detto di usare le palle di allenamento sulla destra -
- Ecco il baule, dammi una mano! -
I due ragazzi presero il baule e con fatica lo trascinarono fuori dallo sgabuzzino mentre al suo interno si sentivano colpi e rumori sinistri.
Dopo averlo trascinato a bordo campo, Nicolas tornò allo sgabuzzino per recuperare un manico e si avvicinò al compagno.
- Mi fai qualche tiro in porta con la pluffa? - propose Nicolas.
- D’accordo! -
Nicolas volò con sicurezza sfrecciando verso i tre anelli più vicini. Dannis prese la morbida palla rossa e si avvicinò con determinazione. Nessun tiro di Dannis mise in difficoltà Nicolas che in aria appariva completamente trasfigurato, non era più il ragazzino goffo, ma un’altra persona: sicuro, anzi spavaldo.
Dannis ne sembrò turbato.
- Ti sottovalutavo Nick! Sei in gamba! Non so se esserne scocciato o contento, visto che farai parte della mia squadra! -
- Non cantiamo vittoria troppo in fretta, devo ancora superare i provini - rispose arrossendo Nicolas, recuperando per un istante la sua timidezza.
- Facciamo a chi finisce prima cinque giri del campo? - propose Dannis forse per riscattarsi dal non aver segnato neanche una volta.
- Ok! - assentì l’altro.
Si allinearono e partirono. Dannis aveva una buona scopa e schizzò via alla partenza. Nicolas non si perse d’animo e si lanciò all’inseguimento. Era evidente che Nicolas aveva più esperienza nel volo di Dannis perché sfruttò la scia del ragazzo alla perfezione, uscendone solo per superarlo nella curva, con un infilata perfetta e stringendosi al suo manico acquistava velocità ad ogni metro, anche se era costretto a un notevole rallentamento in curva a causa della scarsa manovrabilità del suo mezzo.
Dannis si arrese prima di finire la gara.
- Ma sei nato su un manico di scopa? - fece nascondendo la stizza.
- Diciamo che ho sempre volato molto - sorrise Nicolas in modo imbarazzato.
- Credo che non mi allenerò più con te, per fortuna non ci sono in giro ragazze - fece abbacchiato Dannis.
Nicolas rise sempre più imbarazzato.
- Dai ti insegno qualche trucchetto! -
- Questa sì che è un’idea! - esclamò Dannis finalmente sorridente.
Si allenarono per circa un’oretta poi Dannis sorrise in modo supplichevole a Nicolas dicendo:
- Io devo ancora cominciare Trasfigurazione, visto che tu non hai problemi, metti a posto tu qui? Intanto io mi avvio... -
- Ma... Dannis! -
- Grazie, amico! - disse d’un fiato e scappò via.
- Umpf! - sbottò Nicolas - ...vedrai che ti faccio dopo... Amico! - e, dicendo ciò, si diresse verso lo sgabuzzino con il manico sulla spalla, lo ripose e tornò a trascinare il baule con le palle di allenamento dove Dannis e lui le avevano trovate. Dopo averle trascinate a fatica dentro lo sgabuzzino, provò a sollevare il baule, ma non riusciva a rialzarlo abbastanza per poterlo infilare nello scaffale alto, dove stava prima.
- Che idiota! - esclamò - A che serve la magia!? - trasse la bacchetta e con un semplice incantesimo sollevò il baule infilandolo al suo posto.
- Mi chiedo perché non l’abbiamo fatto prima! - disse pensoso guardando la propria bacchetta.
- Ho seguito i movimenti di Dannis, forse non è abituato ad usarla sempre... - la rimise a posto.

