ACG2, 10 novembre 2mila14
Cos'è la comunità?
Esercizi di teatro:
• camminare senza scontrarsi
• andare alla stessa velocità
• fermarsi insieme e ripartire insieme
• contare fino a 20 senza raddoppiarsi (quasi fatta)
• partire insieme in linea (prima piano, poi di cammino sostenuto, poi di corsa)
Testo su Nomadelfia
http://www.nomadelfia.it/ita/
Sulla comunità di Nomadelfia il gruppo rimane alquanto sconcertato per la drasticità della proposta nomadelfa.
Condivisione su cos'è la comunità:
• Che cosa vi ha suggerito il lavoro fatto rispetto al concetto di comunità?
• Quale differenza c'è tra il concetto di società e di comunità? Per esempio pensate anche al concetto di “comunità europea”...
Segue una discussione su che cosa sia comunità, la differenza con società e quale valore questi gruppi hanno. La maggior parte dei presenti connota la comunità con un valore più positivo di società. La comunità è un gruppo più ristretto della società, lo si sceglie, si vivono le relazioni in modo più stretto, AF ha collegato la comunità all'Oratorio e alla Parrocchia. ES, riallacciandosi a Nomadelfia, aveva considerato il fatto che non c'è una legge impositiva nella comunità, ma spontaneamente si chiede il giudizio ad altri. Molti si riallacciano agli esercizi di teatro, sulla difficoltà di fermarsi insieme, che ci vuole attenzione e ascolto degli altri. AM dice che alla fine uno si fermava e gli altri di conseguenza lo seguivano, inoltre sostiene che la società abbia un valore più positivo di comunità, perché meno inclusivo e ristretto, più libera. LF invece si oppone affermando che la comunità è meno indifferente alle esigenze del singolo.
Miriam spiega la funzione delle suore e dei monaci di clausura e degli eremiti: essi sono in continuo dialogo con lo Spirito e si allontanano dalle logiche e dai ritmi del mondo per essere più attenti alla vita spirituale che è preponderante. La Chiesa poi interpella queste figure, che sono e rimangono in seno alla Chiesa, per conoscere la vita dello Spirito. Miriam risponde ad alcune domande sulla vita monastica e di clausura.
Si pensa ad incontrare una comunità di clausura questa primavera.
La conclusione è che la comunità è necessaria per conoscere e vivere Dio, perché essendo Dio amore è necessario amare gli altri per vivere la relazione amorosa che è Dio.
PREGHIERA: Insieme per credere
CANTO+segno: Jubilate Deo (cantato a più voci)
Jubilate Deo omnis terra.
Servite Domino in laetitia.
Alleluia, alleluia, in laetitia.
Alleluia, alleluia, in laetitia
Dagli Atti degli apostoli (At 4, 32-35)
La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l'importo di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno.
Preghiera comunitaria:
- Se la nota dicesse: “Non è una nota che fa la musica...”, non ci sarebbero le sinfonie.
- Se la parola dicesse: “Non è una parola che può fare una pagina...”, non ci sarebbero i libri.
- Se la pietra dicesse: “Non è una pietra che può alzare un muro...”, non ci sarebbero le case.
- Se la goccia d'acqua dicesse: “Non è una goccia d'acqua che può fare il fiume…”, non ci sarebbe l'oceano.
- Se il chicco di grano dicesse: “Non è un chicco di grano che può seminare il campo…”, non ci sarebbe il pane.
- Se l'uomo dicesse: “Non è un gesto d'amore che può salvare l'umanità…”, non ci sarebbero mai né giustizia né pace, né dignità né felicità nella terra degli uomini.
- Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota,
- Come il libro ha bisogno di ogni parola,
- Come la casa ha bisogno di ogni pietra,
- Come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua,
- Come la messe ha bisogno di ogni chicco,
- L'umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile.
M. Quoist
Padre nostro
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