L’aria era fredda ma il sole splendeva luminoso, facendo risplendere i colori dell’autunno sulle fronde degli alberi intorno al lago nero. Molti studenti si godevano ancora quel labile strascico d’estate.
Nicolas notò Raymond Embrace, così si chiamava il compagno di banco serpeverde che seguiva con lui le lezioni di Babbanologia, in compagnia di Lisa e Sandy, le due ragazze di cui avevano parlato a colazione lui e i suoi amici. Lisa sedeva all’amazzone su quello che doveva essere il manico di scopa di Raymond, visto lo stemma argento e verde sulla prua, mentre il ragazzo la teneva bloccata fingendo improvvisamente di spingerla via. Lei rideva con un tono leggermente isterico.
- Smettila Ray, io odio volare! Non fare l’idiota! -
- Dai Ray, falla scendere, può essere pericoloso! - diceva in tono gentile Sandy al suo fianco.
- Mi sembra incredibile che una strega non sappia cavalcare una scopa - la derideva Ray.
Nicolas seguì la scena finché Raymond non si accorse di lui, lanciandogli un’occhiata torva, che forse ricordò a Nicolas la propria direzione. Riprese a camminare con calma, voltandosi verso il lago nero, ad un certo punto alzò il braccio per salutare qualcuno. Saluto a cui rispose Walter.
D’un tratto, forse uno strattone troppo forte, forse una folata improvvisa, ma il manico di scopa sfuggì dalla presa di Raymond e come impazzito schizzò a sei metri dalla sponda del lago nero, mentre un’urlante Lisa, che fin lì si era tenuta stretta al manico, lasciò la presa proprio sul lago, cadendo nelle fredde acque profonde.
Walter si levò con un gesto scarpe e mantello e si tuffò prontamente. In brevissimo tempo fu nel punto in cui poco prima era sprofondata Lisa, si immerse per poi ritornare in superficie con la ragazza svenuta, saldamente ancorata al braccio sinistro.
Nicolas accorse per primo ad aiutare uno stravolto Walter, che trascinava il peso morto della ragazza a riva. Lisa non respirava e Nicolas, preso dal panico, fece la prima cosa che gli balenò in testa, alzò il mento alla ragazza e le soffiò in bocca.
Due soffi e la ragazza sputò con forza l’acqua che aveva nei polmoni, mentre Nicolas veniva alzato di peso dalla presa di Nat, che lo girò bruscamente verso di sé e, con l’altra mano chiusa in un pugno, lo colpì in pieno volto, facendogli saltare gli occhiali.
I compagni che erano accorsi sul luogo della scena erano sbigottiti. Walter, che recuperava fiato solo in quel momento, tentò di gridare.
- Ma sei impazzito Nat! Le ha salvato la vita! -
- Certo! Ne ha approfittato - fece contro Walter e poi verso Nicolas - non lo conosci l’incantesimo “Anapneo”, animale! - fece furente Nat verso Nicolas.
- Sai... in preda al panico non sempre viene in mente la magia, sbaglio o non era uno Schiantesimo quello che mi hai tirato! - fu la risposta arrabbiata di Nick, che si chinò a raccogliere gli occhiali, mentre si massaggiava la mandibola, cercando di trattenere lacrime di rabbia.
- Senti piccolo... - si lanciò contro il ragazzo greco.
- Petrificus Totalus! - fu Sandy a scagliare l’incantesimo al suo amico Nat, che si bloccò all’istante, - Stai bene Lisa? - chiese alla compagna gettandole le braccia al collo.
- Credo di sì - fece ancora scossa e fradicia Lisa.
Poi si alzò ancora tremante e ringhiò all’amica - Liberalo, per favore -.
Sandy mormorò il contro-incantesimo verso Nat, che rimase per un attimo disorientato, forse chiedendosi cosa fosse successo.
“Sciaff!”. Lisa aveva dato un violento ceffone al suo ragazzo.
- Sei un imbecille, Nat! -
Nat rimase impietrito, come colpito da un secondo incantesimo della pastoia. Poi la ragazza bagnata e sconvolta, incrociò il sorriso sornione di Raymond e, “SCIAFF!”, mollò uno schiaffo ancora più forte al ragazzo rosso che invece le urlò addosso:
- Ma sei impazzita! -
- Tu sei impazzito! Guarda che ho capito che lo hai fatto apposta! -
- Stai vaneggiando il tuffo ti ha annacquato il cervello! - fece con stizza e sarcasmo.
Lisa tentò di replicare la sberla ma Ray le bloccò il polso.
- Attenta ragazzina io non sono il tuo bambolotto Nat - saettando un’occhiata bieca.
- Attento a te Raymond, io non sono un’oca bionda sbavante ai tuoi piedi! - fece l’altra per niente intimorita.
- Grazie Nicolas... - Lisa si voltò dove poco prima si trovava Nicolas, ma la voce si spense perché il ragazzo era sparito.
- Dov’è andato? - domandò ai compagni riuniti.
- Avrà avuto paura di prenderne ancora... - sbottò strafottente Nat, con una mano sulla guancia pulsante.
- Taci Nat! - intimò Lisa, poi si girò verso Walter, anche il ragazzo gocciolava come lei ed era ancora spossato dalla nuotata. Lisa lo abbracciò con calore.
- Grazie Walter se non fosse stato per te... Grazie! Grazie! -
- Ehm! - rispose Walter visibilmente arrossito - di niente! -
- Ehi voi due! - era la voce di Sandy - Vi prenderete un malanno se state a ciondolare bagnati come pulcini, vi accompagno subito in infermeria non si sa mai! E Nat verrà con noi, vero? - puntò la bacchetta verso il ragazzo che, chiudendo gli occhi, alzò il mento in un’altra direzione.
- Ok! Muoviamoci! - fece perentoria Lisa.


Continua...


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